BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


martedì 13 dicembre 2011

RAZZISMO: BASTA CON LE SOLITE PANZANE!

Un pazzo squilibrato uccide due immigrati e si suicida. Una folla in Piemonte decide di prendere i forconi per scagliarsi contro un campo di Rom, dopo aver saputo di uno stupro, (poi non avvenuto). Ai giornali moderati e progressisti non è parso vero: si è presentata loro la ghiotta occasione di parlare di razzismo. Già, perché se un folle spara contro due immigrati, non si pone l'accento sul suo quadro psichiatrico; no, si sottolinea la sua vicinanza a posizioni di cd. "estrema destra". Così come, se un intero quartiere decide di farsi giustizia da sè dopo la notizia dell'ennesimo odioso crimine commesso, non si mette in luce l'alto tasso di delinquenza degli zingari, bensì l'intolleranza della comunità autoctona. Demenza e faziosità dei soliti antirazzisti, moderati e politicamente corretti, sempre pronti a dare addosso all'avversario politico con la solita e sterile tiritela: siete "razzisti, intolleranti e xenofobi", "gli immigrati sono nostri amici", "gli immigrati sono la speranza dell'Italia", "gli immigrati pagheranno le nostre pensioni", "senza immigrati chi farà la badante, chi raccoglierà le arance e i pomodori?". Prevedibili, oltre che dementi e faziosi.

Di queste storie, francamente, ne ho piene le tasche. Mi sono anche stancato di cercare il dialogo, di spiegare le mie posizioni, di continuare a ripetere che chiedere un tasso di immigrazione minimo e regolare non c'entra niente col razzismo, così come auspicare una preferenza per l'italiano e la tutela per le nostre tradizioni, usi e costumi. Da oggi in poi darò una sola risposta: il buon vecchio "fanculo". Non voglio più sprecare il mio tempo con questi "xenofili". Anche perché questa gente è la stessa che regala la pensione gratis agli immigrati, sperperando denaro pubblico e togliendo fondi a chi ha regolarmente versato i contributi. La stessa gente che, in nome dell'accoglienza a tutti i costi, costringe lo straniero a lavori mortificanti, mal retribuiti e al di fuori di qualsiasi legalità. La stessa gente che, spesso, ha la badante rumena e la colf centro-americana irregolari. La stessa gente che alla vista del negretto fuori dal supermercato o dello zingaro al semaforo, si allontana spaventata,infastidita e inorridita. La stessa gente che, pur di "capire le ragioni del povero immigrato", abbandona sempre l'italiano a se stesso, lasciandolo solo, disocuppato e affamato.
Tirerò dritto per la mia strada dunque, continuando a combattere la vecchia battaglia per un'Italia nuovamente italiana, fiera delle proprie radici e consapevole dei propri mezzi, disposta ad aiutare il forestiero quando vi sia la possibilità concreta per farlo. Non spenderò più una parola per descrivere episodi come quelli correnti, che si spiegano in una situazione psichica precaria e nella paura e stanchezza della gente.Di tutto il resto me ne strafrego. Lascio la scena ai soliti signori. Tocca a loro fare la figura de retrogadi e dei politicamente ossessionati. Mai come in questo caso dice il vero la saggezza popolare, la quale insegna che "si guarda la pagliuzza negli occhi altri e non la trave nei propri". L'antirazzismo di maniera e di facciata è una trave enorme. Quanto scritto sopra ne è la prova provata. Ragionare per credere.

Roberto Marzola.

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