BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


lunedì 21 novembre 2011

DA POUND A MONTI: LA "METAMORFOSI DI FINI"

La poltrona e l'ambizione personale sono davvero gran brutte bestie. Stravolgono gli uomini e le menti, ammazzano idee ed ideali e segnano intere stagioni politiche.
                 E' il caso di Gianfranco Fini.
Premetto che non vorrei mai scrivere a proposito di questo signore, verso il quale ho smesso da tempo di provare qualsiasi forma di stima, (sebbene negli anni della prima gioventù ne abbia nutrita, in assoluta buona fede, parecchia nei suoi confronti), ma me lo impongono ragioni di cronaca e di completezza nell'analisi del momento presente.

Per tutto l'anno scorso, il Presidente della Camera ha citato in maniera ossessiva Ezra Pound, o meglio la sua celebre frase "se un uomo non è disposto a lottare per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui", forse per cercare di legittimare le sue recenti scelte politiche, ovvero per far credere che queste fossero il frutto di una scelta ideale e non di un becero conto politico. Non so chi sia riuscito ad abbindolare, (uso questo termine, dato che ho già ceduto alla scurrilità nel post precedente), con questo trucchetto da due soldi; fatto sta che, oggi, il suo operato ci impone un ragionamento: o il sig. Fini non ha mai saputo chi fosse e cosa proponesse Ezra Weston Loomis Pound, oppure deve aver gettato nel tritarifiuti anche l'autore dei "Cantos". Nel primo caso sarebbe l'ennesima dimostrazione che il parente di Tulliani non ha mai capito un proverbiale fico secco del mondo che era chiamato a rappresentare, (la frase citata, magari, è solo uno sbiadito ricordo di qualche vecchio manifesto missino); nel secondo, invece, una ulteriore pugnalata verso quello stesso universo di idee ed aspirazioni.
Perché dico tutto questo? Semplice: mi spinge a queste considerazioni l'ampio sostegno espresso da Fini e compagni, (ops, m'è scappata!), all'attuale governo Monti, ossia al governo dei banchieri e dei massoni travestiti da "tecnici".  Un' apertura che si può apprezzare appieno dal pensiero dell'ex leader di AN, il quale, in sostanza, elegge il neo-premier made in Goldman Sachs a salvatore della Patria: " se fallisce, fallisce l'Italia intera" (*). Addirittura? Oppure si possono considerare le parole di Italo Bocchino, che vedrebbe bene una candidatura di Monti anche in caso di elezioni come timoniere del Terzo Polo e del PD (*);  un'ammucchiata selvaggia per prevenire il rischio di possibili "punizioni elettorali" causate dai continui trasformismi. Infine, volendo, si possono andare a leggere il commento di Francesco De Palo su "il Futurista"(*) o le parole pronunciate da Della Vedova in occasione della fiducia al governo Monti (*).
Si evince che per i finiani serve "coesione nazionale" ; domando: per cosa, per favorire l'operato degli uomini dell'alta finanza e le sue trame? Addirittura, poi, si legge che "l'Italia oggi è un problema per l'Europa", quando è sin troppo chiaro che, semmai, è l'Europa ad essere un problema per l'Italia, non viceversa. Lo dovrebbero sapere pure i sassi!
Alla luce di tutto questo, mi domando: come si può citare Ezra Pound, ossia uno dei più grandi intellettuali del secolo passato, celeberrimo per la sua polemica con l'usura, le banche e la finanza internazionale, e poi sostenere un governo espressione proprio dell'usura, delle banche e della finanza internazionale? Perché quelli di Futuro e Libertà, che queste cose dovrebbero saperle bene, non occupano le strade e le piazze e non salgono sui tetti degli edifici, come fecero ai tempi della riforma Gelmini, contro lo strapotere del capitale finanziario e bancario?
La risposta è semplice: evidentemente, i nemici giurati di un tempo hanno smesso di essere tali; anzi, sono diventati veri e propri alleati, specialmente perché mandano un governo tecnico che allunga i tempi in vista del prossimo appuntamento elettorale che, ora come ora, potrebbe risultare mortifero per il Terzo Polo.Una vera manna dal cielo!

Non che tutto questo, onestamente, mi meravigli. Non per supponenza o perché giochi a fare il Vate Tiresia;  semplicemente perché l'avevo già detto: destra e sinistra sono estinte, messe a morte dalla tirannide del denaro. Resta solo un'accozzaglia di camerieri, divisi dalle liste elettorali, ma uniti da interessi e ambizioni personali.
Spero solo che tale scritto possa dare un'ulteriore dimostrazione di questa triste realtà presente, segnata dalla sudditanza delle forze di destra e di sinistra ai poteri forti, di cui Mario Monti e il suo esecutivo sono l'emblema. Mi auguro, inoltre, che possa spingere alla constatazione che non è prestando fede a questa politica e a questi signori che la situazione migliorerà; urge un movimento dal basso, ossia un attivismo da parte di ogni singolo cittadino, (magari al fianco delle tante associazioni  e forze a-partitiche già esistenti sul campo), che vada proprio a demolire questo teatro di schifezze. Perché , sebbene qualcuno cerchi di farci credere che i tempi sono cambiati, certe idee non sono morte, anzi sono vive oggi più che mai. E l'obbiettivo primario resta sempre uno: spaccare il sistema. Loro l'hanno dimenticato; noi, per favore, vediamo di tenerlo sempre bene a mente.

Roberto Marzola.
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De Ezra Pound a Mario Monti: la metamorfosis de Fini


el sillón y la ambición ersonal son de verdad unas grandes bestias. Transtornan los hombres y las mentes , matan ideas e ideales y marcan enteras temporadas políticas. Es el caso de Gianfranco Fini. Declaro previamente que nunca querría escribir sobre hombre, hacia el cual he cesado de probar qualquiera forma de estimación hace mucho tiempo (aunque, en los primeros años de mi juventud, le hubiera respectado mucho, en absoluta buena fe), pero estoy constreñido por razones de crónaca y de objetividad en la analisis del momento actual. Por todo el año pasado el Presidente de la Cámara ha citado de manera obsesiva Ezra Pound, o más, su famosa frase “sí un hombre no está dispuesto a luchar por sus idéas, o no tienen valor sus ideas o no tiene valor él”, tal vez para legitimar sus nuevas elecciones o para hacer creer que estas fueran los frutos de una elección ideal y no de un grosero interés políco.No sé a quién había logrado a convencer con este escaso engaño; eso nos dice que, según su conducta, tenemos que hacer un razonamiento: o el señor Fini nunca ha sabido quién fuera y que propusiera Ezra Weston Loomis Pound, o ha azotado en el basurero también el autor de los “Cantos”. En el primer caso sería la enésima demostración que el pariente de Tulliani nunca ha entendido nada del mundo que había sido llamado a rapresentar (la frase citada probablemente es sólo un descolorido recuerdo de qualquier viejo manifiesto del Movimiento Social Italiano); en el segundo caso, en vez, otra puñalada hacia aquel mismo universo de ideas y aspiraciones. ¿Porqué digo todo esto? Es muy simple: lo que me empuje a traer estas conclusiones es el gran apoyo expresado por Fini y sus compañeros (¡ops! Se me ha escapado!), al actual gobierno Monti, o sea el gobierno de banqueros y masones travestidos de ‘técnicos’. Una apertura que se puede apreciar plenamente del pensamiento del ex-líder de Alleanza Nazionale, cuál, en pocas palabras, elige el nuevo premier made in Goldman Sachs y salvador de la patria: “si fracasa él [Monti],fracasa la Italia entera”. ¡Joder! Se pueden tomar en consideración las palabras de Italo Bocchino, que vería muy bien una candidadura de Monti también en caso de elecciones como timoner del tercer polo o del Partido Democrático; una selvaje alianza política para prevenir el riesgo de posibles “castigos electorales”, causadas por los continuos tranformismos. En fin, si se quiere, se podría leer el comentario de Francesco De Palo sobre “Il Futurista” o las palabras pronunciadas por Della Vedova en ocasión del apoyo al gobierno Monti. Se deduce que por los adictos de Fini necesitaría una “cohesión nacional”; ¿por qué? Para favorecer las acciones y las tramas de los hombres de la alta financia? Después se lee que “Italia, hoy, es un problema por Europa”, mientras es demasiado claro que en vez Europa es un problema por Italia, y no lo contrario. ¡Tendrían qué saberlo también las piedras! A pesar de todo eso me pregunto: ¿Cómo es posible citar a Ezra Pound, o sea uno de los más grandes intelectuales del siglo pasado, muy apreciado por su polémica contra la usura, los bancos y la financia internacional? Porqué los de Futuro e Libertà, que tendrían que saber muy bien estos asuntos, no ocupan las calles y las plazas y no suben sobre los techos de los edificios, como hicieron durante el periodo de la reforma Gelmini, contra los excesos de banqueros y financieros? La respuesta es muy simple: seguramente, los viejos enemigos jurados han cesado de ser tales; por contra, han divenido sus propios aliados, especialmente porqué eligen un gobierno técnico che enlarga los tiempos en vista del próvimo acontecimiento electoral, que ahora mismo, podría resultar fatal por el tercer polo. ¡Una verdadera desgracia! Todo esto no me maravilla. Ní tampoco por suponencia o porqué juega haciendo el Vate Tiresia: simplemente porque ya lo había dicho: izquierda y derecha se han extinto, matadas por la tirania del dinero. Queda sólo un montón de camareros, divididos por las listas electorales per unidos por los intereses y las ambiciones personales. Espero sólo que tal escrito demostre la triste realidad (política) de hoy, signada por la sujeción de las fuerzas de derecha e izquierda a los poderes fuertes, cuales Mario Monti y su esecutivo son el emblema. Deseo, además, que pueda empujar a la constatación que, dando fe a esta política y a estos señores, la situación no mejorará; necesita un movimiento desde abajo, o sea un activismo de cada ciudadano (ojalá juntos a las muchas asociaciones y fuerzas políticas que ya existen)che vaya a destruír este malo teatro. Aunque alguien nos haga creer que los tiempos han cambiado, las ideas no se han muerto, y por contra, viven todavia más. El objetivo principal siemre es el mismo: quebrar el sistema. Ellos se han olvidado, nosotros, por favor, tenémolo grabado en la mente.

2 commenti:

  1. "certe idee non sono morte, anzi sono vive oggi più che mai". Dobbiamo solo capire in quale modo portarle avanti e farle incidere nel contesto sociale in cui viviamo oggi.

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