BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


lunedì 3 ottobre 2011

PERTINI: UNO SCHIFO ANCHE A "L'AVANTI!"

Prosegue la mia personalissima crociata contro la figura di Sandro Pertini, a mio avviso una delle figure più indegne e squallide della recente storia d'Italia. Un cialtrone travestito da santone; un buono a nulla spacciato per gigante del pensiero e della politica.

Stavolta lo faccio con un breve ma pesante articolo di Marcello Veneziani, intellettuale col quale spesse volte sono in disaccordo, ma con cui talvolta capita anche di trovarsi in sintonia. Lui non credo possa essere tacciato di antipatie ad personam; semplicemente, riporta un episodio che la dice lunga sullo squallore umano, culturale e politico del cd. "presidente di tutti gli italiani". Non il mio evidentemente...


Pertini all'Avanti! fece peggio di Lavitola

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A nche a me, che non sono mai stato socialista, fa male vedere l’Avanti! finire in questo giro di papponi e faccen­dieri


Anche a me, che non sono mai stato socialista, fa male vedere l’Avanti! finire in questo giro di papponi e faccen­dieri.
Penso a l’Avanti! di Bissolati ma an­che di Mussolini, di Pertini e di Craxi, che pure non disdegnava nani e balleri­ne, secondo il socialista Rino Formica.
Ho collaborato anch’io, da extraterre­stre di destra, a l’Avanti!; non ai tempi di Mussolini, malpensanti, ma di Antonio Ghirelli, gran giornalista e gran signore.
Ma la prima pagina più infame del­l'Avanti! non è di Lavitola. Risale al ’53. Alla morte di Stalin, il venerato compa­gno Sandro Pertini, che fu direttore del­l’ Avanti! agli inizi degli anni ’50, celebrò il dittatore in Parlamento, in veste di ca­pogruppo socialista, anche per compia­cere il Pci. E ispirò la prima pagina del­­l’ Avanti! , complice Pietro Nenni (che pu­r­e non amava Pertini e lo riteneva un vio­lento iracondo).
Leggiamo le parole di Pertini: «Il com­pagno Stalin ha terminato bene la sua giornata, anche se troppo presto per noi e per le sorti del mondo. L’ultima sua pa­rola è stata di pace. [...] Si resta stupiti per la grandezza di questa figura... Uomini di ogni credo, amici e avversari, debbo­no oggi riconoscere l’immensa statura di Giuseppe Stalin. Egli è un gigante del­la storia e la sua memoria non conoscerà tramonto».
Beh, quel ritratto mai ritrattato da Per­tini, neanche dopo che si seppero tutti i crimini di Stalin,resta la pagina più infa­me dell' Avanti!.
Certo, sono storie non paragonabili. Ma elogiare una dittatura sanguinaria forse è peggio che pararsi il didietro con l'Avanti!.

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