BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


venerdì 18 novembre 2011

MONTI: COME VI FOTTO!

"Dico al Parlamento come ho detto ai ministri di questo governo, che non ho nulla da offrire se non sangue, fatica, lacrime e sudore":  potrebbe essere il sunto del discorso di Mario Monti. C'è qualche analogia tra l'autore, (Churchill), e il nuovo Premier. In particolare, come sir Winston Churchill doveva difendere l'impero di Sua Maestà dalle mire espansionistiche di Adolf Hitler, il nuovo professore si trova a curare gli interessi dell'impero di cui fa parte: Goldman Sachs. Non continuo su questa strada, dato che il nuovo Premier si è già detto "infastidito" delle voci che sottolineano i suoi legami con i poteri che contano. Poverino! Allora, ve ne dico un'altra. Del celebre Primo Ministro inglese degli anni '40, Monti sembra condividere anche lo stile, così dannatamente "british": sempre impeccabile ed impettito, mai una parola sopra le righe o un sorriso. Il trionfo di quel grigiore formale che, francamente, mi sta anche un po' sulle...scatole. Si può dire questo o dà noia?


Intanto, però, l'on. Monti, tra un mugugno e una fiducia, ha iniziato a scoprire le carte in tavola, annunciando misure sgradevoli: tornerà l'ICI, (è una "anomalia italiana" ed è "troppo bassa"), verrà istituita la patrimoniale, salteranno le pensioni, i posti  di lavoro saranno sempre meno e meno sicuri e, in compenso, i licenziamenti assai più facili. A tutto ciò si unisca un altro aumento dell'IVA, (attesa verso il 23%), e un ritocco verso l'alto delle accise sulla benzina. Verrà reso, inoltre, quasi obbligatorio il pagamento di beni e servizi con carta di credito e bancomat: formalmente una misura di lotta all'evasione; in pratica, un grosso favore alle sue amiche banche, (mi scusi, Professore, ma mi è proprio scappata!).


Mica male come stangata! In tempi di crisi poi, dove il prelievo fiscale andrebbe tenuto al livello più basso possibile per permettere all'economia di girare comunque. Con certe premesse, non so come si possa parlare di "riduzione della pressione fiscale" , "crescita" e "sviluppo". Non sono un "professore", ma a me pare che ci siano tutti i presupposti per un ingessamento dell'economia: con sempre meno soldi nelle tasche, (da restituire alle banche!), come possono esserci investimenti, consumi e, più generale, scambio di beni e servizi? Mistero della fede. Forse, in maniera molte più semplice, si tratta del classico miele spalmanto sull'orlo della tazza che contiene l'amaro filtro; in altre parole, la proverbiale abilità dell'indorare la pillola. Evidemente il Professore, che dice fieramente di "non essere un politico di professione", l'ha imparata bene l'arte della politica ed ha già trovato il modo di silurare i sederi degli italiani senza destare troppo scalpore, (permettetemi questa immagine ma, come si suol dire, "quanno ce vò...ce vò! "). 


Ed è pure molto bravo dato che ieri, al solo parlare di aumento dell'IVA e di innalzamento dell'età pensionabile, gli italiani salivano sulle barricate; oggi, stregati dal savoir-faire del banchiere di professione, (chiedo nuovamente scusa, ma è più forte di me!), convinti e rassegnati che ora proprio non vi sia altro rimedio, porgono il deretano in attesa di ricevere la vergata quotidiana. Potere della suggestione. 


Davanti a tutto questo, solo una speranza mi resta: che qualcuno, prima o poi, riesca a spiegare alla gente di che razza di complotto e di che schifosa truffa siamo tutti vittime, a cominciare dall'Euro, dalla speculazione e dal debito pubblico. Allora sì che ci sarebbe da ridere; allora sì che Monti e compagni, (anche questo non è un termine usato a caso!), avrebbero quel che si meritano: di finire con il culo per aria come tutti gli italiani.


Roberto Marzola.
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MONTI: ¡Cómo os lio!


Digo al Parlamento así como he dicho a los membro de este gobierno, que nada tengo que ofrecer excepto lagrimas, sangre y sudor”, podría ser el resumen del discurso de Mario Monti. Hay algunas analogís entre el autor (Churchill) y el nuevo Premier. En particular como Sir Winston Churchill tenía que defender el imperio (capitalista) de Su Maestad de los objetivos de expansión de Adolph Hitler, ahora el profesor Winston Churchill tiene que curar los interéses de su imperio: Goldman Sachs. No sigo hablando de este asunto ya que el nuevo Premier ya se ha dicho “molestado” de las voces que subrayan sus enlaces con los poderes que contan. ¡Qué pobre! Pues, os voy a contar otra. Del famoso Primer Ministro de los años ’40, Monti parece que compartir también el estilo, así dañadamente inglés: siempre impecable y erguido, nunca una palabra exagerada, ní tampoco una sonrisa. El triunfo de aquella monotonía, que, sinceramente me está sobre las ... pelotas! ¿Se puede decir esto o os molesta? Pero, por el momento el honorable Monti, entre un urogallo y una confianza, ha empezado a descubrir las cartas en la mesa, anunciando medidas desgradables: volverá la ICI (Impuesto Comunal sobre las propriedades), en una “anomalía italiana y es demasiado baja”, será instituida la tasa patrimonial, desapareceran las pensiones, los empleos seràn siempre menos seguros, pero, por contra, los despidos serán mucho más faciles. A todo eso se unte otro incremento de la IVA (Impuesto sobre el valor añadido), prevista hacia al 23% y otra modificación sobre los impuestos especiales de la gasolina. Serà declarado, además, casi obligatorio el pago de bienes y servicios con tarjetas de crédito o bancomat: expresamente una forma de lucha contra la evasión; en verdad un gran favor que hace a los bancos (¡Perdone profesór, se me ha escapado!). ¡No es mala como paliza! En tiempos de crisis además, donde la saca fiscal tendría que estar al nivel más bajo posible para permetir el correcto desarollo de la economía. Con estas premisas, no sé como se pueda hablar de “presión fiscal”, “crecimiento” y “desarollo”. No soy un profesor pero me parece che hayan las hipótesis de un bloque de la economía: tenendo siempre menos donero en el bolsillo (¡porqué tenemos que reembolsarlos a los bancos!) ¿cómo podrán existir inversiones, consumos y, más generalmente, cambios de bienes o servicios? Misterio de la fe. Tal vez, de manera más sencilla se trata del clásico mel expandido sobre el borde de la taza che contiene el amargo filtro; de otras palabras, la conocida abilidad de dorar la píldora. Al parecer, el profesor, che dice orgullosamente de no ser “de no ser un político de profesión”, ha bien aprendido la arte de la política y ya ha buscado la manera de torpedear los traseros de los italianos sin despertar demasiado ruido. Y es también un buen actor porqué, hace mucho tiempo, si los italiano oían hablar de aumento del IVA y de elevación de la edad pensionable, elevaban las barricadas; hoy, hechizados por el ‘savoir-faire’ del banquero de profesión, (pido de nuevo perdón pero no sé resistir) entregados y convencidos que ahora no hay ninguna solución, ponen su trasero esperando de recebir otra paliza. Es el poder de la sugestión. Ante de todo esto, sólo una esperanza me queda: que alguien, antes o después, pueda explicar a la gente la trama y la repugnante trufa cuales todos somos las victimas, a comenzar del Euro, de la especulación y de la deuda pública. Aquel día volveremos a reír y Monti y sus compañeros (este último término no es un caso) recibiran lo que merecen: acabar con el culo al aire como estan todos los italianos ahora.

3 commenti:

  1. roberto, questa volta ci togli il gusto del dibattito. hai centrato, e in che modo, tutto: argomento, analisi e conclusioni non consentono che si aggiunga o sposti una virgola. sei stato semplicemente straordinario. complimenti.

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