tag:blogger.com,1999:blog-4446780124777711904.post6175876704071887958..comments2023-11-29T19:28:19.182+01:00Comments on RITORNO ALLA TRADIZIONE: POPOLO ITALIANO: MA PERCHE’ NON T’INCAZZI?RITORNO ALLA TRADIZIONEhttp://www.blogger.com/profile/14975590895195555146noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-4446780124777711904.post-26266690754804502072012-08-28T12:53:53.326+02:002012-08-28T12:53:53.326+02:00E' vero, Nino, ne abbiamo parlato tante volte....E' vero, Nino, ne abbiamo parlato tante volte. Ma stavolta credo sia un po' diverso, perché ho provato a ragionare in maniera più "terra terra". Mi spiego: noi abbiamo approcciato alla questione in termini sia ideali che pratici, muovendo da concezioni culturali, sociali, economiche e politiche; adesso, invece, ho cercato di lasciare fuori tutto questo, considerando solo il mero aspetto materiale: non si lavora, non si parte per le vacanze, non si va a cena fuori, bisogna ridimensionare tutto ciò che è superfluo, la benzina costa come l'oro a causa del carico fiscale, più del 60% della ricchezza prodotta finisce in mano allo stato, ecc. Mi chiedevo: può essere che nemmeno questo ci dia la sveglia? Me lo domandavo quasi speranzoso e, invece, mi tocca tornare ancora una volta coi piedi per terra. Una tristezza infinita. A presto! RITORNO ALLA TRADIZIONEhttps://www.blogger.com/profile/14975590895195555146noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4446780124777711904.post-36336833118099460962012-08-28T03:58:51.442+02:002012-08-28T03:58:51.442+02:00ci risiamo, roberto, vero? la rabbia e l'incre...ci risiamo, roberto, vero? la rabbia e l'incredulità sono sensazioni che possono sopire ma mai estinguersi, figuriamoci poi nella posizione che ci troviamo. l'argomento lo abbiamo discusso più volte ma ci areniamo sempre al solito punto. personalmente sono arrivato ad una conclusione: se tanto accade è perchè non abbiamo nulla delle prerogative di un popolo. siamo solo "gente", nulla di più. gente decaduta. decaduta nei propri vizi e nei propri ozi. dimentica delle tradizioni, della cultura, delle origini. del proprio "background", tanto per non escludermi dal colpevole modo di vivere che ormai abbiamo fatto nostro. preoccupati solo della conservazione dell'effimero benessere che ci è stato (a sua volta) imposto. ti chiedi e ci chiedi quanto dovremo attendere perchè accada che un moto di orgoglio scatti in qualcuno? amaramente ti rispondo che è bene che tu affini la tua capacità di pazienza. non basti da solo e non bastiamo neppure in due a cambiare qualcosa. neppure ci farebbero arrivare a roma! e sai perchè? perchè lungo la strada non ci sarebbe alcuno ad attenderci per proseguire insieme. roberto, mi ripeterò fino alla noia: tanta colpa ha la mia generazione che pur ci ha creduto ed ha lottato ma aver lasciato il testimone nelle mani di quella che dovrebbe essere la gioventù di oggi è stato il peggior errore. meglio vegliardi tosti ed ancora incazzati piuttosto che distratti atletici eredi. lo ripeto ancora: la piazza è e deve essere una prerogativa della gioventù. ma ti rendi conto che a fronte delle cento sigle antagoniste non ci sono cento attivisti? le stesse associazioni dei compagni non vanno meglio. allora è un fatto generazionale. allora bisogna che si parli dell'oggi come a qualcosa di antico che diede fine ai tempi dell'oro. allora, forse, i giovani vorranno rivivere i vecchi fasti. allora si ribelleranno. un abbraccio, roberto!ninonoreply@blogger.com