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Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
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Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


sabato 28 aprile 2012

28 APRILE: IN MEMORIA DI BENITO MUSSOLINI

Se ne dicono tante sul conto di Benito Mussolini, e spesso a sproposito. Per me è stato sul serio il più grande statista che l'Italia abbia mai avuto. Non ho paura di dirlo, né mi rimangerò queste parole, come qualcuno ha già fatto in passato. Lo ritengo l'unica vera guida, politica e spirituale, degna di essere nominata negli ultimi due secoli di storia italiana. E chi altri potrebbe esserlo? Chi altri ha fatto ciò che ha fatto lui, nel bene e nel male? Forse è per questo che in tanti ne parlano male e ne hanno paura ancora oggi. Perché Mussolini è stato un grande, il più grande di tutti, ed i grandi fanno sempre paura, specie ai deboli di spirito.
Primo tra tutti per spessore umano; una personalità di quelle magnetiche, in grado di affascinare tutti i grandi della terra, persino i suoi oppositori e nemici giurati: da Churchill a Stalin, da Roosvelt a De Gaulle, tutti hanno speso parole d'elogio su di lui.
Primo tra tutti per capacità politica. Nessun altro avrebbe mai potuto fare ciò che ha fatto lui in quel periodo, ossia prendere in mano le sorti di un Paese deluso da una guerra più persa che vinta, dilaniato da tensioni sociali, affamato dalla crisi economica, svuotato dal tracollo dei valori. Sotto la sua guida, nello spazio di pochissimi anni, quel Paese è diventato una terra baciata da Dio, ricompattata nello spirito e nel corpo sociale, proiettata verso il futuro a suon di avveneristiche riforme e di battaglie del popolo e per il popolo. Con lui, addirittura, l'Italia ha goduto di un prestigio senza pari all'estero, riuscendo a divenire parte attiva di alcune delle più importanti decisioni internazionali del periodo. "Il Duce ha salvato la pace": ecco cosa scrivevano i giornali dell'epoca.
Primo tra tutti anche nell'eloquio impareggiabile. Non l'ho davvero mai visto parlare con un foglietto o con un appunto in mano; eppure aveva un pubblico di migliaia di persone, che si riversavano nelle piazze proprio come un fiume in piena scende verso valle dopo le abbondanti piogge primaverili, con lo stesso impeto e lo stesso entusiasmo. E forse questa era la sua più grande dote: saper parlare direttamente al cuore degli italiani; di tutti gli italiani. In loro ha saputo riaccendere sogni e speranze; ad ognuno di loro ha suggerito l'aspettativa e, al tempo stesso, la certezza di un domani migliore.
Primo tra tutti, infine, per la capacità di immaginare proprio un domani migliore, fatto di pace e giustizia sociale, senza più tensioni, senza più povertà, senza più lotte di classe o scontri tra fratelli. Nessuno come lui è stato così sognatore e, al contempo, così lucidamente folle da immaginare un futuro del genere.

Pertanto oggi, nell'anniversario della sua morte, il mio pensiero va a "quell'uomo che più di chiunque altro ha amato la sua Patria; a quell'uomo che, sebbene avesse ricoperto l'Italia di quel prestigio tipico dell'età romana, fu barbaramente e vigliaccamente ucciso, e poi esposto alla bestialità di una folla eccitata dalla crudeltà della guerra; a quell'uomo che ridonò all'Italia onore e gloria e che si impegnò perché l'Italia crescesse su solide basi, quali Dio, Patria e Famiglia". Per tutto questo la storia gli "darà ragione", come proprio lui soleva ripetere. Io ne sono più che convinto.
Grazie Duce! Riposa in pace e veglia su questo martoriato Paese, soprattutto ora che il cielo è buio e la strada sembra smarrita.

A noi!

Roberto Marzola.

8 commenti:

  1. Mussolini è stato una vergogna e una sciagura per il nostro paese: una vergogna per l'infamia delle leggi razziali (macchia indelebile della nostra storia), una sciagura perchè ha trascinato l'Italia in una guerra assurda combattuta al fianco di un pazzo criminale. Per non parlare della fine della democrazia con tutti i pestaggi e gli assassinii perpetrati a danno degli oppositori politici. E se nel 2012 ci tocca ancora leggere certe cose, vuol dire che i partigiani hanno effettivamente commesso il grosso errore di essere stati troppo clementi con quegli schifosi razzisti guerrafondai.

    Alessandro

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    1. Direi che la tua conoscenza della storia dovrebbe essere un po' meno folkloristica. Leggi razziali un'infamia? Può anche darsi, ma è davvero facile guardare al passato con gli occhi del presente. Credi che altrove le cose fossero poi così diverse? Faccio per dire, ma a me risulta che in tutta Europa fossero presenti ghetti.I pogrom, addirittura, precedettero la Shoah di qualche decennio. Negli USA, (tanto per fare un altro esempio), si chiudevano le frontiere in faccia ai migranti, si vietavano i matrimoni misti, si eleboravano teorie criminali partendo da un'impronta marcatamente razziale. Quindi, dove sta lo scandalo?
      Pestaggi ed assassini? Quali e di chi? I pestaggi furono un fenomeno pre-fascista, legato in larghissima parte al cd. "biennio rosso", dove la violenza fascista fu semplicemente una reazione ad un'altra azione violenta: quella fomentata da comunisti e socialisti. Tra questi ultimi spicca la figura di Matteotti: agnellino a Roma, lupo famelico nel Polesine. Un enorme falso storico per giunta, dato che la sua morte viene descritta come un omicidio volontario, quando al massimo fu un omicidio preterintenzionale, (proprio come giudicato dal tribunale fascista). Fine della democrazia? Guerrafondai? Altra bocciatura secca! Come si fa a parlare di dittatura, quando uno Stato è concepito e fondato sulle corporazioni, ossia sulla partecipazione diretta dei cittadini alla vita economica, politica e sociale del Paese d'appartenza, senza alcuna forma di distinzione? Il Ventennio fascista fu e resta tutt'oggi forse l'unica vera forma di democrazia diretta mai esistita in Europa. A meno che non si voglia definire come "democrazia" un sistema gestito dalle segreterie di partito, in cui le elezioni servono come contentino al popolo bifolco... Infine, se devi attribuire l'attributo di "guerrafondai" a qualcuno, rivolgiti altrove. Rivolgiti, in particolare, alle "democraticissime" Francia e Gran Bretagna, oltre alla Russia sovietica. Scoprirai che, contrariamente a quanto si dice, non fu la Germania a muovere guerra, (con conseguente obbligo di entrata in guerra dell'Italia), ma vi fu un piano preciso per provocare l'Asse alla guerra, (come ad esempio lo sterminio dei tedeschi di Polonia),cosa ben diversa.
      Ripendi i libri in mano e lascia perdere la storia resistenziale, che non ancora non vuole ammettere i propri crimini; che stenta tutt'oggi a parlare di una vera e propria guerra civile e del piano ordito dai comunisti di sfruttare la situazione per far entrare l'Italia in ottica sovietica; che fa finta di non sapere che la lotta partigiana era illegittima, perché contraria alle leggi di guerra; che non ammette i patti occulti siglati con la mafia per vincere le truppe naziste e repubblicane al sud; che non vuol parlare della crudeltà e dell'illegittimità dei tribunali gestiti dalle stesse "truppe partigiane".
      Purtroppo ha ragione Marcello Veneziani quando dice che in Italia non ci sarà mai riconciliazione finché non capiremo che " nel ventennio nero furono uccisi più antifascisti italiani nella Russia comunista che nell'Italia fascista (lì centinaia di esuli, qui una ventina); che morirono più civili sotto i bombardamenti alleati che per le stragi naziste; che ha mietuto molte più vittime il comunismo in tempo di pace che il nazismo in tempo di guerra, shoah inclusa". Da qui puoi capire chi erano e chi sono ancora oggi i veri nemici. Saluti.

      Roberto Marzola.

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  2. Se una persona leggesse attentamente la storia, condividerebbe quello che ha scritto Roberto Marzola. In bene o in male che se ne dica, Benito Mussolini è quello che ha messo l'Italia al centro del Mondo e la resa grande. Certo, non condivido alcune cose di Mussolini, come le leggi razziali e l'aver appoggiato Hitler. Però in quel Ventennio tante cose sono state fatte e oggi, non si riesce nemmeno a fare una piccola legge ad hoc per una misera riforma. A Mussolini, e questo lo testimoniano i grandi uomini del passato, come Ghandi, ha fatto l'Italia grande e oggi quell'Italia è derisa da tutti.
    Ma caro Alessandro, tu che ti schifi di Mussolini, mi dici quale sia stato l'orgoglio dei partigiani? Hanno liberato l'Italia? Si dietro un carro armato americano. Parli di leggi razziali e condivido. Ma allora parliamo anche delle Foibe, allora parliamo anche delle stragi partigiane, parliamo anche di quei partigiani, come i fatti di via Rasella dove dopo l'attentato nessuno dei partigiani si presentò dai tedeschi e poi accade quello che tutti sanno, una rappresaglia.
    Allora se oggi ci dichiariamo antifascisti, non vedo che orgoglio ci sia nel dichiararsi comunista soprattutto quando il comunismo ha fatto più vittime delle varie guerre che ci sono state nel mondo e senza dimenticare che i famosi Gulag sono esistiti fino a qualche tempo fa e che oggi si chiamano con altro nome.
    La storia va riscritta integralmente perchè se il fascismo è stato un danno, il comunismo lo è stato ugualmente. Nelle pagine di storia, va scritta la verità e non la falsità! Antonio

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  3. @@@ alessandro.
    ......se nel 2012 ci tocca ancora leggere certe cose, vuol dire che "i fascisti trucidatori" hanno effettivamente commesso il grave errore di essere stati troppo clementi con quegli schifosi dei comunisti....!
    potremmo dirla anche così, vero? tanto per alimentare un astio che i rossi hanno sempre voluto che non si riducesse, anzi....! bastava che i fascisti avessero usato la mano pesante, che avessero realmente perseguiti gli avversari, che si fossero comportati da tiranni preoccupati del proprio futuro e non quello della patria. epurare la nazione dal cancro marxista, se solo si fossero applicati i criteri comunisti, avrebbe riempito i cimiteri di cadaveri, cosa che invece non avvenne. 20 anni di dittatura seguita ad una rivoluzione comportò non più di venti morti. i mandati al confino, immaginate voi, non persero i versamenti contributivi per le loro pensioni. non mi azzardo a proporre similitudini con cosa accadde nei paesi comunisti! un regime tanto sanguinario, quello fascista, da consentire ai vari pertini del caso di giocare a carte con i propri carcerieri, da liberare dopo una breve detenzione quel "colonnello" audisio che poi trucidò mussolini stesso.
    quanto a mussolini - vergogna....... certo, nel 2012, dopo esserci abituati a quanto ci ha regalato quasi 70 anni di "democrazia", di governi di centro-sinistra, governi balneari, di unità nazionale, di tecnici, è impossibile non parlare di mussolini.
    quel dittatore feroce e sanguinario che per 20 anni fu capace di trasformare uno statarello di nessun peso internazionale in una potenza mondiale. unanimamente additato ad esempio e con infiniti quanto grotteschi tentativi imitativi. mussolini per 20 anni diede conto al popolo ed espresse la voce del popolo. in mezzo al popolo. celebrato, osannato, amato come mai non altri al mondo. mussolini era un italiano che amava l'italia ed i suoi connazionali al di sopra di ogni cosa. anche quando la convenienza gli consigliava di chiamarsi fuori dalla baruffa lui continuò a metterci la faccia ed il sangue. pensate forse che non avesse avuto la possibilità di comprarsi una barca? qualche isolotto sperduto dove vivere in ricchezza e serenità? siamo seri.....se lo è concesso pure "baffino"!!! mussolini fu l'uomo e lo statista che diede all'italia quello stato sociale che quotidianamente viene aggredito dai "democratici" di oggi, dai sedicenti difensori dei più deboli. casa, orario di lavoro, previdenza, pensioni, infortunui, invalidità, sports, infanzia, terza età, arte sono gli argomenti di una ben più lunga lista di nuovi privilegi che i nostri nonni ebbero a conoscere. alla faccia della violenza!!! alla faccia della dittatura!!! alla faccia della sciagura!!! l'unica sciagura vera è che ci sono ancora tante persone che non sanno ragionare con la propria testa e, peggio, continuano a scrivere e parlare. solo perchè hanno "pile di libri" da leggere. come se tanto gli desse la patente di essere uomini informati e liberi. senza ancora non aver capito che le bugie dei vincenti diventano verità o, ancor peggio, storia.
    ..... considerati gli anni che viviamo mi corre l'obbligo di consigliare loro non più il desueto olio di ricino ma una robusta dose di lattulosio. il risultato è quasi lo stesso: parlare il solo linguaggio per loro possibile!!! spero di essere stato prosaicamente chiaro!!!

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  4. Potete inventarvi la storia per i prossimi 1000 anni, ma i fatti non si cancellano. L'orrore della guerra e delle leggi razziali saranno sempre la nostra vergogna. Mussolini era soloun giullare tanto ridicolo quanto mediocre politicamente la cui unica cosa degna da ricordare è lo stato di violenza e di paura a cui aveva ridotto l'Italia. Almeno, dopo tanto patire, ci è stata data l'unica soddisfazione del ventennio: vederlo appeso a testa in giù. I partigiani hanno liberato l'Italia ma hanno commesso un errore: quello di non fare piazza pulita. Tito lo ha fatto: ha cacciato dalla Jugoslavia tutti quei fascisti che avevano ammazzato e infoibato i resistenti slavi. Noi in Italia invece, siamo stati clementi e i risultati si sono visti: i fascisti si sono riciclati nei posti di comando dello stato repubblicano e hanno continuato la loro opera di eversione. Per quanto riguarda invece gli attuali quattro fascistelli della domenica, beh, provo solo compassione. Ognuno ha avuto la sua infanzia ed evidentemente alcune sono state più difficili di altre. Un saluto a tutti. Alessandro.

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    1. Ma almeno le hai mai lette le leggi razziali? Sembra proprio di no e, se questo è il grado di preparazione, è inutile aggiungere altro. Buon proseguimento!

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  5. @@@ alessandro.
    forse non basteranno 1000 mille anni per parlare della nostra storia come, certo, non finiranno prima di mille anni le vostre menzogne. la solita nenia sugli orrori della guerra dimentichi che quella guerra la chiedeva un popolo intero e milioni di persone la salutarono come un ulteriore momento di riscatto nazionale. se, poi, quella guerra avesse avuto una rapida soluzione, come avrebbe dovuto essere, chi avrebbe avuto il coraggio di contestarla? chi non ne avrebbe goduto i frutti? chi avrebbe imbracciato il fucile per andare in montagna mentre il resto della nazione si addormentava con i tramonti africani negli occhi? troppo facile fare i moralisti con il senno del poi!
    mussolini giullare, ridicolo e violento? sarebbe opportuno che tu leggessi i giudizi che diedero i potenti della terra sul dux italico. rispettato, amato ed imitato da mezzo mondo evidente esempio di persona proba e capace. anche dopo morto gli furono tributati onori dagli avversari in divisa. onori non espressi a chi, bestialmente, appese mussolini a piazzale loreto. a quelle stesse bestie che, la storia a te piacente, ha riconosciuto come assassini di migliaia e migliaia di italiani su suolo italiano e che solo la vigliacca democrazia successiva ha svenduto al nemico slavo. per tua buona conoscenza le foibe gli italiani le hanno riempite con i propri corpi vittime della volontà titina supportata dall'azione dei comunisti italiani e non viceversa. se piazza pulita va fatta quella è il "cortile" del tuo cervello. sei talmente intossicato dall'odio da non avvederti dell'ignoranza che dimostri. non consumarti nell'altrui compassione per quelli che definisci fascistelli della domenica ma pensa a quelli, come te, comunisti dell'intera settimana. nella migliore delle ipotesi scrivete e dite "sciocchezze" almeno 7 volte in più. infine, per quanto riguarda l'infanzia difficile forse ti stupirò ma sono in accordo con te. essere cresciuto mentre i miei venivano bastonati, sprangati, accoltellati, sparati dai neo-resistenti, tuoi paladini, mi ha sviluppato uno stano carattere: non riesco a salutare tutti. quelli che fanno della malafede uno strumento di propaganda non lo meritano di certo. perdono il rispetto dovuto agli avversari e non si guadagnano neppure il saluto che, pur abitualmente, si nega a nessuno. onorato di appartenere alla mia parrocchia!!!

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