BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


mercoledì 16 novembre 2011

GOLPE IN ATTO: DOVE SONO TUTTI I MOVIMENTI DI PROTESTA?

Quello che sta accadendo in queste ultime ore in Italia è uno spettacolo agghiacciante: una vera e propria aggressione nei confronti del nostro Paese e delle sue istituzioni, passata incredibilmente sotto silenzio. Ovviamente, non mi meraviglia che i media riescano a far passare per "pacifico" un leone a digiuno da settimane e per "aggressivo" un formichiere a pancia piena; mi sorprende, (anche se forse non dovrebbe), l'assuefazione di tanti, in particolare di quelli che qualche tempo fa hanno invaso le piazze contro la crisi e contro un governo a loro avviso inadeguato. Dove è ora questa gente? Dove sono rinchiusi gli "indignados" di casa nostra, ora che emerge con chiarezza la "strumentalità" della crisi italiana e del nascente "governo tecnico" rispetto a certi interessi? Sembrava che tutte le critiche piovuteci in testa fossero legate esclusivamente alla permanenza in carica di Berlusconi e dei suoi uomini di fiducia; anche lo spread e le borse sembravano esserne influenzate, anzi condizionate. Bene, già da qualche giorno il Cavaliere si è fatto da parte e cosa abbiamo? Le stesse identiche perplessità sulla solvibilità, le borse a picco e lo spread che fa quel che vuole. E allora cosa è questo silenzio? Cosa è questa sorta di reverenza nei  confronti di un nascente governo che non ha mai neanche fatto un manifesto elettorale e, ciò malgrado, fa già capire di voler arrivare a fine legislatura?  Tutti zitti davanti a questo nuovo tipo di governo, espressione non di popolo ma dell'altissima finanza che detta i tempi della crisi, che ha stuprato ogni norma costituzionale in argomento, nonché di fronte ad un Presidente della Repubblica che ha sapientemente e silenziosamente orchestrato tutto ciò, (arrivando persino a fare del prof. Monti un onorevole in tempi davvero record) ? Perché si tace e si sceglie di restare immobili e impassibili proprio ora che bisognerebbe raccogliere le forze e compattare le fila, per dar vita ad unico fronte di lotta contro la speculazione dei grandi gruppi finanziari e i loro uomini di potere e di fiducia? 
Per favore qualcuno mi risponda e lo faccia in fretta. Altrimenti, mi tocca dover pensare che, tanto per cambiare, siamo alle solite e non avevo sbagliato con le conclusioni tratte allora: una manifestazione squisitamente politica, (anzi partitica), buona per far fuori il Cavaliere e della crisi…chi se ne frega! Conclusione che si ripresenta oggi con forza maggiore se si pensa soltanto  che Berlusconi ormai è caduto, la crisi peggiora e non ci sono grosse manifestazioni all’orizzonte. Per la serie: “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”.
La situazione, signori miei, è davvero drammatica. Ad essere a rischio non sono soltanto i nostri risparmi ma, in primo luogo, la nostra condizione stessa di individui. E’ il moderno stato “demo- pluto-cratico” che comincia a svelare il suo vero volto: nessuna libertà, nessun diritto, nessuno stato. Tutto e tutti sottostanno al capitale e alle sue fluttuazioni di valore. E’ la profezia poundiana che s’avvera. L'abbiamo detto tante volte senza che nessuno ci ascoltasse. Speriamo che, stavolta, possa essere finalmente la sveglia per quest’Italia, passata dall’essere “una repubblica democratica fondata sul lavoro”, “una repubblica presidenziale fondata sui mercati e sulla speculazione”.Speriamo davvero che sia la volta buona!

Roberto Marzola.

P.S. Intanto che leggete questo articolo, preparatevi alla lista di governo dell’on. Monti. Preparatevi, perché sono pronto a scommettere che ci sarà il nome di qualche banchiere. Ci daremo risposta.

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GOLPE EN ACTO: ¿DONDE ESTàN LOS OTROS MOVIMIENTOS DE PROTESTA?


Lo que está pasando en Italia en estas últimas horas es un espectáculo espantoso: una verdadera agrésion a nuestro País y a sus instituciones, puesta increíblemente a callar. Por cierto, no me maravilla que los medios de comunicación logren en hacer creer ‘pacífico’ un léon en ayunas y ‘agresívo’ un hormiguero con la barriga llena; estoy sorprendido (aunque tal vez debería) por la asuefación de la muchedumbre, en particular de aquellos que hace mucho tiempo habían invadido las plazas contra la crisis y contra un gobierno según ellos inadecuado. ¿Dónde está ahora esta gente? Dónde están emparedados nuestros ‘indignados’, ahora que está emergendo claramente la ‘estrumentalidad’ de la crisis italiana y del naciente gobierno técnico, respecto a ciertos intereses? Parecía que todas las críticas dichas hacia nosotros estuvieran ligadas exclusivamente con la permanencia en el gobierno de Berlusconi y de sus adictos; los títulos y la Bolsa también parecían influenzados, más bien condicionadas. Pues, hace algunos días el ‘cavaliere’ ha cesado ¿y ahora qué tenemos? Las mismas perplexidades sobre la solvencia, las Bolsas a la derrota y los títulos financieros que hacen lo que quieren. ¿Y entonces, qué es este silencio? Qué es este tipo de reverencia por un naciente gobierno que nunca ha echo un manifiesto electoral y, a pesar de esto, ya hacenos comprender que querría llegar hasta el fin de la legisladura? Todos callados enfrente a este nuevo gobierno, expresión que no es del pueblo sino de la altísima financia que dicta los tiempos de la crisis, que ha molestato cada norma constitucional en asunto, así como un Presidente de la República que sabiamente y silenciosamente ha dirigido todo esto (eligiendo como senador el prof. Monti en tiempo de récord)? Porqué se calla y se queda inmobles e impasibles ahora mismo que se necesitaría recoger las fuerzas y de compatarnos, para crear un único frente de lucha contra la especulación de los grupos financieros y de sus adictos (al poder)? Por favor, ¡qué alguien me replique y qué lo haga aprisa! Por contra tendría que pensar que, como al sólito, las cosas siguen siempre de misma manera y que no me había equivocado sobre las conclusiones que había traído entonces: una manifestación esquisitamente política (más bien, de partido), util para destituir el ‘cavaliere’ de la crisis ... ¡qué importa! Esta conclusión se presenta hoy con má fuerza si sólo se piensa que Berlusconi ahora ya ha fracasado, la crisis sigue empeorando y no hay muchas soluciones en vista. Como decir: “pensando mal se hace pecado pero muchas veces se adivina”. La situación, señores y señoras, es de verdad dramática. No están en peligro sólo nuestros ahorros, sino, en primer lugar, nuestra misma condición de individuos. Es el moderno estado ‘demo-pluto-crático’ que empieza a desvelar sus secretos: ninguna libertad, ningún derecho, ningún estado. Todo y todos estamos sometidos al capital y a las flutuaciones de valor. La profecía de Ezra Pound se está realizando. Lo habemos dicho muchas veces sin que nadie nos escuchase. Esperamos que ahora esta Italia se despierte, pasada de ser “una República democrática fundada sobre el trabajo” y devenida “una República presidencial fundada sobre los mercados y la especulación”. ¡Esperamos de verdad qué vaya bién!

5 commenti:

  1. Ciao Roberto
    A completamento del tuo discorso, che condivido al 100%, vorrei fare una chiosa riguardante le "competenze" del "tecnico" Monti.
    Quanto trascrivo è parte di un suo intervento nella trasmissione "L'infedele" che potete vedere su

    http://www.youtube.com/watch?v=Qq7omxEXhR8

    Leggete le parole di Monti e trasecolate:

    >>
    Oggi secondo me, stiamo assistendo, non è un paradosso, al grande successo dell'euro!

    ... e qual'è la manifestazione più concreta del grande successo dell'euro?

    la Grecia!

    Perché?

    Perché l'euro è stato creato sì per avere una moneta unica .. ma soprattutto per convincere la Germania che ha fatto il grande sacrificio
    di rinunciare al marco per avere una moneta comune europea che attraverso l'euro, che attraverso i vincoli che nascevano con l'euro, la cultura della stabilità (il presidente Ciampi richiamava sempre la cultura della stabilità) tedesca si sarebbe diffusa un po' per volta a tutti.

    Quale caso di scuola si sarebbe mai potuto immaginare, caso limite di una Grecia che da, che è costretta a dare, abbastanza peso alla cultura della stabilità che sta trasformando se stessa? .. (ndr: tanto da stare
    trasformando se stessa?)
    <<

    Dopo che avrete smesso di ridere pensate in che mani siamo caduti perchè qs signore: o è un grande ignorante, oppure è solo un'opportunista che dà le risposte "politicamente corrette".

    Ce ne sarebbe abbastanza per scendere in piazza con i forconi ma, ne sono sicuro, questo nostro popolo di lobotomizzati si lascerà sodomizzare una volta di più;
    anzi mentre subirà lo stupro continuerà a trillare garrulo al pensiero che "lo psiconano è stato abbattuto".

    Che tristezza !!!

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  2. Il governo napiltano/monti è ciò ce il popolo Italiano si merita.

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  3. possibile che questa sia la terra dell'eterno "stavo meglio quando stavo peggio"? possibile che la poltrona di primo ministro sia ancora calda delle terghe del cavaliere e già qualcuno si ravvede? già qualcuno lo rivaluta? già qualcuno lo rimpiange? possibile che gli "anti" questa volta non abbiano neppure festeggiato? nessun carosello, nessuna giornata della gloria, neppure 2 salsicce alla brace? possibile? cosa sta accadendo? possibile che abbiano già capito in quale buco nero ci siamo ficcati? tutti. nessuno escluso se non quella ridottissima casta che sa sempre come tirerà il vento, che è essa stessa a determinarne la direzione. possibile che gli scoloriti rossi abbiano già capito che il loro vecchio capo li ha trascinati in un'avventura che non prevede la fine? o meglio la prevede ma solo quella della dignità dell'uomo che si dovrà sottomettere al tracotante potere della finanza. alla logica di quel denaro non fatto per vivere e crescere ma per creare schiavi incatenati alla miseria in eterno. è questo il motivo delle piazze silenziose? è la vergogna di essere stati per l'ennesima volta servi senza cervello e senza più, per quanto discutibile, ideali? fatemelo dire questa volta: poveri compagni vi siete martellati i coglioni da soli ed ora non potete neppure lamentarvi. finalmente accomunati a quelli della mia razza. ai miei, altrettanto colpevoli. altrettanto stolti e dormienti. non una voce si è alzata, non una piazza si è infiammata, nessun cavallo bianco e neppure un mulo per portare la bandiera della ribellione. questa volta uniti come non mai nella vergogna della rinuncia. di una rabbia non espressa perchè non provata. totalmente asserviti. una sola cosa mi conforta e mi lascia un lumicino di speranza per il futuro. signori compagni, noi a vostra differenza capi non ne abbiamo. condottieri che portino in battaglia al momento mancano. la speranza? se solo lo avessimo un capo.......

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  4. secondo me non serve un capo,un leader,od una figura "forte",quel che serve 'e che ognuno di NOI,INDIVIDUALMENTE TIRI FUORI LE PALLE,e si assuma le responsabilita' della PROPRIA VITA,e non ripetere come dei dischi rotti:qualcuno deve far qualcosa..

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  5. disse la vecchietta novantenne: "è mio desiderio vivere ancora, solo per continuare ad imparare". e così a 55 anni ho imparato che debbo "cacciare le palle" individualmente ma in concomitanza ad altri per salvare l'italia senza la necessità che vi sia un capo, senza un leader, senza una persona che indichi la via, senza il carisma di un duce che ti conduce all'attacco quando la miseria della paura ti impone la ritirata. sino ad oggi ritenevo che tanto rispondesse al nome di presunzione ancor prima di "anarchia" ma grazie a sandro apprendo che è il solo ritornello di un disco rotto. ma non farmi piangere! ridere sarebbe complice e colpevole. è proprio grazie alla convinzione, errata, che tutti possono dire tutto e che tutti possono fare tutto che è venuta a mancare la condizione essenziale affichè le nostre idee trovino tessuto dove progredire, affermarsi. è la confusione determinata dall'individualismo (uno dei nemici storici, se non erro) a negarci l'attenzione del popolo. l'ennesima prova di quanto la massa abbia bisogno del proprio "campione" trova risposta in quel moderno "berlusconismo" che per anni ha visto devota partecipazione di un ampia fetta della nazione. almeno, fin quando, il campione non si è dimostrato demagogo, falso ed incapace. l'onesta speranza che qualcuno (uno in positivo di quelli che potrebbero) brandisca la spada del comando equivale all'onesto riconoscimento dei propri limiti. continuando sull'esempio dei dischi rotti potrei dire che senza un buon giradischi non cambia la qualità della musica. per un motivo semplice: i dischi, buoni o rotti, da soli non suonano! ad maiora!

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