Vista la sensibilità di qualcuno verso l’Olocausto, voglio affrontare una questione che spesso passa sotto silenzio. Vi è un’altra ragione che mi spinge a portare all’attenzione quanto segue, oltre all’amore per la verità e per la completezza: dato che “aquile e fasci romani hanno portato l’Olocausto del popolo ebraico”, allora credo proprio di dimostrare che sostenere apertamente i “liberatori” equivalga a condividere l’Olocausto del popolo tedesco.
Entriamo dunque nel nocciolo della questione.
Forse non tutti sanno che il vero significato della parola “olocausto” indica una «forma di sacrificio praticata nell’antichità, spec. nella religione greca e in quella ebraica, in cui la vittima veniva interamente bruciata. […]Per estensione, indica sacrificio totale, distruzione di gruppi etnici o religiosi, di popolazioni, città (spesso come sinon. di massacro, martirio, genocidio) […]»[1]
Credo, quindi, che possa essere legittimamente e pacificamente impiegato per descrivere i tremendi fatti che hanno riguardato la città di Dresda, (Germania, capitale della Sassonia), fra il 13 e il 15 febbraio 1945.
In quel periodo, l’aviazione alleata, (in particolare la R.A.F. britannica e la U.S. A. Army Air force ), fu protagonista di uno dei più sanguinosi episodi della Seconda Guerra Mondiale. Naturalmente, le due forze incontrarono l’ampio sostegno e la compiacenza dell’Armata Rossa.
L’ex generale britannico e storico Basil Liddel Hart in proposito ha scritto: « Verso la metà di febbraio la lontana città di Dresda fu sottoposta, col deliberato intento di seminare la strage fra la popolazione civile e i profughi, a un micidiale attacco sferrato proprio contro i quartieri centrali, e non contro gli stabilimenti o le linee ferroviarie». Osserva anche che dal 1945 le forze alleate hanno posto in essere il « deliberato ripristino della politica di “terrorismo aereo”, [...] che passò così ad occupare il secondo posto nella scala delle priorità, subito dopo gli obiettivi petroliferi e prima delle comunicazioni»[2].
Lo storico inglese descrive bene la portata della tragedia. Sulla città tedesca, (una delle città più romantiche d’Europa, tanto da essere definita “la Firenze sull’ Elba”), furono riversate tonnellate e tonnellate di bombe: 279 tonnellate di bombe esplosive e 41 tonnellate di bombe incendiarie da parte degli americani; 1478 tonnellate di bombe esplosive e 1182 tonnellate di bombe incendiarie da parte degli inglesi. Tutto questo soltanto nei primi due giorni. Dal terzo in poi, furono lasciate cadere altre 1250 tonnellate, (tra esplosive ed incendiarie). [3]
Per cercare di capire ancora meglio la grandissima portata distruttiva del bombardamento a tappeto, bisogna considerare che la potenza di fuoco degli ordigni è stata stimata in 9 milioni di kilotoni di TNT; le due bombe atomiche lanciate su Hiroshima e Nagasaki ebbero una potenza di fuoco di 12,5 milioni kilotoni di TNT. Il paragone è semplicemente angosciante!
Gli ordigni generarono una vera e propria “feuersturm” , ossia una tempesta di fuoco, (da cui era già stata tristemente colpita la città di Amburgo il 28 luglio del 1943[4]), con fiamme che superavano i 1500° di temperatura. L’immane spostamento di aria calda verso l’alto, dovuto al funzionamento delle bombe, determinò un consequenziale spostamento di aria fredda verso il basso, generando un forte vento mortifero che spingeva le persone dentro le fiamme. Gli incedi, alimentati dalla grande massa di aria calda, si propagarono per tutto il centro della città. Un’area pari a circa 15 km fu letteralmente rasa al suolo. Furono colpiti quasi esclusivamente edifici civili e commerciali, mentre la ferrovia, (unico bersaglio legittimo della violenza bellica), venne colpita solo indirettamente.
Le vittime del bombardamento, (ripeto: quasi esclusivamente civili!) sono impossibili da determinare esattamente: si parla di 200.000 rifugiati[5] e di un numero di vittime che oscilla tra le 25.000 e le 35.000; altre fonti stimano, invece, dai 150.000 ai 300.000 caduti[6].
Non mi dilungo oltre, nella speranza che possiate approfondire di persona le dinamiche di quel vile attacco, tutt’altro che unico nel suo genere. Bisogna però sottolineare due cose. La prima: pare che quegli ordigni fossero destinati alla città di Milano, a dimostrazione del fatto che non c’era un motivo preciso per compiere tali massacri, (quindi i soliti “giustificazionisti” e i fautori di una “teoria retributiva” volgessero lo sguardo altrove!), e che bastavano semplici ragioni per così dire tecniche. Già, perché venivano studiate a tavolino le caratteristiche costruttive delle città: se presentavano,ad esempio, vie strette e ravvicinate ed un’alta densità abitativa erano già ritenute idonee per questo tipo di guerra, indipendentemente dal fatto che la città fosse tedesca,italiana,giapponese ecc. A tal proposito, vi consiglio di leggere qua: http://cronologia.leonardo.it/mondo35e.htm.
Già che ci siete, leggete anche la testimonianza diretta che il seguente indirizzo riporta, dato che mi pare di capire che, in certi casi, anche i racconti personali abbiano dignità di scienza, (salvo quando sono “faziosità di eredi di fascisti che raccontano la loro storia familiare senza uno straccio di riscontro storiografico”): http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=30660
La seconda.Su questi documenti, che mi sono preso la briga di segnalarVi, formate il Vostro punto di vista. Io mi chiedo e vi chiedo come mai di questi episodi si parli sempre così poco. Sono sicuro che se domandassi qualcosa in proposito ad un campione di 10 persone, individuate a caso, ben poche tra di esse capirebbero il senso della domanda.
E’ semplicemente angosciante tutto ciò. Come si fa a credere che sia già stato tutto chiarito, tutto detto, tutto risolto? Come si fa a stare in pace con la coscienza quando nel 2011 ancora viene negata la memoria a così tante vittime? Come si fa, inoltre, a muovere accuse particolari a questo o quel movimento politico facendo leva sulla sua “perfidia”, quando quella stessa perfidia la ritrovi anche in quelli che dovrebbero essere gli eroi della situazione?
Tutto ciò, insomma, non fa che confermare un mio vecchio dubbio, ormai divenuto certezza: la storia non è quella che ci hanno fatto credere che sia. Ci sono migliaia di episodi volutamente taciuti ed ignorati, spesso in assoluta mala fede.
Evidentemente, si deve alimentare la leggenda della lotta del bene contro il male che aleggia attorno alla Seconda Guerra Mondiale, in cui vince sempre e solo il bene.
Il mio accorato consiglio è uno solo: non fatevi ulteriormente prendere in giro da questi signori. Sono gli stessi che Vi salassano al supermercato, alla pompa di benzina, in banca ecc.
Alimentate una sana sete di sapere, perché la storia non è e non deve essere più un’opera di propaganda, bensì un doveroso servigio reso all’Uomo. Fate crescere in Voi la convinzione che non esistono “divinità terrene”, (come ho già scritto in altri post), e che tutti possono, anzi devono, fare i conti con quel giudice severo ma giusto che è la Storia, stavolta con la lettera maiuscola. E’ solo questione di tempo.
Come dice il sommo Poeta, “fatte non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.
P.S. QUESTO SCRITTO LO DEDICO AGLI AMICI DI SEMPRE, CON CUI HO IL PIACERE ED IL PRIVILEGIO DI PARLARE, DI RICORDARE QUESTI EPISODI E DI CRESCERE.
[1] Dizionario Treccani. http://www.treccani.it/vocabolario/olocausto/
[2] Bsil Lidell Hart, “Storia militare della seconda guerra mondiale”, 1996, Mondadori, 1970.
[4] “Germania kaputt” di Sven Hassel.[5] “Dresden: Tuesday,Febraury 13,1945” di F. Taylo
[6] “Dresden im Luftkrieg: Vorgeschichte-Zerstörung-Folgen” di Götz Bergander, Abschlussbericht der Historikerkommission zu den Luftangriffen auf Dresden zwischen 13. und 15. Februar 1945; Earl A. Beck, "Under the Bombs. The German Home Front 1942-1945 (Kentucky, 1986)
dresda è stata l'ennesima azione terroristica perpetrata dagli alleati specialmente se si pensa che sia stata attuata a guerra ormai praticamente finita. le stesse dichiarazioni dei comandi alleati stanno a testimoniarlo. creare terrore tra le popolazioni veniva anteposto alla distruzione delle comunicazioni. è tutto dire. la volontà di infiacchire la resistenza fisica e psicologica dei germanici è però naufragata miseramente. questi, infatti, hanno opposto una strenua resistenza fino alla fine, ancora nelle strade di berlino insieme alla più limpida gioventù europea. una vittoria, questa, non delle armi ma degli spiriti. una vittoria di intenti e volontà che i libri di storia non contemplano. come dire che neppure stragi simili hanno avvilito chi dentro aveva qualcosa di sublime. ne prima con amburgo ne poi con hirishima. non oso immaginare cosa sarebbe successo se quelle bombe fossero state sganciate su milano.... saremmo ancora ad accompagnare le nostre donne nei loro bordelli dopo aver piagnucolato pietà ed esserci venduti l'onore per l'ennesima volta. leggendo quanto arianna editrice ha pubblicato e da te segnalato, caro roberto, una cosa mi ha sconvolto. il disegno alleato, anche se non dimostrato, di allegerirsi di centinaia di migliaia di persone da dover successivamente gestire. una palla al piede per i "liberatori" che ne avrebbe potuto offuscare "l'umanità". dopo decenni consumati a parlare della soluzione finale della questione ebraica intesa come annientamento fisico di una razza, ancora tutta da dimostrare con l'esibizione di documenti, penso che mai come in questo caso si possa parlare di olacausto. qui i comandi alleati non hanno avuto alcuna remora a riconoscere la volontà di cancellare intere città nell'arco di poche ore, nel peggiore dei casi in un paio di giorni. e per cosa? solo per una effimera convenienza e per una vanesia esibizione di onnipotenza. a pensare che da oltre 60 anni ci sono stati imposti come nostri amici, come i buoni, come i liberatori dal lucifero tedesco con i baffetti mi sento offeso. offeso nell'intelligenza di uomo libero stanco di credere alla favoletta di zio sam..... ci sproni a seguire "virtude e conoscenza" e fai bene ma permettimi di aggiungere: sferrate un calcio nel culo ha chi ha messo la testa nella sabbia per troppo tempo. la posizione da loro assunta ne facilita l'esercizio. ad maiora!
RispondiEliminail calcio al culo lo merito io. vi prego di perdonarmi nel penultimo rigo dell'intervento precedente la boiata che ho scritto. .....sferrate un calcio nel culo "ha" chi messo...... voleva e doveva essere ".....a....". decadenza e senilità incombente..........
RispondiEliminaErrore perdonato, caro Nino. Conta ciò che hai scritto prima (e sul quale non ho nulla da obiettare o da aggiungere), non l'errore di battitura nell'ultima riga! Avanti tutta!
RispondiElimina10 100 1000 Dresda!
RispondiEliminaInglesi e americani avrebbero dovuto applicare il metodo a tutte le città tedesche, invece oggi ci ritroviamo un'altra volta a doverci difendere da una germania che pretende di cambiarci, migliorarci e purificarci esattamente come allora, però questa volta invece dei carri armati usano l'economia.
Tu rimpiangi Dresda; io la sterilizzazione. Sei il classico esempio di una persona che non dovrebbe avere figli. Senza offesa, ma persone di una tale crudeltà e grettezza nuocciono all'umanità...
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