BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


sabato 12 novembre 2011

“L’EURO E’ STATO UN SUCCESSO” (CIT). CONVINTO TU…

Mario Monti è il nome nuovo della politica italiana. Di nuovo c’è solo il nome,però, perché la provenienza è ormai una costante per classe dirigente di casa nostra: Goldman Sachs, (dopo Prodi, Draghi, Gianni Letta e Tononi).  Pare infatti che sia lui il prescelto, l’uomo che salirà sul gradino più alto di Palazzo Chigi per prendere il posto di Silvio Berlusconi. Nemmeno il tempo di accomodarsi, che già si è fatto una certa pubblicità. Per l’esattezza, se l’era fatta il 26 settembre nella trasmissione “L’Infedele” di Gad Lerner, durante la quale ebbe a dire che «Oggi stiamo assistendo al grande successodell'euro e la manifestazione più concreta di questo successo è la Grecia,costretta a dare peso alla cultura della stabilità con cui sta trasformando sestessa». Davvero niente male come esordio! Questo signore sì che ha le idee chiare! Ci vuole già molto coraggio a dire che l’Euro sia stato un successo; ce ne vuole altrettanto per dire che la dimostrazione di quel successo sia proprio la Grecia.
A proposito del “successo dell’Euro” , vorrei farvi semplicemente ragionare su due numeretti semplici semplici. Ho preso dei dati da questo servizio del TG1, (che a sua volta riportava i contenuti di uno studio compiuto da associazioni dei consumatori), nel quale si fa un semplice raffronto tra i prezzi del 2001 e quelli del 2011, vale a dire prima dell’Euro e dopo l’Euro. In generale, si può dire che il prezzo medio dei beni di largo consumo è aumentato del 53,7%, mentre il potere d’acquisto delle famiglie si è ridotto del 39,7 %. Andando a considerare qualche singolo bene, invece, si può notare come un kilogrammo di pane costasse 1,80€ nel 2001 e 2,85€ dieci anni più tardi, con un aumento del 58,3%. Una confezione di caffè da 500 grammi è passata da 2,63€ a 6,22€, facendo registrare un marcato +136%. Volete uscire a mangiare una semplice pizza margherita? Nel 2001 avreste speso  mediamente 3,36€ ; oggi ve ne chiedono 6,50€, vale a dire il 93% in più. Vi rimando al video per altri esempi  di questo aumento spaventoso.
Che dire quindi: tutta colpa dell’Euro? No, certo che no. Ci sono tanti fattori che hanno generato l’impennata dei prezzi, ma l’adozione della moneta unica è pur sempre  uno di questi . Di tutti quei vantaggi avrebbe dovuto portare l’adozione dell’Euro non se n’è visto mezzo. Anzi, forse l’unico è quello di evitare il cambio nei Paesi membri; non molto se si tiene presente la situazione economica corrente. Direi che per il resto è stato semplicemente devastante: doveva creare più concorrenza e ci ha esposti ad una concorrenza senza regole che ci sta letteralmente massacrando; doveva essere una moneta forte, in grado di competere sui mercati, ma ha finito solo per mettere a dura prova le nostre esportazioni; doveva essere una moneta anti-speculazione e ha finito per essere vittima proprio della speculazione; doveva essere la moneta di tutti ed è finita per diventare la moneta di nessuno, dato che lo Stato può solo usarlo ma non emetterlo come qualsiasi altra moneta nazionale.
Un autentico disastro,insomma,  altro che “gran successo”. Una sciagura che ci è letteralmente caduta in testa grazie all’operato di un altro “genio”, (si fa per dire, ovviamente!), di casa nostra, il vivacissimo professor Romano Prodi,(altro uomo di Goldman Sachs!), il quale poco più di un decennio fa trascinò in queste acque agitatissime e pericolosissime, senza neanche chiederci se fossimo d’accordo. Diceva di volerci portare in paradiso, ci ha condotti dritti dritti all’inferno.  Solo che, in questo momento,  lui se ne starà in panciolle da qualche parte, mentre noi comuni mortali continuiamo a remare per cercare di condurre la nave fuori dalla tempesta, senza neanche la guida di un timoniere. Un timoniere che non tarderà a venire e che, forse, sarà proprio quel Mario Monti. Sarò sincero e lapidario: a me sembra un poco di buono, visto e considerato anche gli ambienti che bazzica. Però qualcosa di buono ce l’ha: fa ridere. E senza dover raccontare barzellette poi! Chissà se sarà contenta ora la sinistra italiana: si è quasi liberata di un giullare sporcaccione, per ritrovarsi con un ripugnante buffone,(ovviamente non come persona umana, ma come responsabile vero della crisi insieme alle sue "organizzazioni"). Che “cambiamento”!

Roberto Marzola.

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“EL EURO HA TENIDO GRAN éxito.” (cit.). SI LO DICES Tù ...



mario Monti es el nuevo nombre de la política italiana. Pero de nuevo hay sólo el nombre, porqué su procedencia es una constante de nuestros políticos: Goldman Sachs (después de Prodi, Draghi, Gianni Letta y Tononi). Parece de hecho que sea él el hombre seleccionado, lo que subirá hasta el peldaño más alto de Palazzo Chigi para reemplazar a Silvio Berlusconi. Se ha hecho una gran propaganda ya antes de sentarse. Por la exactitud, ya se la era hecha el día 26 de septiembre en la transmisión ‘El Infiel’ de Gad Lerner, durante la cuál dijo: “Hoy estamos asistiendo al gran éxito de Euro y la manifestación más concreta de este éxito es Grecia, contreñida a considerar la cultura de la estabilidad con la cuál se está transformando”. ¡Qué buen exordio! Este hombre tiene las ideas muy claras! Ya necesitaría coraje para decir que el Euro haya tenido un gran éxito; asímismo necestaría otro para decir que la demostración de aquél éxito ha sido Grecia. A propósito del éxito de Euro, quería haceros razonar sobre algunas cifras sencillas. He tomado algunos datos de un servicio del TG1 (que por su vez mostraba las fases de una búsqueda hecha por una asociación de consumidores) en la cuál se hace una comparación de los precios de 2001 con los de 2011, entonces antes y después del Euro. En general se puede decir que el precio medio de los bienes de ancho consumo ha subito de 53,7% mientras el poder de adquisición de las familias se ha reducido del 39,7%. Considerando cada bién, en vez, se puede notar como un kilo de pan costaba 1,80€ en 2001 y 2,85€ diez años más tardes, con un aumento de 58,3%. Una confección de café de 500 kg ha pasado de 2,63€ a 6,22€, registrando un marcado +136%. ¿Queréis lograr a comer una sencilla pizza margherita? En 2001 la habríais pagada 3,36€; hoy os piden 6,50€, entonces el 93,7% más. En el video podéis ver algunos ejemplos de este aumento espantoso. Entonces, ¿qué decir? Toda culpa del Euro? Claro que no! Hay muchos factores que han ocasionado el aumento de los precios, pero la adopción de una moneda única es sin duda uno de estos. Tampoco se han visto todos aquellos vantajes que tenía que traer la adopción del Euro. Por contra, el único (vantaje) podría ser lo de evitar el cambio en los Países miembros; pero no es todavía ventajoso si pensamos a la situación económica actual. Tendría que decir que por lo demás ha sido ruinoso: tenía que crear más competición y nos ha expuesto a una competición sin reglas que nos está matando; tenía que ser una moneda fuerte, capaz de competir en los mercados, pero ha acabado con el resultado de poner a prueba nuestras exportaciones; tenía que ser una moneda anti-especulación pero ha acabado con el ser la misma víctima de la especulación; tenía que ser la moneda de todos y ha acabado por el divenir la moneda de ninguno, porqué el Estado sólo puede utilizarlo pero no puede emitirlo, como las otras monedas nacionales. Un auténtico desastre entonces en lugar de un ‘gran éxito’. Una desgracia que nos ha ruinado gracias al trabajo de un otro genio (de manera irónica) de nuestro País, el vivacisimo Romano Prodi (¡otro personaje de Goldman Sachs!), cuyo nos arrastrò en estas aguas muy agitadas y peligrosas hace más de una década, sin tampoco pedirnos si estábamos de acuerdo. Decía de querernos traer al Paraíso en vez nos ha traído hasta el Enfierno. Sólo que, en este momiento, el se estará holgazneando en qualquier lugar, mientras nosotros comunes mortales seguimos remando para sacar el barco fuera de la tormenta, sin tampoco la guía de un timonero. Un timonero que no tardará a llegar y que, tal vez es aquél Mario Monti. Soy sincero: a mí no me parece bueno, considerando los lugares que frecuenta. Pero tiene un aspecto ‘positivo’: hace reír. ¡Y esto sin contar chistes! Quien sabe si estará contenta la izquierda italiana: se ha liberado de un juglar marrano para quedarse con un repelente bufón (obviamente no como persona humana, sino como verdadero responsble de la crisis junto a sus organizaziones). ¡Qué cambio!

3 commenti:

  1. a quelli che ieri erano in piazza,manovrati,a manifestare in onore della caduta del Berlusca(francamente meritata),e inneggianti al grande "Inutile" tutt altro che pro-italia Napolitano,voglio dirgli:ci vediamo tra meno di un anno..forza Lega,tieni duro!!

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  2. roberto, tutti quei numeri che hai pubblicato dovrebbero essere il numero totale, per difetto, dei punti di sutura che gli attuali italioti meriterebbero avere sulle zucche. popolo amorfo e disamorato. pecora all'ovile o peggio manzo al mattatoio. nessun fiato, nessuna indignazione. le avanguardie della demenza a plaudire il nuovo padrone voluto dal vecchio imbonitore. nascosta la falce ed il martello per impugnare la penna e la distinta in attesa dell'uso dell'ago. l'ago che mungerà quel poco di sangue ancora rimasto. e tutti a prendere il caffè contenti di essere usciti dalla padella ma non ancora consapevoli di essere caduti nella brace. una volta si diceva che ogni uomo ha quello che si merita..... bene se è questo che meritiamo, sia. ma che dopo non si pianga. nessun isterismo quando il caffè diverrà un sogno o peggio quando sarà la droga del ricordo. non sai che piacere mi faccia questo tempo da lupi. finalmente il gregge chiederà le protettive sassate del pastore. a patto che questi si voglia svegliare. a patto che bastino ancora i sassi.

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  3. non c'e' mai limite al fondo del popolino.ne vedremo delle belle..tutti a battere le mani a un capo dello stato che ha avvallato il MASSACRO dei civili inermi in Libia,al solo costo di un miliarduccio di euro.farci ospedali e scuole no??

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