BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


martedì 18 ottobre 2011

L’ASSURDITA’ DEI “BLACK BLOC FASCISTI”

Uno dei fermati: Fabrizio Filippi, "Er Pelliccia".
Un black bloc di buona famiglia.Il fratello è candidato alle comunali con una
lista vicina a Sinistra Ecologia e Libertà di Nichi Vendola.
Lui da che parte starà? Sarà forse "fascista" ?

A Roma sembrano passati ancora una volta i barbari invasori: dopo i Visigoti di Alarico, i Vandali di Genserico, i Normanni di Roberto il Guiscardo e i Lanzichenecchi di Carlo V d’Asburgo, pochi giorni fa è toccato ai “Black Bloc”, novelli barbari e mercenari. Non è cambiato davvero niente: la città invasa, il patrimonio urbano, artistico e ambientale devastato, opere violentate, scontri armati nelle piazze, ressa e scempio ovunque.
Stavolta, però, ci sono le immagini, i giornali e i mass media in generale. Si può vedere in concreto chi ha fatto cosa o, almeno, si può tentare di risalire ai colpevoli per prendere i provvedimenti opportuni. Infatti, sono partite le prime indagini, volte a fare chiarezza circa le responsabilità degli scontri, grazie soprattutto all’aiuto delle telecamere sparse per le vie della Città Eterna, delle foto apparse sui mezzi d’informazione e persino delle immagini raccolte dai presenti, poi trasmesse alle Forze di Polizia. Indagini che iniziano a dare i primi frutti, stravolgendo tutte le teorie o, se preferite, le ricostruzioni di comodo fatte dai canali di informazione che vanno per la maggiore, vale a dire TV e giornali della sinistra italiana: da “La Repubblica” a “Il Fatto Quotidiano”; dal TG3 a Indymedia. Tutte queste voci “imparziali”, (ovviamente si fa per dire), avevano teorizzato la presenza di “fascisti infiltrati”, di una “regia fascista”, appositamente creata per salvare il sedere a Berlusconi e mandare all’aria la manifestazione del 15 ottobre . Quella, siccome organizzata dalle varie fazioni della sinistra più o meno antagonista, (solo per fare degli esempi:  Arci, , Unicobas, Cobas, Federazione Anarchica Italiana, Federazione della Sinistra, Il Popolo Viola, Legambiente, Partito comunista dei lavoratori, Rete dei Comunisti, Sinistra Ecologia Libertà, Sinistra Critica, Movimento 5 stelle di Beppe Grillo), è pacifica per definizione. Da quegli illuminati, profeti dell’autocontrollo, non ci si può mai aspettare un gesto sopra le righe, un moto violento o qualcosa di simile; nossignore, da certe gente ci si deve aspettare solo pace, cultura e progresso. Loro sono l’alternativa pura, casta, intelligente e preparata a qualsiasi governo, (sebbene eletto dai cittadini), che non sia del loro stesso colore. Come la caduta dell’attuale governo possa cambiare le carte in tavola, non è dato sapere; così come non è dato sapere quali sono le ricette che lor signori vogliono proporre come alternativa. Viene quasi da chiedersi se questa gente conosca i motivi che hanno spinto così tante persone in piazza, che non siano ovviamente l'antipatia per Berlusconi. 

A parte questo, dicevamo che le indagini degli inquirenti hanno mandato all’aria tutti i teoremi della sinistra italiana. Risulta, infatti, come la stragrande maggioranza degli indagati sia vicina alla stessa sinistra o, per lo meno, alle sue frange più estreme. Dodici arresti in tutta Italia; controlli nei centri sociali delle città di Milano, Napoli, Roma, Firenze, Palermo, Bologna, Torino, Rovereto e Ancona. E’ già emerso del  materiale interessante. Nel capoluogo dorico, ad esempio, sono stati sequestrati documenti, (definiti “interessanti” dagli stessi inquirenti), nelle abitazioni di sei simpatizzanti anarchici. «Tra di essi anche un ex militante del partito dei CARC (Comitati di appoggio alla resistenza per il Comunismo), movimento politico italiano extraparlamentare marxista e leninista, i cui sostenitori sarebbero stati invischiati in numerose vicende giudiziarie e sospettati di intrattenere legami con alcuni gruppi terroristici tra cui le Brigate Rosse.  Ma non è tutto. Nel corso dei controlli sarebbero spuntate fuori anche mazze da baseball, caschi e fumogeni, materiale che potrebbe essere stato utilizzato durante l'assalto di sabato. Nel frattempo si fa sempre più grave la posizione dei dodici ragazzi arrestati durante le violenze di piazza San Giovanni. Tutti giovanissimi, con un'età compresa tra i 19 e 30 anni, rischiano dai 3 ai 15 anni di carcere. Oltre all'accusa di resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale, gli inquirenti sospettano la premeditazione delle violenze, ipotesi che ha fatto scattare le misure cautelari in carcere»[1]. Questo è solo un  possibile esempio; uno di una lunga serie. Sono stati fermati altri sei ragazzi a Firenze per possesso di oggetti contundenti. Anche a Trento è stato sequestrato del materiale che potrebbe essere stato impiegato a Roma,  ancora una volta rinvenuto negli ambienti anarco insurrezionalisti. Alcuni dei fermati avrebbero anche dichiarato di essere giunti a Roma addirittura dopo una sorta di “percorso formativo”, tenutosi tanto ad Atene quanto in Val di Susa.

Si è scoperta l’acqua calda insomma! Non per vantarmi, ma l’avevo detto nel post precedente, prima ancora che partissero le indagini: in Italia le gesta dei “black bloc”, (un gruppo internazionale al soldo della elite finanziaria), arrivano a conseguenze estreme per il gioco di sponda puntualmente offerto loro dai no-global, anarchici e comunisti italioti di vario genere, vecchi e nuovi.

Mi vengono spontanee delle domande di fronte a tutto ciò:  come possono gli organizzatori dell’evento fingere di non sapere della partecipazione di questi signori?  Se davvero volevano che la manifestazione restasse pacifica, perché non hanno agito di concerto con la polizia? Cosa hanno fatto in concreto gli intervenuti per arginare l’azione di questi violenti? Perché gli stessi manifestanti si sono uniti ai “black bloc” nell’ingiuriare le forze dell’ordine, anziché aiutare queste ultime? Dobbiamo forse concludere che questa sinergia non sia affatto casuale, ma faccia parte di un disegno preciso?
Mi rispondo da solo, perché ormai sono quasi sicuro: a questi signori della crisi, degli stipendi inconsistenti, dei giovani disoccupati, delle famiglie sfrattate dalle loro abitazioni, dei risparmi evanescenti, delle borse a picco e di tutto il resto non importa un fico secco in realtà. La loro è solo sete di potere. Vogliono solo prendere la palla al balzo per fare fuori qualsiasi sorta di avversario politico, arrivando persino a dipingerlo per ciò che non è, accusandolo di ciò che loro stessi hanno fatto o, comunque, avallato e tollerato. E certe occasioni sono una manna in tal senso, in quanto offrono l'occasione di muovere pesanti accuse a tutti gli avversari, oltre a quella di poter dire di essere scesi in piazza con la gente stremata. Branco di pagliacci! Siete tutti conniventi, tutti colpevoli, sebbene facciate di tutto per fingervi indignati e sconcertati dalle "violenze fasciste".
Sto dicendo che qui, cari miei, c'è ancora gente che sogna la “rivoluzione proletaria” come negli anni '60-'70, i decenni della sbornia comunista, ed è disposta a tutto pur di riuscirvi. D'altronde, possono fare tutto ciò che vogliono, coperti e spalleggiati come sono dai loro compagni nelle redazioni dei giornali e delle TV; possono sempre dare la colpa a qualche fascista, a Berlusconi e alla Polizia. Il solito giochetto infame di lanciare il sasso e nascondere la mano. Il consueto viziaccio di sparare alle spalle e rifugiarsi sui monti. La solita arte della menzogna, studiata a tavolino, e data in pasto alle masse, neanche fosse il nuovo Vangelo. La stessa incapacità di sempre nel leggere la realtà. Davvero niente di nuovo. Speriamo solo che stavolta sia cambiata la gente; che quest'ultima smetta di credere alle fandonie di certi signori e si unisca, piuttosto, a chi descrive bene la crisi, a chi ne sa individuare le cause e prospetta delle possibili soluzioni per uscirne. A chi, in altre parole, ha capito la necessità di uscire da questa logica sterile, caotica e rissosa, di chi vuol mettere da parte lo spirito di appartenenza politica e parla di unire le forze contro il subdolo nemico usuraio per il bene del Paese, dei nostri giovani, di tutti noi. Mai come ora il tempo è stato denaro; mai prima d'ora è stato vita, futuro. Rendiamocene conto e CRESCIAMO. TUTTI!

Roberto Marzola.

1 commento:

  1. parlare di sabato scorso mi pesa. mi pesa perchè significa dover affrontare argomenti che sembravano risolti, cancellati dai fatti quotidiani che solo qualche decennio fa, invece, riempivano le cronache ed il vissuto di ognuno di noi. le manifestazioni, gli scontri con i rossi fanno ancora capolino in ricordi non poi tanto lontani. e allora come ora la solita nenia: la violenza dei fascisti. e ora come allora la solita falsità. condivido integralmente quanto scrivi sulla responsabilità degli organizzatori i quali non solo non hanno saputo gestire il loro "prodotto" ma che di fatto hanno consentito ai gruppi violenti di riuscire dalle fogne cittadine. personalmente è su di loro che farei calare la mano della legge. furbetti, che dietro ad un rosso sbiadito, conservano la memoria di cromature di un rosso ben diverso. e da questa memoria traggono l'ispirazione per le moderne gesta. sabato mi sembra di aver visto uno dei tanti cortei giovanili degli anni 70 dove magari si chiedevano leggitime migliorie alle scuole e dai quali, improvvisamente, uscivano quelli di l.c., di potere operaio, di fronte unito per scatenare l'inferno. e anche allora le stesse parole:"......mascherati nel corteo un gruppo di.......". passa il tempo ma il comportamento della canaglia non cambia. oggi come ieri poi a far il conto dei danni, dei feriti, di quello che si sarebbe potuto fare e non è stato fatto. e quello che non fu fatto partorì la stagione dell'autonomia, quella della p38. non vorrei, che per le solite omissioni e le nuove convivenze (es.pisapia ed il leoncavallo) agguerriscano maggiormente questi codardi che certo guerrieri non sono. non vorrei che questi "pischelli" facciano perdere la pazienza. si troverebbero gente con i capelli brizzolati, ora come ieri liberi al vento, felice di dargli una lezione. quella lezione sempre rinviata nella speranza di una pacificazione nazionale che loro non vogliono. che tristezza dover vedere le forze dell'ordine arretrare, timorose che un nuovo giuliani aleggi per altri 10 anni sul loro agire. ho già scritto altrove e lo ripeto: guai a quella nazione che confonde i delinquenti con gli eroi ed i martiri non sapendoli riconoscere da quelli veri. solidarietà individuale ai ragazzi delle forze dell'ordine, mal comandati e peggio impiegati, nella speranza che, alla lunga, abbiano capito da chi provengono le offese. un invito ai nostri, ai "ragazzi del 77". ascoltate il vostro cuore.... non lasciate, oggi come ieri, che i barbari invadano le nostre città. dismettete i panni della vostra noia e di nuovo in strada a far sentire la nostra voce. a dire a questi boia che la piazza non è loro ma solo di chi sa assaporare il piacere del vento che ti sferza la faccia, ti accarezza i capelli. ricordate che la rivoluzione è come il vento.........alla fine, forse, saremo veramente cresciuti! quelli che bastano!

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