BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


martedì 4 ottobre 2011

OMICIDIO KERCHER: SIAMO TORNATI INDIETRO DI QUALCHE SECOLO!

Che morboso interesse sta suscitando la triste storia della studentessa inglese Meredith Kercher, uccisa e violentata in circostanze misteriose! 
L'assoluzione di due dei principali imputati, Amanda Knox e Raffaele Sollecito, ha diviso l'opinione pubblica in innocentisti e colpevolisti. La discussione divampa sulle tesi dell'accusa e della difesa, mentre ogni coscienza si interroga su quei terribili fatti.

Vorrei sottoporvi brevissimamente le conclusioni cui è pervenuta la mia coscienza. Esse non riguardano assolutamente le dinamiche interne al processo, né la ricostruzione dei fatti; considerano soprattutto il ruolo svolto dai mass media durante questa triste vicenda. 

Devo dire che mi disgusta l'interesse morboso palesato dagli organi d'informazione, sempre a caccia di ascolti da urlo, pronti a dare in pasto alla famelica opinione pubblica notizie ad effetto, condite da dettagli sempre più minuscoli e, al  tempo stesso, sempre più macabri. Con tutto ciò che ne deriva sul piano processuale poi, dato che una simile pubblicità gioca un ruolo di primo piano nell'amministrazione della giustizia, sebbene sia di tipo extra-giuridico e, quindi, privo di qualsiasi garanzia.

Né mi ripugna meno la morbosità della stessa opinione pubblica, stregata ed eccitata da simili fatti di sangue, sempre disposta ad assolvere o condannare coram populo sulla base delle semplici simpatie personali. Pollice dritto e pollice verso. Condanna o assoluzione; inferno o paradiso...mediatici!

Sembra proprio di essere tornati indietro di qualche secolo, al tempo delle "cause celebri", (cause célèbre ), fenomeno, nato in Francia, in cui le masse si appassionavano e discutevano sulle esigenze dei tribunali. C'è una differenza però: allora era un processo di affermazione della nascente opinione pubblica, che voleva entrare nella stanza dei bottoni della giustizia per gettarvi un fascio di luce solare; oggi, invece, è avanspettacolo da quattro soldi, che non si ferma davanti a nulla, nemmeno dinanzi alla memoria di una ragazza, sporcata da un lago di sangue, dalla fame di ascolti e dall'incompetenza della magistratura italiana. 

Una macchina dell'informazione che diviene rullo compressore, schiacciasassi dal ritmo cadenzato, scandito dallo share e dall'audience, pressa meccanica per la riservatezza e per il decoro, tritolo per l'intimità e l'animo umano. E' il trionfo dell'idiozia dell'uomo moderno, sempre più schiavo del vuoto di valori e del nichilismo di cui si è volontariamente circondato. Niente e nessuno può opporvisi. "The show must go on" . Sempre e comunque, costi quel che costi. Può partire la sigla. Buona visione!

Roberto Marzola.

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