BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


giovedì 10 novembre 2011

IRAN- ISRAELE: SEGNALI PREOCCUPANTI

Segnali preoccupanti sullo scacchiere politico internazionale, dati dalle tesissime relazioni tra Iran e Israle. Stavolta, però, non sono le solite scaramucce, i consueti botta e risposta per la situazione in medio-oriente. Qui si è cominciato a parlare di armamenti nucleari. Avete letto bene: armamenti nucleari. L'Iran di Ahmadinejad, difatti, non ha mai fatto mistero di portare avanti, ormai da tempo, un programma di sviluppo nucleare e pare sia giunto ormai a buon punto; ora, da qualche fonte, si inizia a leggere che anche Israele avrebbe dato il via a studi per dotarsi di bombe nucleari. E non da ora. Sembra, infatti, che già dal lontano 1949 un corpo scientifico israeliano,(Hemed Gimmel), abbia iniziato a setacciare il deserto del Negev alla ricerca di riserve di uranio, in attesa di ricevere l'impiastica, necessaria per dare il via ad un serio progetto nucleare, da un qualche Paese amico (*).
Così, battuto forse sul tempo e forte di tutti gli amici sulle tv, sulle radio, sui giornali e su internet, nonché dell'equivoco creato  ad arte, allorché si fece dire ad Ahmadinejad di voler "cancellare Israele dalla carta geografica,( in realtà il presidente iraniano disse: "L'Imam diceva che il regime che occupa Gerusalemme deve sparire dalla pagina del tempo"*), Israele ha già minacciato di intraprendere una campagna militare contro l'Iran. Più di 100 arei sarebbero pronti a spiccare il volo per colpire i siti nucleari iraniani(*). Il Governo di Gerusalemme, inoltre, fa sapere che non aspetterà le mosse della comunità internazionale; si comporterà, anzi, da stato sovrano indipendente e non si farà scrupolo ad attaccare qualora dovesse essere messa in pericolo la sua incolumità.
Sarebbe davvero l'apocalisse!
L'Iran, infatti, è un Paese assai temuto sotto il profilo militare, (persino dagli USA, i quali stavolta tentennano non poco ad assecondare i propositi del governo di Gerusalemme), per le sue 945.000 unità di forze armate, e c'è da credere che, in caso di attacco, non si limiterebbe alla mera difesa dei confini interni.

Sarebbe un disastro anche sul piano politico. Per dare corso all'attacco, infatti, Israele dovrebbe attraversare lo spazio areo della Siria o della Giordania, oltre a quello dell'Iraq. Provate ad immaginare alle conseguenze di un'invasione dello spazio areo nazionale da parte di Israele, se questi Paesi non dovessero concedere il via libera; pensate a cosa accadrebbe se Israele attaccasse contro il parere della Comunità Internazionale, che , ad oggi, pare poco propensa a dar seguito ad azioni risolutive per bloccare il programma nucleare iraniano.

Infine, sarebbe una catastrofe anche sul piano economico. L'intera agenda ecomica, così come impostata oggi dai grandi della terra, verrebbe completamente scompaginata. Pensate al solo prezzo del petrolio. Si può, infatti, legittimamente ipotizzare che l'Iran, in caso di attacco, blocchi  tutte le sue esportazioni. E sono tante: qualcosa come 15 milioni di barili al giorno. Si può altresì prevedere la chiusura di alcune vie commerciali di importanza cruciale, tra cui quella dello Stretto di Hormuz. Alcuni osservatori internazionali hanno teorizzato che in circostanze del genere il prezzo del petrolio potrebbe schizzare a 175-200 $ al barile. Vi immaginate le ripercussioni su tutto il sistema di produzione e scambio di beni e servizi? Un cataclisma economico che coinvolgerebbe tutto e tutti.

Insomma, stando alle notizie di oggi non possiamo dormire sonni proprio tranquilli. L'atteggiamento di Israele è davvero pericoloso. Si sta consumando una scriteriata aggressione ad un Paese libero ed indipendente, per giunta senza il possibile benestare della Comunità Internazionale. Un'altra pagina della discutibile storia di Israele, da sempre preso da propositi espansionistici a spese dei Paesi arabi. Una guerra che rischia di riguardarci direttamente poi, data, ahimè, la sudditanza di tutto l'occidente verso lo Stato della stelle a sei punte. Un pericolo da evitare con tutti i mezzi possibili, in particolare cominciando a sottrarci dall'orbita del sionismo internazionale, ribellandoci ad esso. Se penso che di tutto questo in Italia non si parla praticamente per niente.... Qui si pensa ancora alle sorti del Governo Berlusconi, allo spread e alle borse mentre l'intero occidente rischia di trovarsi coinvolto in una guerra nucleare. Lasciamo perdere, che forse è meglio. Povera Italia! 

Roberto Marzola.
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Aquí los camaradas españoles pueden leer el artículo traducido. Un agradecimiento especial a Graziano D'Angelo traductor del articulo.

 
RETORNO A LA TRADICIòN


Después de una larga preparación, nace un blog joven, equilibrado y ‘politicamente incorrecto’: sin impedimentos, sin frenos. ¡Un viaje a 300 kilometros veces sobre la realidad pasada y contemporánea, para desclavar de sus sillones los barones de la política, de la moralidad, de la historia y, más generalmente, de la cultura! Este blog lucha con ARIES- TALLER NACIONAL-POPULAR.



Si sois defensores de lo que es ‘politicamente correcto’, si estáis convencidos que la realidad es de verdad la que os han contado y entonces pensais de poseerla, si soléis llenaros la boca de conceptos y categorias ‘democráticas’, teneis que saber que este no es lugar para vosotros. Si, en vez, habeis llegado a la conclusión que este mundo despreciable os molesta cada día, si al fin habéis entendido que os han llenado la cabeza de mentiras desde vuestros primeros años, si os habeis dado cuenta que el mundo así como es, está destinado a una larga y triste decadencia, si estais convencidos que ha llegado la hora de volver la página de manera radical, entonces estais en el sitio justo. Aquí buscaréis documentos escritos, fotos, películas y todo lo que pueda serviros por esta lucha contra todos y todo. Podréis tambien escribir comentarios, impresiones, temores y esperancias.


 Jueves, 10 de Noviembre, 2011

IRàN-ISRAEL: señales de preocupación


Señales de preocupación en el erario geo-político internacional, debido a las tensas relaciones entre Irán e Israel. Por contra, ahora no son las usuales escaramuzas, las usuales provocaziones sobre la situación en el Medio-Oriente. Se ha empezado a hablar de armas nucleares. Habeis leido bien: armas nucleares. El Irán de Ahmadinejad, de hecho, nunca ha escondido, desde mucho tiempo, de seguir adelante con un programa de desarollo nuclear y parece que ahora ya està a un buen punto; ahora, de algunas fuentes, se comienza a leer que Israel también se está organizando con estudios para adoptar las bombas nucleares. Y no desde ahora. Parece, de hecho, que ya desde el lejano 1949 un cuerpo cientifico israelí (Hemed Gimmel) había comenzado a cribar el desierto de Negev en busca de las reservas de uranio, esperando el conjunto de las plantas de un País aliado, necesario para el comienzo de un importante proyecto nuclear. Así, adelantado y fuerte de las amistades en la TV, en las radios, en los periodicos y en Internet, así como la equivocación creada perfectamente, mientras que fue dicho a Ahmadinejad de querer ‘eliminar Israel del mapa (en realidad el presidente iraní dijo: “El Imán decía que el régimen que ocupa Jerusalén tiene que desaparecer de la página del tiempo”), Israel ya ha amenazado de emprender una operación militar contra Irán. Hay más de 100 aviones militares listos a alzarse para bombardear lo sitios nucleares iraní. El gobierno de Jerusalén, además, ha anunciado que no esperará las decisiones de la Comunidad Internacional: se comportará, por contra, como un Estado soberano independiente, y no se preocupará de atacar en el momento que su incolumidad se ponga en peligro. ¡Entonces sería realmente el apocalispsis! Irán e efecto es un País muy temido bajo el aspecto militar (también de los EE.UU. que esta vez no vacilan poco en el segundar los propósitos del gobierno de Jerusalén) por su 945.000 unidades de fuerzas armadas, y hay que creer que, en caso de ataque, non se limitaría sólo a la defensa de los confines de adentro.

Sería un desastre también sobre el aspecto político. Para realizar su ataque, Israel tendría que cruzar el espacio aéreo de Siria o de Jordania, más allá de lo de Irak. Probad a imaginar a las consecuencias de una invasión del espacio nacional por Israel, si estos Países no le dean vía libre; pensad a lo que pasaría si Israel atacase contra la opinión de la Comunidad Internacional, que hoydía parece que no esté interesada a acciones resolutivas para bloquear el programa nuclear iraní.

Finalmente, sería un desastre también sobre el aspecto económico. Toda la agenda económica, así como está estructurada por los grandes poderosos de la Tierra, sería completamente descompaginada. Pensad sólo al precio del petróleo. Se puede, en realidad, legitimamente suponer que Irán, en caso de ataque, bloque todas sus exportaciones. Y son tantas: algo como 15 miliones de barriles cada día. Se puede también preveer la clausura de algunas rutas commerciales de importancia crucial, entre las cuales la del Estrecho de Hornuz. Algunos observadores internacionales han teorizado que en las mismas circumstancias el precio del petróleo podría subir a 175-200 $ por barril. ¿Os imaginais el impacto sobre todo el sistema de producción y cambio de mercancías y servicios? Un cataclismo económico que derrotaría todo y todos.

Entonces, escuchando las noticias de hoy no podremos dormir tranquilos. El comportamiento de Israel es realmente peligroso. Se está desarollando una agresión sin limites a un País libre e independiente y sin el apoyo de la Comunidad Internacional. Otra página de la dudosa historia de Israel, siempre atraído por fines expansionistas contra los Países árabes. Una guerra que puede pertenecernos, sabiendo de la sujeción de todo el Occidente hacia el estado con seis puntas. Un peligro que se tiene que evitar con todos los medios de los cuales disponemos, en particular con la sustracción de la órbita del sionismo internacional, rebelandose. Y pensar que de todo eso en Italia nunca se habla ... Aquí todavía se pensa a la suerte del gobierno de Berlusconi y a los titulos de bolsa, mientras todo el occidente podría ser implicado en una guerra nuclear. Terminamos que es mejor, ¡Pobre Italia!

5 commenti:

  1. Caro Roberto,
    Una volta tanto non sono del tutto d'accordo con te.
    Da buon leguleio dovresti conoscere bene la formuletta che nei telefilm U$A viene fatta recitare a chi testimonia in un processo: "giuro di dire la verità, TUTTA la verità e nient'altro che la verità"
    Le tue parole, che peraltro condivido, sono sì "la verità" ma non sono "TUTTA la verità".
    Non dobbiamo guardare solo a ciò che combinano gli U$A o gli I$RAELIANI; dovremmo prestare attenzione anche a chi sta dall'altra parte.
    Mi riferisco al comportamento della Repubblica Islamica Iraniana della quale tu citi solo l'ultimo rappresentante.
    Pur facendo un'abbondante tara su ciò che viene attribuito ad Ahmadinejad ed al regime degli Ayatollah dalla propaganda filo$ioni$ta, non possiamo dimenticare il costante cmportamento di qs signori sin dalla caduta Reza Pahlavi.
    Purtroppo la mia età mi permette di ricordare bene gli atteggiamenti, i comportamenti e i crimini di questi pazzi fanatici e l'idea che essi possano possedere l'arma atomica mi inquieta non poco.
    Non che questo non mi permetta di ignorare la costante oscenità del comportamento I$raeliano e la subordinazione anche del ns paese agli interessi degli U$A e del $ioni$mo internazionale, questo no; Però la nostra avversione ad una ben precisa visione del mondo, basata esclusivamente sul mercantilismo, sul profitto, sul denaro, sullo sfruttamento degli uomini e dei popoli da parte degli gnomi di Wall Street e della City non ci deve far dimenticare che esistono anche altri soggetti pericolosi, i cui comportamenti sono altrettanto esiziali per il genere umano.
    Come siamo stati contemporaneamente anticomunisti e anticapitalisti, non possiamo ora avversare solo il $ionismo, in tutte le sue perverse manifestazioni.
    Ci sono anche altri nemici, forse non altrettanto pericolosi ma che sarebbe stolto sottovalutare.
    Un abbraccio
    Giorgio

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  2. Caro Giorgio, accolgo di buon grado la tua critica. So che è sincera e,quindi, fa doppiamente bene!

    Condivido, in particolare, il giudizio su Ahamadinejad e i suoi sudditi. Ciò che non riesco proprio a condividere, invece, è l'atteggiamento aggressivo di Israele che, ripeto, dovrebbe muoversi di concerto con la Comunità Internazionale, magari cominciando dalle sanzioni. Se, all'opposto, dovesse agire come minaccia, credo che l'intera fascia medio-orientale del continente asiatico potrebbe esplodere. Magari si potrebbero riaccendere focolai che si danno per sopiti, (vedi l'Afghanistan e l'Iraq). E rimane sempre il dubbio poi che non sia solo una guerra preventiva: t'immagini, in caso di successo da parte di Israle, che razza sanzioni potrebbero imporre? Un abbraccio!

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  3. non è certo la prima volta che israele fa tremare il mondo. non è certo nuovo a colpi di testa che lasciano con il fiato sospeso la comunità internazionale. e non è certo la prima volta che gli aerei con la stella di david si alzano in volo senza il benestare delle nazioni unite. mai una volta, per quanto ricordi, tali estemporaneità hanno pagato dazio. ma chi glielo avrebbe dovuto imporre? gli yankee? coloro i quali più di ogni altro sono ammanigliati con lo stato d'isrele? o i servitori degli yankee? quelli incapaci di determinare una loro libera politica interna? come poter pretendere da questi una politica estera non asservita al solito padrone? israele occupa, invade, prevarica, assoggetta, segrega, colpisce, uccide, stermina senza che alcuno sappia fermarlo. senza che nessuno possa fermarlo. israele è intoccabile perchè israele è il potere assoluto. è il potere economico e finanziario che tutto manovra, che tutto determina. chi ci vieta di pensare che un eventuale blocco delle esportazioni di greggio iraniano sia il vero obiettivo celato dietro l'inganno atomico? chi, se non israele e le lobby che lo rappresentano, troverebbe immense fortune da un impazzire dei prezzi, dal crearsi un monopolio non ancora insidiabile da quello cinese? pensare che iraq, siria e giordania possano essere gli arbitri dei cieli è una speranza vana. israele colpirà quando e dove le pare, come ha sempre fatto. senza guerra atomica e forse senza neppure una guerra tradizionale. abbiamo già visto "la forza" di questi eserciti del deserto. terribili e terrificanti nei loro contesti ma ridicoli e pietosi se messi al cospetto del generale dollaro. il nostro destino non sarà di finire arrosto in una nuvola di calore ma sarà quello che già stiamo vivendo. rosolati lentamente sulla graticola dell'usura bancaria, dei mercati pilotati se non comandati. questa volta, caro roberto, siamo un po distanti nelle valutazioni salvo accomunarci nell'epilogo. entrambi, ancora una volta, non possiamo che vedere in israele se non la personificazione del male almeno la sua egoista volontà a far danno. non so quale delle 2 ipotesi finali (rischio guerre-monopolio assoluto) sia la peggiore ma una sola cosa è certa: liberiamoci, subito, dalla schiavitù impostaci dalla bandiera a stelle e striscie dove la stella di david rappresenta lo zenith. avremmo, così, il piacere di badare alle nostre miserie o al risorgere delle nostre virtù. con la stima di sempre.... eja-eja.

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  4. Forse siamo meno distanti di quanto possa sembrare a ben vedere!

    Che dire? Ho timore, molto timore che stavolta la situazione possa essere davvero seria. Magari tutto si risolverà in una bolla di sapone; così come può anche succedere che inizino a piover bombe. Conoscendo il soggetto in questione, direi che non faccio male ad aver timori, dato che anche tu mi dici che è da sempre disposto a tutto!

    Saluti. Eja-Eja!

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  5. il periodo e' davvero brutto,e' da tempo che lo dico;sembra come agli inizi dei "vecchi grandi conflitti",ci sono tutti gli ingredienti.persino il popolo IGNORANTE..

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