BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


martedì 14 febbraio 2012

DALLA GRECIA SI ALZA UN GRIDO: EUROPA NAZIONE!

L’usuraio distruggerà ogni ordine sociale, ogni decenza, ogni bellezza” , Ezra Pound, 1933.

Che cos'è una rapina in banca a confronto della fondazione di una banca?", Bertolt Brecht.

***

La situazione, cari miei, è davvero angosciante. La Grecia sta affondando sotto i colpi delle manovre lacrime e sangue imposte al popolo dai governi tecnici, abilmente manovrati dai banchieri di tutto il mondo.  Qualche dato, giusto per descrivere l'entità della catastrofe: stanotte, il governo greco ha rotto i ponti con "15.000 dipendenti pubblici, che si sommano ai circa 150.000 già tagliati negli ultimi due anni, e al taglio del 22 % dei salari minimi e di 1,1 miliardi di euro nella spesa sanitaria. Misure che si aggiungono a quelle già prese dal precedente governo, come ad esempio una pesante tassazione sulla casa e a una deregulation del mercato del lavoro" (fonte). Per fare cosa? Per poter accettare i danari provenienti dall'Unione Europea, per ristrutturare il debito pubblico. Ma sarà davvero questo il motivo? Non credo proprio. La ragione è ben altra: Francia e Germania hanno più di 66 miliardi di Euro in titoli greci e, pur di non pagare le conseguenze dei loro scellerati investimenti, ricattano il governo greco, costringendolo a prelevare liquidi dalle famiglie greche.
Gira e rigira, insomma, la gente comune, i lavoratori e le imprese devono versare allo Stato i denari guadagnati  con fatica, per salvare le banche. Banche straniere per giunta! Il tutto mentre la disoccupazione galoppa, ("Il Corriere della Sera" la quantifica al 20%), e mentre si calcola che, se tutto va bene, almeno tre generazioni di greci dovranno lavorare per riparare al disastro attuale.
Queste cose i Greci sembrano averle capite e manifestano tutta la loro rabbia. Incendiano le banche, riconosciute, finalmente, come le uniche vere responsabili della catastrofe economica, politica e sociale e chiedono al governo di pensare unicamente al popolo, unicamente alla Grecia. 

Chi, invece, sembra ancora essere dura di comprendonio è l'Italia, letteralmente drogata dall'albagia di Monti e dal suo tono sonnifero. Qui si continua a dire che "ce la faremo", perché "siamo un grande Paese", perché "abbiamo la guida giusta". Tutte balle! A smentire l'ottimismo neoliberista è la "matematica del debito italiano", (rubo tale espressione da un interessante articolo, consultabile qui). In pratica, il costante aumento del debito pubblico, in un breve lasso di tempo, sarà di gran lunga superiore all'incremento del PIL. Già allo stato attuale, gli italiani lavorano solo ed esclusivamente per pagare gli interessi annuali sul debito, un pagamento accelerato dall'inasprimento fiscale voluto dal governo Monti. Tra poco tempo, potrebbe non bastare più. Niente risparmi, niente spese oltre lo stretto neccessario, nessuna crescita economica. Scenario apocalittico anche in questo caso, (reso ancor più tetro dalle dichiarazioni di Soros, che ha detto che dopo la Grecia, sarà la volta dell'Italia e della Spagna), solo che dalle nostre parti stenta a montare l'onda della protesta. Solo il Movimento dei Forconi ci ha provato, insieme ai camionisti e ai tassisti, ma i risultati sono stati un pochino deludenti. 
Occorre cambiare strategia, decidersi finalmente ad attaccare questa massa di usurai che vogliono ridurre il Vecchio Continente ad una landa desolata ed impoverita, materialmente e spiritualmente. Bisogna avere il coraggio di ribellarsi, di uscire dall'Unione Europea e dall'Euro. Ogni stato deve tornare ad essere sovrano, con una propria classe politica, (eletta e "controllata" direttamente dal popolo), una propria economia e, soprattutto, una propria moneta. Parallelamente, deve prendere avvio un processo di unificazione. Un' Europa unita da vincoli di sangue, da Storia e Tradizioni comuni, da un senso di appartenenza ad un'unica grande Patria europea e cementata dalla volontà di tornare ad essere il centro del mondo. Un'Europa dei Popoli e delle Tradizioni; l'Europa delle nazioni contro il carrozzone voluto dalle banche. Questa è la sfida da vincere per uscire dalla crisi: non una ricetta prescritta dai professori, con il posto fisso in filiale; ma un sogno di fratellanza europea, di pace e collaborazione per un un futuro diverso. Forza, Vecchia Europa! 

Roberto Marzola.

6 commenti:

  1. Ottimo articolo! Quadro generale della situazione europea chiaramente descritto per tutti coloro che ancora credono in questa "devastante" unione che, presentataci a suo tempo come una grossa opportunità, si è rivelata quello che temevamo.... un veloce ed irreversibile processo di impoverimento!
    adesso resta solo un dubbio, siamo ancora in tempo per tornare sui nostri passi?

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    1. Io ancora credo al motto "volere è potere". Certo è che bisogna stringere i tempi e decidersi a fare questo benedetto passo.
      Grazie per la presenza assidua!

      Eja!

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  2. Complimenti per questo articolo chiaro, coinciso e per niente banale. Volevo solo fare un appunto sul Movimento dei forconi, che sono stati boicotatti da una stampa vassalla e schiava dei poteri forti, che villantavano infiltrazioni mafiose solo per sminuire il loro disagio culturale ed economico che invece è reale come la situazione finanziaria italiana.

    noiroma.blogspot.com

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    1. Questo è vero e l'ho scritto in articoli precedenti. Tuttavia, come ho scritto altre volte, hanno avuto la colpa,a mio avviso, di non aver presentato un programma chiaro ed inequivocabile, a cui dire sì o no sotto la minaccia dello sciopero ad oltranza. Tutto qui!

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  3. Il movimento dei forconi? Mondezza, come i loro capetti.

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    1. Firmati, per cortesia, almeno ti assumi la responsabilità di ciò che dici. Saluti.

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