BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


sabato 28 maggio 2011

UDITE UDITE: CONDANNATO L’EX GOVERNATORE DELLA BANCA D’ITALIA

Questo 28 maggio 2011 potrebbe essere una data da consegnare alla storia: i giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Milano hanno infatti condannato l’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio ad anni 4 di reclusione e al pagamento di € 1,5 milioni per aggiotaggio[1]. Per chi non lo sapesse,  trattasi di un reato previsto dall’art. 501 del codice penale e che consiste, in buona sostanza, nell’alterare il mercato interno dei valori o delle merci con false informazioni al fine di trarne un profitto. In più gli è stata inflitta la sanzione accessoria ex art. 28 c.p. , ( interdizione dai pubblici uffici), e il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione per due anni.
Una sentenza pesante che chiude, (forse), il triste capitolo di scandali finanziari conosciuto come “Bancopoli”.  L’ennesima sconcezza bancaria si era aperta durante l’estate del 2004, quando diverse banche straniere ed italiane chiesero alla Banca d’Italia l’autorizzazione per acquisire quote via via crescenti del patrimonio azionario di Banca Antoniana Popolare Veneta, (d’ora in poi Antonveneta). Oltre a quest’ultima, anche la Banca Nazionale del Lavoro fu oggetto di simili attenzioni. Così, a partire dal mese di marzo vennero lanciate diverse offerte pubbliche di acquisto e di scambio per tentare la scalata ad Antoveneta. Lo scontro tra banche straniere ed italiane fu piuttosto serrato, tanto che i tentativi fallirono e la Procura di Milano aprì un’inchiesta, inizialmente contro ignoti, per l’ipotesi di aggiotaggio. Secondo gli inquirenti nel «novembre 2004 sarebbero stati effettuati acquisti di titoli per circa 500 milioni di euro, in modo da spingere il prezzo delle azioni Antonveneta sopra a quello dell'Opa di 25 euro,(aggiotaggio manipolativo), impedendo alla banca Abn Amro di effettuare altri acquisti di azioni, pena il rilancio dell'Opa al nuovo prezzo»[2]. Inoltre, 18 imprenditori , in virtù di un patto parasociale occulto, sarebbero stati «finanziati dalla Bnl con 552 milioni di euro per rastrellare il 9,48% delle azioni Antonveneta»[3]. Il consiglio di amministrazione di Antonveneta venne sciolto e le sue azioni poste sotto sequestro. Lo scandalo esplose fino a coinvolgere, (oltre a quel “furbetto” di Ricucci), il governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio. 
Chi, invece, riuscì a salvarsi fu Piero Fassino, il quale  durante una telefonata chiese a Consorte, (coinvolto nelle indagini), se “avessero una banca”. La Magistratura non ritenne di dovere indagare oltre; fatto sta che da quelle intercettazioni comparirono « i nomi dei parlamentari: Piero Fassino e con lui, tra gli altri, Nicola Latorre, senatore ds assistente di Massimo D' Alema. E poi il tesoriere ds, Ugo Sposetti»[4]. Ma, si sa, i sinistri sono maestri ad aggirare gli scandali e nel sottrarsi alle grinfie della Magistratura. Chissà come faranno? D'altro canto, se così non fosse, non potrebbero più giocare il ruolo degli "immacolati" e allora, mi domando, cosa resterebbe loro, se non l'estinzione?

Ad ogni modo, questa è la concatenazione di eventi che ha portato alla storica sentenza di oggi. 
Storica perché è la prima volta che un Governatore di una Banca viene condannato con una sentenza penale. E dire che di motivi per condannarli tutti ce ne sarebbero diversi, a cominciare da quella immensa truffa mondiale che è il signoraggio, (tanto per dirne una!). 

E’ una notizia che fa ben sperare, perché alimenta la speranza che una guerra contro le lobbies bancarie forse è davvero possibile non solo nelle intenzioni, bensì in concreto.
Che sia l’inizio di un nuovo corso? Che sia l’alba di un giorno radioso in cui riusciremo finalmente a liberarci di quel nemico subdolo, nascosto dietro le quinte del teatrino della politica, che tutto muove e tutto può?
Francamente lo spero, ma in questi casi la cautela è d’obbligo, per cui non voglio illudermi. Del resto, in più d’uno in passato hanno mosso guerra all’immonda cloaca dei banchieri, o come direbbe Pound all' "usurocrazia mondialista". Non voglio dirvi chi fossero questi coraggiosi signori, perché lo sapete già e sapete anche e come sono finiti.  Speriamo solo che stavolta il destino sia diverso…

Roberto Marzola.


P.S. Voglio darvi un indizio, qualora non foste riusciti ad identificare i signori di cui sopra. Vi dico solo che hanno finito per essere chiamati come "male assoluto".
Oggi il nome «democrazia» è rimasto alle usurocrazie, o alle daneistocrazie,
se preferite una parola accademicamente corretta,
 ma forse meno comprensibile, che significa:
 dominio dei prestatori di denaro. (da Valuta, lavoro e decadenze) Ezra Pound


[1] http://www.ilgiornale.it/cronache/scalata_antonventa_condanne_4_anni_fazio_3_consorte/economia-cronaca-giustizia-antonveneta-scalata-condanna-aggiotaggio-fazio-fiorani-consorte-grillo/28-05-2011/articolo-id=525961-page=0-comments=1
[2] http://archiviostorico.corriere.it/2005/maggio/04/Antonveneta_Lodi_conti_sospetti_per_co_8_050504048.shtml
[3] http://archiviostorico.corriere.it/2005/maggio/12/Consob_Lodi_soci_subito_Opa_co_8_050512006.shtml
[4] http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/01/03/il-caso-unipol-le-telefonate-di-consorte.html

3 commenti:

  1. Francamente, e parlo a sensazione di pelle, come direbbe chi sa scrivere bene, non mi pare ci siano gli elementi per trarre alcuna considerazione felice dall'evento. Per felice intendo, la" speranza" che l'usocrazia si "autocontrolli" ed espunga dalle sue fila gli elementi poco professionali che hanno lungamente tramato nell'ombra ed agito per soddisfare gli interessi della casta dei cravattari in cravatta e danneggiare nazione e popolo. Non è successo nulla di nuovo in questo senso. il sistema è lo stesso. I soggetto sono gli stessi, cambia qualche nome ma non la sostanza, anzi! il capitale apolide è sempre più presente nel mondo economico italiota.La magistratura è disgraziatamente la stessa vecchia casta autoreferenziale in cui chi fa la notizia e colui che agisce in spregio all'etica sociale. Insomma è un altro scontro di potere, tutto, qui. Simile a quello dell'amico DSK. Solo avviene un po' più vicino a noi

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  2. Mah, secondo me è solo un altro capitolo della guerra fra massoneria anglo-usraeliana (darghi portabandiera) e chiesa cattolica-opus dei (Fazio portabandiera). O, se preferite, fra albionici e latini.

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  3. questa vicenda e la vicenda DSK sono guerre interne e vengono mostrate e propagandate dal potere che vuole far credere al popolino che anche i banchieri piangono.
    il giorno verrà,ma nell'immediato non mi farei troppe illusioni...
    ABH
    ;)

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