BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


lunedì 7 novembre 2011

TREMATE,GLI ZOMBIE SON TORNATI!

Ogni tanto mi tocca pure parlare della "politichetta" attuale. Mio malgrado, perché dipendesse da me, non vorrei mai farlo. Sarebbe, infatti, come sparare sulla Croce Rossa.
Stavolta, invece, devo farlo perché siamo ormai arrivati ad un momento decisivo: la crisi economica avanza e Berlusconi, da lustri leader della politica italiana, indietreggia. Stamane si era diffusa la voce, (ancora non confermata), delle sue imminenti dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio. Cadrà? Non cadrà? Vedremo. Intanto, nelle stanze del Parlamento e nelle segreterie di partito si è creato un certo fermento. Anzi, una vera e propria eccitazione, paragonabile forse a quella di un quindicenne davanti all'immagine di una Belen Rodriguez in abiti succinti. Si affilano i coltelli per l'arrembaggio. Sono tutti pronti. Berlusconi forse lascerà e, allora, ci sarà un bel bottino di guerra da spartirsi. Ad occhio e croce direi un 3-400 poltrone comode comode, su cui appoggiare i loro deretani . Raggrinziti ovviamente, vista l'età di questi signori. E la volontà popolare? Beh, di quella chi se ne frega. Le urne possono aspettare. Pensano già tutti ad una grande ammucchiata, (ben peggiore del tanto deprecato "bunga bunga"!), per ottenere il pass d'ingresso per la stanza dei bottoni. Come biasimarli? In fondo li capisco pure questi vecchietti. Hanno impiegato decenni per salire ai vertici dei loro rispettivi partiti. C'è chi ne ha assassinati 2 o 3 e tradito un intero elettorato pluridecennale, pur di ritagliarsi uno spazio personalissimo; chi, invece, è rimasto sempre fedele agli insegnamenti della vecchia Democrazia Cristiana e si applicato con dedizione all'arte del trasformismo politico, (un po' di qua e un po' di là), nell'attesa di tempi migliori; chi, dall'altra parte, cerca solo di difendere la propria posizione di potere all'interno del partito, conquistata a fatica e minacciata da un baldo giovanotto, tanto bravo a comunicare, quanto "leggerino" nella ricetta politica; chi, avendo compiuto tutti i disastri che si potevano compiere, (a cominciare dalla sanità!), nella propria regione di provenienza, cerca la ribalta sul piano nazionale, strizzando l'occhio a gay, transgender, musulmani e chi più ne ha più ne metta; chi, infine, dall'alto di una laurea tarocca e con un italiano incerto, pretende di guidare un Paese a furia di "che c'azzecca". Ovviamente, c'è anche il vecchio blocco, vicino al regnante uscente, che dovrà pur compattare le fila per cercare un'ultima, disperata, resistenza.

Un vero e proprio guazzabuglio. Altro che "1984" di Orwell: quello in confronto era il paradiso! Qui, semmai, siamo al cospetto della "Notte di morti viventi" di John Russo, dove il ruolo degli zombie è interpretato proprio dai politicanti di casa nostra: vecchi, senza idee e politicamente morti da decenni, tornano in vita animati dall'ambizione personale e dal poltronismo. Non ad Halloween, ma ad ogni legislatura andata a male. Non chiedono carne umana, ma fiducia al popolo italiano. Non emettono suoni orribili e tristi lamenti, ma un suono quasi dolce. Dicono: "risolveremo i vostri problemi". Poi, però, pensano alla legge elettorale, la quale "si può fare in soli tre mesi". Vogliono correggere il debito pubblico, ma non intendono fare nulla per neutralizzarne la causa principale, (che, come ormai noto, è il signoraggio bancario). E, così, si preparano a mangiare, proprio come gli zombie. Non i nostri cervelli, certo, ma i nostri risparmi. Sì, perché servono denari freschi per far fronte al dissesto economico, da convogliare nelle casse delle banche centrali, con l'unica conseguenza che il fiume in piena del debito pubblico troverà, (forse), un argine momentaneo,tuttavia destinato a crollare sotto l'incedere dei capricci e la cupidigia dei soliti noti; noi tutti, nel frattempo, saremo sempre più poveri.
Insomma, l'ennesimo horror della politica italiana del dopoguerra. Badate bene però: non si tratta di finzione; tutto è drammaticamente reale. Gli zombie, in questo caso, esistono sul serio ed hanno nome e cognome, scritto non sulla pietra tombale, ma sulla tessera parlamentare.
Se non ricordo male, queste creature immonde si eliminavano sparando loro un colpo dritto in testa. Ora, non dico di arrivare a tanto; ma una bella manganellata sarebbe forse auspicabile. Ovviamente, intesa non in senso stretto, ma come lotta a questa politica putrida e servile. Una manganellata fatta di controinformazione, ribellione intellettuale, contestazioni e boicottaggio in tutte le sedi, da accompagnarsi ad una sensibilizzazione collettiva sui temi caldi dell'oggi, ( di cui ho già scritto: sovranità politica e monetaria, ricostruzione del sistema sociale, riforme economiche volte alla socializzazione, corporativismo ecc.). Finché siamo in tempo però; prima che sia troppo tardi. Prima di diventare come loro. Svegliamoci, dunque, scendiamo in strada e cominciamo a... manganellare!

Roberto Marzola.

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