BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


domenica 29 gennaio 2012

IL RAZZISMO DEL COLLETTIVO ANTIFASCISTA.

Serata di ordinaria follia quella di ieri sera a Fermo, (nelle Marche). Presso l'ex mercato coperto si sta svolgendo il "Beat Hippy Autonomi Punk", festival organizzato dal locale Collettivo Antifascista, con il plauso del Comune, ovviamente di centro-sinistra. Circostanza tutt'altro che insolita se si pensa che il vice-sindaco di Fermo è un ex sharp, (per chi non lo sapesse: uno skinhead antirazzista), che ha fatto della lotta ad Aries Officina Nazional Popolare uno dei punti forti della sua campagna elettorale.

E' l'una passata, quando con gli altri ragazzi di Aries decidiamo di entrare per bere una birra e per proporre agli organizzatori un'iniziativa in comune, contro il clima di scontro tra gli estremi opposti che "qualcuno" sta cercando di ricreare. A scanso di equivoci: da parte nostra non c'è stato alcun fare provocatorio, nessuna ostentazione di simboli, né niente di simile. Volevamo entrare come semplici individui. Invece, neanche il tempo di fare due passi all'interno, che veniamo fermati. Uno di noi si sente dire: "vai fuori, sei un provocatore di merda!". Spieghiamo subito le nostre pacifiche intenzioni, ma nessuno vuole sentir ragioni. Veniamo accerchiati da una decina scarsa di soggetti che ci prendono a spintoni, dicendocene di cotte e di crude: "fascisti di merda", (e questa era scontata!); "venite sempre a rompere i coglioni", (mai andati ad una loro iniziativa, se non quando si parlava di Palestina; anzi, una volta sono stati loro a fare irruzione ad una manifestazione in memoria delle vittime delle Foibe con la bandiera jugoslava, presente anche ieri sera all'interno del locale); "i vostri soldi non li vogliamo"; "con voi non vogliamo avere niente a che fare"; "vi buttiamo giù una fila di denti" ecc. Per fortuna, nessuno di noi ha replicato a quegli insulti, né ceduto alle loro sterili provocazioni. Abbiamo solo detto che questi signori avevano dato una dimostrazione di intolleranza e di evidente razzismo; qualcuno di noi ha sottolineato anche come in quegli ambienti vi fossero persone che si atteggiano a proletari, ma vanno in giro con la Maserati grazie all'impresa di papà. E questo, come perpetuazione dell'ormai solito atteggiamento di chi, pur vantando un conto in banca di tutto rispetto, si colloca subdolamente alla base della piramide sociale, cercando di instillare un atteggiamento classista; di chi, in altre parole, continua a prendere in giro gli operai e i lavoratori dipendenti in genere, rivolgendo attenzioni verso di questi solo e sempre in campagna elettorale, mai durante il mandato politico, con un qualche provvedimento concreto.  Una sottolineatura molto sgradita che ha riportato un silenzio tombale.

Insomma, direi che la situazione parla molto chiaro: questi sono i figli e i nipoti della "resistenza"; questi quelli che parlano di libertà di pensiero e di espressione; questi quelli che vorrebbero diritti per tutti; questi quelli che ciarlano di confronto e dialogo. Per tutti,  tranne che per qualcuno. Ancora: questi sono quelli che vorrebbero essere l'alternativa al sistema, ma che poi hanno oscuri legami con le istituzioni che proprio di quel sistema sono le dirette emanazioni. La cosa preoccupante è che, come recita un vecchio proverbio, "tutto il mondo è Paese". Quindi, se così vanno le cose a Fermo, figuriamoci nel resto d'Italia come possono andare, in particolare nel regno delle municipalizzate e delle cooperative rosse: una vera e propria combutta tra classe dirigente, finti proletari e capitale, giocata sulla pelle dei veri proletari. Di quelli, in fondo, che gliene frega a loro? E, soprattutto, di quelli cosa gliene è mai fregato a certi signori?

Un'ultima cosa mi piacerebbe sapere, a me come a tutti gli altri ragazzi dell'associazione: davanti ad un simile episodio di conclamato ed evidente razzismo; dinnanzi ad un caso così palese di odio e di esasperato antagonismo politico, l'amministrazione comunale intende prendere posizione? Se sì, da che parte si schiera, da quella di chi aggredisce, coi modi e con le parole, o da quella di chi voleva intervenire ad un evento rivolto al pubblico, magari lanciando qualche idea? Che poi è un po' come dire: prenderà le parti dei fascisti nelle idee e negli obiettivi o di coloro che, nei modi, si sono dimostrati ancor più efferati ed intolleranti dei peggiori squadristi? Attendiamo tutti una risposta.

Roberto Marzola.

40 commenti:

  1. Il razzismo non è una connotazione nuova del loro atteggiamento,come i migliori esempi del "predicare bene e razzolare male"usano loro quei metodi "squadristi e fascisti"che tanto incriminano ed imputano a voi aggrediti.Non è il peggiore dei razzismi quello di esporre la bandiera della Jugoslavia di Tito a pochi giorni dal 10 Febbraio?Non sono stati forse loro a condannare chi non festeggia il 25 Aprile come festa nazionale?Ricordiamoci che sono stati i primi sostenitori del reato di negazionismo e revisionismo storico,e ne sono anche i primi trasgressori osannando uno generale assassino di italiani e una terra che non è l'Italia,ma cosa aspettarsi dagli eredi di Palmiro Togliatti che ha sempre dichiarato che se fosse scoppiata una guerra tra l'Italia e la Russia,lui avrebbe sicuramente combattuto al fianco della grande madre Russia.Forse rileggersi Guareschi gli servirebbe,nello specifico consiglio "Il compagno Don Camillo"e se fosse troppo difficile il libro,esiste anche il film....
    Un'ultima cosa,va bene che l'articolo 21 non pone limiti di sorta alla libertà di manifestazione del pensiero ma il loro atteggiamento mi sembra un tantino esagerato....

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    1. E' il potere della comunicazione, assicurato loro dai salotti buoni del Paese e dagli intellettuali in cashmere, tutti allineati. Loro possono parlare di "libertà d'espressione" negandola a qualcuno; dire che "tutti sono uguali alla legge", tenendo fuori chi sta loro antipatico; auspicare il "dialogo e il confronto", tranne che con qualcuno; parlare di "democrazia", (anzi, demoKrazia), mettendo ai margini chi non va loro a genio; fare e disfare la storia, a seconda della convenienza politica; onorare solo alcuni morti, dimenticandone alcuni; impiegare anni di studi e dare cattedre accademiche a chi in dieci anni ha prodotto 40 paginette per dire che, alla fine, in fondo alle foibe c'erano solo fascisti e nazisti...Insomma, possono dire tutto ciò che vogliono che, tanto, troveranno sempre qualcuno disposto a prendere le loro difese nelle stanze che contano. E noi sempre a lottare quadrati, compatti e fieri. Con la massima lealtà, oltretutto. "non c'è gloria senza onore". Saluti!

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    2. Non vi hanno fatto entrare perchè evidentemente avevano capito che il bere vi da alla testa. E non avevano tutti i torti, visto il cumulo di scemenze scritte nell'articolo.

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    3. Caro anonimo, magari fossero scemenze! Invece, è la cronaca esatta di come sono andate e di come vanno le cose, dentro e fuori dall'ex mercato coperto. Sai, Fermo è quella strana cittadina in cui i compagni vanno in giro in Maserati e dove i sindacalisti scrivono sotto simpatici pseudonomi e di lavoro fanno il broker finanziario...La quinta essenza del capitalismo!

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    4. Vogliamo i nomi e i cognomi dei compagni in Maserati. Avanti, vediamo qual'è il vostro coraggio.

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    5. Nomi e cognomi non si fanno per rispetto della privacy. Ma basta pensare a panneggi e tendaggi...

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    6. Niente coraggio, ok. Solo chiacchiere e distintivo. Mi ero fatto troppe illusioni sul vostro conto.

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    7. Non è questione di coraggio, caro anonimo furbetto che ti nascondi dietro il ditino del formalismo ipocrita, ma della necessaria prudenza atta ad evitare che una risposta puntuale alla tua sciocca provocazione (della quale peraltro, se sei del posto, conosci già la risposta) possa poi essere sfruttata per avviare un'azione giudiziaria o per violazione della privacy, o per qualche altro reale o fantomatico reato, a discrezione di qualche solerte magistrato.
      Chi come te ha le spalle coperte da una magistratura piuttosto strabica, che mai si sogna di avviare un'azione contro chi ulula "10, 100, 1000 Acca Larentia" commettendo una palese apologia di reato, e invece opera con grande dispiego di mezzi contro chi si dice contento, non che una persona sia stata assassinata, ma sia morta per cause naturali, ha gioco facile a proporre provocatoriamente certe questioni.
      Non ti sarà data la soddisfazione di vedere qualcuno di noi in galera o che deve risarcire qualche ingente somma, solo per dirti cose che già conosci

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    8. Qui l'unica sciocca provocazione è il contenuto dell'articolo, approssimativo, provocatorio e a tratti palesemente ridicolo. Condivido il pensiero di chi ha scritto che i vostri deliri è meglio che ve li teniate per voi. E con essi anche i vostri i problemi. Bye bye.

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    9. Sei libero di condividere ciò che vuoi. Ma è certo che il tuo modo di fare si commenta da sè! Buon viaggio!

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    10. Caro "Anonimo"
      Spero che tu sia in grado di fornirci le prove della affermazione in cui dici "Qui l'unica sciocca provocazione è il contenuto dell'articolo, approssimativo, provocatorio e a tratti palesemente ridicolo"; altrimenti vuol dire che la tua unica capacità è quella di dare inutilmente aria alla bocca.
      " i vostri deliri è meglio che ve li teniate per voi" ???
      quì l'unico delirio è quello di chi pretenderebbe di chiudere la bocca a chi la pensa in modo diverso da lui, e di stabilire cosa gli altri possano o non possano scrivere!
      Se questo blog non ti piace, non venirci.
      Se intendi postare il tuo "pensiero" sei pregato di motivare e/o provare ciò che scrivi, altrimenti il tuo è solo un gargarismo privo di contenuto.
      Non saranno quattro arroganti rivoluzionari del sabato sera a stabilire quello che possano fare o dire quelli che non fanno parte del loro clan.

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  2. Oramai sono sempre i soliti noti e oramai anche loro faticano ad avere un ricambio generazionale, ieri sera il mercato coperto sembrava un campo da calcio a 11 durante un giorno lavorativo tanto era lo spazio libero... Sono solo arroganti un arroganza che maschera una paura palpabile, paura di chi ha un idea paura di chi come noi, paura non ha!
    Se avessimo assecondato i loro infantili comportamenti avremmo potuto seminare il panico il terrore e toglierci qualche soddisfazione,peccato che finita la scazzottata sarebbe con essa svanita anche la soddisfazione di una prevaricazione fisica. Mentre con il nostro comportamento più che civile abbiamo ancora una volta dimostrato a loro stessi quanto siano iniqui vigliacchi e deboli senza spina dorsale. Contraddittori nel loro sembrar poveri a tutti i costi. Sono imprigionati nel loro stesso stereotipo. La cosa che mi dispiace di più è che con individui che dovrebbero rappresentare l'altra faccia della medaglia della lotta al sistema un altra "VALLE GIULIA" non tornerà mai più.
    Matteo Urbani

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  3. Credo che l'amministrazione comunale troverà il modo elegante di defilarsi e lasciar cadere nel vuoto ciò che è successo per non dover schierarsi,ma se posso azzardare un'ipotesi,potrebbero anche dire che la vostra sola presenza fosse già una provocazione,e loro hanno solo prevenuto un vostro sicuro atto squadrista,di certo con metodi poco consoni...insomma la solita storia.
    Quella che scrivono i vincitori,senza onore,ma vincitori.

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    1. E perché, di grazia, la nostra sola presenza sarebbe stata provocatoria? Mica siamo andati con il bandierone di Aries o qualcosa del genere. C'erano anche persone che non erano assolutamente schierate, eppure non gliene è fregato nulla. Staremo a vedere!

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    2. Un giorno qualcuno disse che il cocomero è la rappresentazione esatta dell'Italia:verde,bianca e rossa ma ci sono quei semetti neri che danno un sacco fastidio!soprattutto perché sono in mezzo al rosso,aggiungo io.
      Io credo che il vostro,semplice respirare,essere una testa pensante,creare un'alternativa all'ovvietà,avere il coraggio di non essere di sinistra,è una provocazione.Se le persone non schierate erano con voi,mi spiace ma loro sono usi a far di ogni erba un fascio,se invece queste persone erano presenti alla serata,allora c'era qualcuno con un'attività cerebrale diversa dalla linea piatta,che capisce quanto inutile sia tutto quello show....

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    3. P.S...la risposta di tale anonimo ha dato conferma alla mia ipotesi...

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    4. Se magari ti sforzassi di scrivere in un italiano comprensibile forse capiremmo tutti un pò di più.grazie.

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    5. Cosa c'è di non comprensibile nel mio italiano?E poi tutti chi?Qualcuno mi ha risposto,quindi forse il problema non è di linguaggio,ma di comprensione...

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    6. Anonimo, il linguaggio è eloquente. Forse sei tu che non vuoi capire. Proprio come non vuoi far sapere chi sei!

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    7. Niente coraggio, ok. Solo chiacchiere e distintivo. Mi ero fatto troppe illusioni sul vostro conto.

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    8. Caro anonimo, prova a darci tu per primo l'esempio del coraggio fornendoci il tuo nome e cognome unitamente a indirizzo e numero di telefono.
      Vediamo se sei capace di dare il buon esempio, se sei capace di essere coerente o se non sei nemmeno chiacchiere e distintivo

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    9. Uno che non ci mette neanche la faccia, che coraggio potrà mai avere? E non mi pare che abbia titolo per dare lezione. Ma falli fare, caro Giorgio. Certi figuri si commentano da sè!

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  4. Se avete problemi con l'amministrazione non ci mettete in mezzo. chiaro? non vi cerchiamo, non vi chiamiamo, non vi conosciamo e vogliamo che le cose rimangano cosi.

    dei vostri deliri non ci importa una ceppa.

    buonasera.

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    1. Sin troppo chiaro!

      -"non vi conosciamo": non mi pare, dato che non abbiamo fatto in tempo ad entrare, che già siamo stati placcati;

      -"non vi cerchiamo, non vi chiamiamo": si vede che siete talmente razzisti e settari da preferire i compagni...sì, ma di merende!

      -"vogliamo che le cose rimangano così": sfido io! Il confronto fa paura a chi non ha niente da dire...

      -"Se avete problemi con l'amministrazione non ci mettete di mezzo": e chi ha problemi? Noi non abbiamo problemi con l'amministrazione; voi avete legami...che è molto peggio!

      "Dasvidania tovarish!".

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  5. Il fascismo del comitato antifascista.....ops....

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  6. Caro Roberto,
    Ci avete provato, siete stati bravi; però io avrei potuto dirvelo in anticipo che sarebbe stato inutile.
    Quando hai a che fare con dei fanatici è pericoloso mettere in discussione i loro dogmi, uno dei quali recita che "i fascisti sono cattivi, intolleranti, aggressivi e violenti".
    La vostra educazione, la vostra disponibilità al dialogo, anzi la vostra ricerca del dialogo, mettono in discussione le incrollabili certezze su cui certa gente basa la propria vita: cosa vuoi che importino i fatti di fronte ai loro pregiudizi ideologici?
    Dovrebbero convenire che nel corso di questi anni gli sono state propinate delle fesserie, ma chi ha un atteggiamento talebano non può accettare queste rivelazioni: il mondo virtuale in cui vive crollerebbe.
    Lo sapete anche voi: con le persone ragionevoli si può parlare e discutere, con gli sciocchi è inutile, mentre gli invasati vanno assecondati per non scatenare reazioni inconsulte.

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    1. Il rischio c'era, caro Giorgio, ma alla fine uno s'aspetta sempre che la buona educazione e il buon senso abbiano la meglio. E invece...

      La sfida potrebbe essere proprio questa: opporre i fatti ai pregiudizi più che decennali. Sarà dura, ma alla lunga potrebbe essere vincente. Tu che dici?

      Ad majora!

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    2. Dico che non c'è alternativa.
      Se dovessimo reagire con i loro stessi metodi cadremmo nella loro trappola che ci vuole, noi unici, violenti e intolleranti; e poi finiremmo per essere simili a loro, cosa cui nessuno di noi ambisce.
      Senza contare l'immediata reazione degli apparati mediatico e giudiziario, i quali sono tanto attenti a cogliere le nostre, vere o immaginarie, violazioni della legge e del bon ton democratico, quanto sono "distratti" se si tratta di fare altrettanto con i nostri dirimpettai.

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  7. Da anarchico posso dire che non mi sono mai sentito piu' schifato in vita mia che in 10 minuti che sono stato al mercato coperto,tolto il fatto della musica.......nirvana e prodigy che poco hanno a che fare con il punk che conosco. Veder ballare tutti i fighetti e finti poveri di Fermo mi ha dato lo stimolo per uscire a vomitare.
    Predicare bene e razzolare male è lo stile inconfondibile del finto proletariato fermano che parcheggia il macchinone fuori piazza per non farsi scoprire.
    Che tristezza!!!!
    God save Fermo!!!

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  8. Premesso che trovo questo blog molto interessante e rispetto chi vi scrive...
    Mi permetto di fare una critica, solo perchè sono un po più vecchietto...

    Ragazzi, siete anacronistici, da entrambe le parti.

    Torno a casa dopo un sacco di tempo e scopro che a fermo c'è un collettivo
    antifascista che organizza una festa beat punk e via dicendo...
    Una parte di me sa che ste cose puzzano di vecchio quanto un cadavere,
    ma l'altra quella ingenua ci vuole vedere ancora del buono.
    Poi stamattina leggo sul giornale locale dell'accaduto,
    Sembra una cronaca di un evento già letto e riletto in tante altre città,
    solo che ora accade a fermo nel 2012...con trenta anni di ritardo.
    Ragazzi...state riesumando cadaveri, vi appoggiate a ideologie trite e ritrite
    e non vi accorgete che sotto sotto volete solo le stesse cose
    un mondo migliore, la palestina libera, un lavoro, giustizia sociale
    usate anche le stesse parole, solo che poi alla fine
    qualcuno ama il rosso e qualcun'altro il nero.
    Ragazzi...non serve a un cavolo

    Stamattina ho lasciato ancora una volta la mia amata valtenna...
    passando da campiglione ho visto quella cattedrale abbandonata che era lo zuccherificio
    e più avanti il nuovo cinema multisala...
    mi è venuto da vomitare
    e con rammarico me ne sono ripartito.
    Aprite gli occhi, il fronte è da un'altra parte
    e la cultura, e la giustizia...non hanno colore politico...

    Il mio plauso va ad un signore padre di uno dei ragazzi "autonomi"
    che mi ha detto
    "mio figlio sta li, nel mercato coperto, a fare l'autonomo
    ha 27 anni, non lavora, non si laurea,
    mi parla di diritti sindacali a me, che ho patito la fame
    e che a 10 anni sono andato a fare il manovale,
    che me ne sono andato da un paesino dell'ascolano per trovare futuro
    per creare una famiglia... e dopo tutti sti sacifici, dopo tutto quello che ho fatto
    me lo trovo a casa a fare il mantenuto e al mercato coperto a fare l'autonomo"

    Quell'uomo di 60 anni io l'ho trovato molto più moderno di tante ideologie,
    e drammaticamente pragmatico, e nella testa mi risuonava un pezzo degli afterhours
    che dice:

    "Come pararsi il culo e la coscienza è un vero sballo
    Sabato in barca a vela, Lunedì al Leoncavallo
    l'alternativo è tuo papà
    l'alternativo è tuo papà"

    Sapete di cosa sto parlando vero?

    Avrei voluto abbracciarlo, la sua aria era distinta, ma dentro di se gridava altro.
    Era lui il vero alternativo.
    Era lui cavolo.

    Scusatemi se scrivo il commento come anonimo, ma non sono registrato su blogspot.

    Davide 70
    Con rispetto sempre.

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    1. Ti ringrazio per i complimenti ma permettimi una critica: noi sappiamo cosa vogliamo e come fare per ottenerlo. Difatti, la nostra presenza al mercato coperto, (come scritto), era anche per tendere la mano a questi signorini, per una possibile iniziativa in comune. Superare gli steccati ideologici. Spaccare il sistema. Fare fronte comune. Nulla di tutto ciò. Questo è quello che abbiamo ottenuto dopo la nostra apertura: insulti, spintoni e i soliti pregiudizi. Forse hai ragione tu: chi non vuol collaborare, evidentemente, ha tutto l'interesse perché le cose restino così. Contenti loro...

      Ciao e grazie!

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    2. Guarda,
      ti auguro di trovare il dialogo che cerchi,
      come lo auguro alle altre persone che appartenendo all'altra schiera che cercano il dialogo lo trovino in te.
      Io per passato storico non posso essere di destra,
      non credo nella partitocrazia,
      apprezzo la politica fatta dal basso, dalla gente comune.

      E pur non pensandola come te, ammiro il coraggio di mettere su un blog
      firmarsi ed esporre le proprie idee.

      Poi se vuoi sapere perchè non credo nei partiti...
      ti dico che credo nei singoli individui e non nel gregge,
      perchè nel gregge si nascondono pecore che sono più pecore delle pecore,
      tipo questo che commenta da anonimo ride ed insulta...

      Buon proseguimento
      Davide 70

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  9. ahhahahh, che pena che fate, comunque la fantasia non vi manca:

    "mio figlio sta li, nel mercato coperto, a fare l'autonomo
    ha 27 anni, non lavora, non si laurea,
    mi parla di diritti sindacali a me, che ho patito la fame
    e che a 10 anni sono andato a fare il manovale,
    che me ne sono andato da un paesino dell'ascolano per trovare futuro
    per creare una famiglia... e dopo tutti sti sacifici, dopo tutto quello che ho fatto
    me lo trovo a casa a fare il mantenuto e al mercato coperto a fare l'autonomo"


    siete veramente subnormali, a parte dalle vostra facce da "ciammellotti" sabato sera lo si è capito subito...

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    1. L'unico "ciammellotto" è chi non ha neanche il coraggio di firmarsi; gli unici "ciammellotti" sono quelli che, finalmente, iniziano a fare i conti con la realtà e ne escono umiliati...Saluti!

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  10. ma che è? il blog di alberto sordi?

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    1. sì, blog di alberto sordi, infatti gli antagonisti che espongono striscioni contro il sistema ma usano locali comunali sono effettivamente antagonisti da commedia, proprio come quelli dei film di sordi.

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  11. Ragazzi,
    quell'Anonimo "genio" che più volte ha citato la battuta del film "gli intoccabili"
    forse si è domenticato che nel film chi dice "sei solo chiacchiere e distintivo" è il Sig Al Capone, ciè il noto gangster; mentre chi se la sente dire è il Sig Ness, l'agente dell'F.B.I. che lotta contro il crimine per ristabilire la legalità e la giustizia.
    Anonimo che citi Al Capone, lo sai almeno quel'è stata la sorte di quel gangster?
    Prima è finito in galera e poi è stato ammazzato.
    Siamo molto onorati che chi usa le parole di un gangster ci consideri in tal modo, perchè così appare chiaro a tutti chi siano "i buoni" e chi siano "i cattivi", tanto nel film come in questo caso che ci vede protagonisti.

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  12. Cos'è questa, una minaccia di morte? Smebra di stare a parlare coi bambini. Ecco, parlate da soli allora.

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    1. ha ha ha ha
      Ma quale minaccia e minaccia: non sei così importante da meritare una minaccia; sei solo così ignorante che meritavi una rinfrescatina di storia.
      Dimmi, piuttosto, dato che ci inviti a parlare da soli, tra di noi, che ci fai quì? Perchè continui a venire su qs blog dove, oltretutto, continui a rimediare figure da pirla?

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