BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


lunedì 14 novembre 2011

E ORA PREPARIAMOCI A DIRE ADDIO ALLE NOSTRE BELLE AZIENDE!

Vi ricordate la Crociera Britannia, il panfilo di Sua Maestà del 1992? Era ormai l'epoca di Tangentopoli e DC e PSI sembravano già destinati ad essere spazzati via dalla scena politica italiana, dopo averla dominata per decenni. Un gruppo di economisti, banchieri, imprenditori e nobiluomini di casa nostra accettarono di salire a bordo per una crociera, della durata di un solo giorno. C'erano, (tra gli altri) Mario Draghi, Mario Baldassarri e Carlo Azeglio Ciampi.  Incontrarono gli emissari di un gruppo di pressione della City londinese, tutti iper-esperti in campo di servizi finanziari. Tra di essi, vi erano anche quelli di Goldman Sachs. Dopo questo incontro, l'allora governo tecnico, presieduto proprio dal venerabile Carlo Azeglio Ciampi, per rassicurare quell'Europa che tuonava contro l'incapacità da parte dell'Italia di far fronte al proprio debito pubblico, dette il via ad un'opera massiccia di privatizzazioni. Nel giro di 4-5 anni, (il cerhio si chiuderà con i governi Prodi e Amato, anch'essi tecnici), molti dei gioielli di casa nostra passeranno in mano privata, spesso straniera: Iri, Eni, Ina, Comit e altre grandi partecipate. Come se non bastasse, nell'autunno del 1992 vi fu l'attacco speculativo nei confronti della Lira, che finì per essere svalutata del 30%, al fine di rendere ancor più vantaggioso l'acquisto di quote di partecipazione societaria.

Vi suona familiare tutto questo? Credo proprio di sì. Dovrebbe farvi scattare tutti i campanelli dall'allarme! Ancora una volta la regia, neanche troppo occulta, di grandi gruppi riconducibili all'alta finanza. Soprattutto, ancora una volta Goldman Sachs, questa volta impersonata da Mario Monti . Quel Mario Monti, individuato dalle lobbies, quale tecnico da inserire a capo di un governo anch'esso tecnico. Ci sono, poi, tutti quei timori, gridati ai quattro venti, sulla solvibilità dell'Italia, malgrado una manovra, dettata dall'Europa, già approvata dal Governo italiano e delle altre misure, anche queste pre-approvate dall'Unione Europea, in fase di adozione. Ma ci sono, soprattutto, ancora i gioielli italiani che, evidentemente, fanno molta gola ai lupi famelici dell'alta finanza: l' ENI su tutti, il cui 30% è ancora in mano italiana; quell'ENI che Berlusconi aveva provato a far crescere grazie ai rapporti con Putin, e che aveva sostenuto il gasdotto "South Stream" , ( di natura euroasiatica), contro l'anglo-americano "Nabucco", (voluto proprio per stringere la Russia da sud). Quello stesso Berlusconi che, con l'art. 7 del D.L. 34 del 31 marzo 201, aveva fatto chiaramente intendere come la Cassa Depositi e Prestiti dovesse progressivamente acquisire quote maggioritarie delle aziende nazionali, al fine di non farle finire in mano straniera. Un'offesa evidentemente insopportabile per i british e gli yankee che, difatti, hanno già allertato i loro fedeli servitori perché tutto vada secondo i piani: il neoatlantista Gianfranco Fini e il buon vecchio Casini, figlio di quella DC che si oppose strenuamente alla politica di Mattei e, più in generale, all'indipendenza energetica (e non solo energetica!) dell'Italia.
Oggi come ieri, insomma, ne vedremo delle belle. Oggi come ieri, ci aspettano stagioni terribili, dove lo spauracchio del debito verrà gonfiato a dismisura, pur di convincere gli italiani che ogni sacrificio imposto dal governo tecnico è ampiamente necessario. Oggi come ieri, scuciremo dalle nostre tasche una barca di quattrini per una crisi che non abbiamo creato noi e di cui non siamo responsabili, ma solo vittime. Mi domando solo: cosa c...o c'è da esultare in piazza? Bisogna occuparla la piazza. Anzi, bisogna occupare tutte le piazze d'Italia. Stavolta, però, SERIAMENTE! 

Roberto Marzola

Fonti:
 http://rinascita.eu/index.php?action=news&id=11477
 http://www.loccidentale.it/node/111166

3 commenti:

  1. caro Roberto

    ma hai visto come ritraggono monti nei media di massa??solo il popolino puo' credere a quelle "mezze" verita'.qui,sulla rete,sappiamo bene chi e' veramente e cosa rappresenta..un bel silurone e senza vasellina per tutti.una bella battuta del film l'allenatore del pallone:cana' come si sente??come uno che deve mangiare una tonnellata di merda,dura da digerire..

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  2. Guarda il "lato positivo", essendo noi tanti, quella merda ce la possiamo mangiare in comode porzioni...

    (ovviamente è una battuta)

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  3. GIUSTISSIMO!noi siamo tanti,loro pochi..il problema non e' di numeri,ma di INTELLIGENZA!.ma non lo sento il cetriolo??

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