Esattamente un anno fa nasceva questo blog. Molte cose sono cambiate nel corso di questi 365 giorni: c'è stato l'avvicendamento (coatto?) Berlusconi-Monti; è sbocciata la cd. "primavera araba" ed è scoppiata la guerra in Libia; la crisi economica si è accentuata; il prezzo dei carburanti ha toccato quotazioni stellari e così via.
Pensavo di averle viste tutte, invece mi tocca ammettere che è vero quel popolare proverbio per cui: "al peggio non c'è mai limite". Difatti, mai e poi mai mi sarei aspettato che sarebbero tornati l'Inquisizione e l'Index Librorum Prohibitorum, sebbene di matrice giudaica, non cristiana. Come avrete già capito, mi riferisco a quanto dato in pasto ai giornali da «Gherush92», "organizzazione di ricercatori e professionisti che gode dello status di consulente speciale con il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite e che svolge progetti di educazione allo sviluppo, diritti umani, risoluzione dei conflitti" (così si auto-definiscono). Secondo questi intellettualoni, l'opera magna dell'Alighieri dovrebbe sparire dalle scuole italiane, giacché farcita di convinzioni antisemite e anti-islamiche. A causa dello studio dei cento canti, composti da terzine in volgare e che rappresentano la summa di tutta la cultura medioevale, gli studenti italiani "sono costretti, senza filtri e spiegazioni, ad apprezzare un'opera che calunnia il popolo ebraico, imparano a convalidarne il messaggio di condanna antisemita, reiterato ancora oggi nelle messe, nelle omelie, nei sermoni e nelle prediche e costato al popolo ebraico dolori e lutti".
Affermazioni gravi, prive di qualsivoglia fondamento, che non possono essere intese come semplici opinioni di un gruppo di sedicenti intellettuali al soldo delle Nazioni Unite. A mio avviso, c'è molto di più: è la "soluzione finale" che inizia. Dopo averci costretti a rinunciare alla sovranità politica, economica e monetaria, ad accettare l'immigrazione e l'integrazione e, dulcis in fundo, ad ammainare la bandiera italiana e tutto ciò che rappresenta, i portavoce delle organizzazioni umanitarie con sede negli U.S.A. cominciano a bombardare ciò che resta della nostra identità. La "Divina Commedia", infatti, non è solo una straordinaria opera letteraria, di un valore artistico incommensurabile ed universale; è anche un fenomeno patriottico ed identitario. E' il simbolo della cultura e della lingua italiana, del nascente desiderio unitario, dell'aspirazione a scoprirsi popolo attorno a dei valori comuni, (allora rappresentati dal Cattolicesimo), quali la fede, la ragione, l'amore, il sacrificio, l'attaccamento alla città e al Paese d'origine, e via discorrendo. Valori che, evidentemente, sono d'intralcio alla conquista del potere da parte di quella minoranza che parla per il tramite di questi professorini. Una sparuta masnada di facoltosissimi, che non si accontenta di piegare i mercati a proprio piacimento, di costringere gli Stati ad accettare precise direttive economico-finanziarie, di imporre agli eserciti di bombardare la Palestina, la Siria e la Libia, di scrivere la storia a proprio piacimento, di illudere e schiavizzare le masse con le idee fasulle della "democrazia" e del "libero mercato"; ora vuole di più e pretende un maggior indottrinamento, un lavaggio del cervello ancor più massiccio, l'annientamento delle opinioni critiche, il rogo dei libri. Delitti ben più gravi di quelli che rimproverano al Nazismo, allo Stalinismo e ai Talebani, dei quali puntualmente rievocano l'immagine per legittimare le proprie malefatte.
Sappiamo reagire, allora, a questo attentato a ciò che siamo stati, a ciò che siamo e a ciò che saremo. Non permettiamo che la nostra identità, la nostra anima e la nostra essenza vengano infangate e spazzate via da certi loschi figuri. Facciamo di Dante e della "Divina Commedia" la nostra bandiera da innalzare al vento. Insegnamola ai nostri ragazzi. Facciamogliela imparare a memoria. Puntiamo sulla bellezza della poesia e sul genio artistico di Dante per combattere questi schifosi portatori di sudici interessi materiali. Facciamo sentire forte le nostre parole d'indignazione e manifestiamo in maniera inequivocabile il nostro proposito di non tollerare più certi affronti da parte dei figli d'Israele e dei loro servitori. Dimostriamo di essere degni italiani, degni europei; ficchiamogli bene in testa che la nostra cultura e la nostra Tradizione non sono in vendita. Per fare questo, però, dobbiamo dimostrare prima di tutto di essere Uomini. Proprio come ammonì Dante, allorché disse nel Paradiso: "uomini siate, e non pecore matte, sì che 'l Giudeo di voi tra voi non rida!". Facciamogli passare la voglia di ridere...
Roberto Marzola.
Dopo una lunga gestazione nasce un blog giovane,ponderato e politically Scorrect: senza peli sulla lingua,senza freni.Un viaggio a 300 all'ora sulla realtà passata e contemporanea,per scalzare dal loro scranno i baroni della politica, della morale,della storia e,più in generale,della cultura! Questo blog lotta con ARIES OFFICINA NAZIONAL POPOLARE.
BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE
Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.
Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.
Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!
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Padre Dante per bocca di Ulisse ci apostrofava "... Considerate la vostra semenza
RispondiEliminafatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza"
ed ora sono i "bruti" a decidere quale che sia la "canoscenza" giusta per il futuro della nostra povera patria!Ma c'è un'altra frase di Dante che mi viene dolorosamente alla memoria quando leggo queste notizie:
"Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!"
Purtroppo il pericolo che la Divina Commedia vada persa non è recente,la situazione scolastica italiana è tale che,se qualcuno la reputa pericolosa per il sistema mondiale,altri (seduti in cattedra)non danno all'opera maxima di Dante la giusta importanza,forse se diventasse illegale o pericolosa si studierebbe più volentieri.
Di certo rinunciare ad un "libro" per qualcuno è ben poca cosa rispetto a perdere un posto al tavolo dei potenti,anche se questo fosse il posto del cane....
Se l'avessero vinta loro,quelli come me diventerebbero eretici da bruciare al rogo,pericolosi difensori di tradizioni e cultura,ma sono certa che sarò in ottima compagnia.
auguri, roberto. auguri, a te ed al tuo blog. 365 giorni di occhio attento e penna tagliente. la possibilità per tanti di noi, ne sono certo, di poter disporre di una pagina attenta e critica su quanto accade in italia e nel mondo. pagina lucida ed equilibrata ma senza peli sulla lingua, "politicamente scorretta" come è giusto che sia. vorrei tanto, però, che non avesse vita ancora lunga. vorrei che finisse il motivo del suo esistere. sono sicuro che, tu per primo caro roberto, vorresti che così fosse. significherebbe aver superato questi tempi di vergogna, tempi dove essere italiani è più motivo di vergogna che di vanto. significherebbe essere, finalmente, usciti dalla cloaca voluta e realizzata dalla solita sinergia giudea- massomica-comunista. significherebbe riscoprire la dignità di uomini liberi. liberi di pensare con la propria testa e non più con il pre-ordinato pensiero dominante. liberi di partecipare ed essere soggetti del bene dei propri consanguinei, di battere moneta, di determinare il destino del proprio paese. questi i motivi per non volere la seconda candelina. un prezzo sostenibile se, in breve, si realizzasse quanto esposto. non sarebbe la morte del blog ma la sua naturale trsformazione. non più segnalare per indurre alla riflessione sperando in una reazione ma una pagina di compiaciuto approfondimento di un nuovo tempo. non più preoccupato a spiegare cosa sia e a cosa aspiri "gherusc 92" ma a festeggiarne la "evaporazione". non più la dura ed oscura azione di retroguardia ma l'esaltante piacere di un'inarrestabile avanguardia. avanguardia di italianità con i suoi santi, i suoi navigatori ed i suoi poeti. con la piena coscienza di essere quelli che siamo. innamorati della nostra terra, rispettosi delle nostre tradizioni, difensori felle nostre idee. finalmente "uomini", come tu auspichi. solo allora nessuno oserà deriderci, tanto meno "... Il giudeo..." come il sommo poeta ebbe a cantare. solo allora saremo noi a ridere. ed ormai è ...ora! ad maiora!!!
RispondiEliminaGrazie Nino. Eh sì, hai colto bene il punto: questo blog è nato dall'insofferenza per il pensiero dominante; a causa dell'ipocrisia e della falsità che grondano da questo porco mondo!Sarebbe davvero bello poter smettere di scrivere sulle manovre dell'Unione Europea e dei suoi tentativi di prenderci per il bavero; non occuparmi più dei figli di Sion e degli Illuminati; non essere più costretto a descrivere il crollo del capitalismo e della sua ricchezza illusoria. Se anche questi crollassero, resterebbe ancora tanto da scrivere ancora. Anzi, dalla descrizione si potrebbe passare al canto. Sarebbe bello poter e saper cantare cosa sarebbe un mondo in cui regnano tanti popoli, ognuno entro il proprio spazio vitale, con la propria lingua, la propria cultura e le proprie tradizioni, tutti in pace tra di loro. Un pianeta senza più il puzzo del petrolio e delle scorie di chissà quale combustibile, dove l'uomo torna a vivere secondo ritmi e sensazioni più naturali, a contatto con un ambiente che torna a stupirci con i suoi colori; una terra senza più lotte di classe e scontri politici, dove il lavoro è un'arte che nobilita l'uomo e la famiglia un mattone costitutivo. Ah, che bei canti potrebbero allietare le nostre orecchie in questa nuova età dell'oro! Sarò un pazzo, sarà ancora la birra trangugiata ieri sera durante un concerto dedicato al giorno di San Patrizio, sarà la mia età, ma sai che ti dico, caro Nino? Io ci credo. Prima o poi verrà il nostro giorno. E sarà un mondo lucente, una luce radiosa, accecante e meravigliosa. Hai detto bene ed è il caso di ripeterlo: ad majora!
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