BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


martedì 8 maggio 2012

ASTENSIONISMO E ANTIPOLITICA: IL TRASFORMISMO NON PAGA

Bisogna pur fare un breve ragionamento a margine delle ultime amministrative, cercando ovviamente di non dare loro più peso di quello che in realtà hanno. Sono state elezioni di basso profilo, dove i pezzi da novanta dei partiti si sono spesi molto meno rispetto al passato. Evidentemente, avevano paura delle uova marce e dei pomodori che la folla poteva riservare loro, proprio come si faceva con quegli attori che rappresentavano un pessimo spettacolo. Ed è fuor di dubbio che praticamente tutti i politici italiani stiano offrendo un'esibizione davvero inguardabile. Non è un caso, dunque, che i veri vincitori di queste elezioni siano l'astensionismo e l'antipolitica, interpretata soprattutto dai grillini. Hanno trionfato più per demerito degli avversari che per merito proprio; per la pochezza della politica ufficiale, più che per aver creato un programma d'azione serio, efficiente e credibile. Si tratta dunque di un voto che, quando è stato espresso, è stato sicuramente di protesta; un mezzo per dire ciò che non si vuole più sopportare, anziché per chiedere ciò che si vorrebbe.

Le cause? Sono presto dette: il vivere in un mondo a parte, distante da quello in cui s'arrabattano per arrivare a fine mese le persone comuni, ormai ridotte con l'acqua alla gola; l'essere schiavi dei proverbiali poteri forti; l'aver sostenuto ed il continuare a sostenere il governo Monti, giustamente percepito come un affamatore di popolo; il continuare imperterriti a non voler rinunciare a nessuno dei privilegi quasi feudali di cui godono, pagati dai contribuenti italiani; il cedere ancora a quel vizietto di fare tutto nell'ombra, (investimenti, restaurazioni di case, lauree dei figli ecc.). Vizi e vezzi che, soprattutto in un momento di congiuntura economica, danno l'idea della politica come di una casta di parassiti, che vive sulle spalle della povera gente. Una casta che in molti non vedono l'ora di far fuori.

Segnali preoccupanti, di insoddisfazione serpeggiante e di odio crescente, che dovrebbero preoccupare molto i signori della politica. Macchè! Questi furbacchioni fanno finta di non vedere e di non sentire. Dicono che Grillo non ha poi fatto questo exploit, (vero Napolitano? Vero Ferrara?); sostengono di aver stravinto e di poter vincere comodamente alle prossime politiche, (vero Bersani?); si limitano ad affermare che, in fondo, hanno solo sbagliato candidati, (vero PDL?). Nicchiano, insomma, sperando che con il tempo l'insoddisfazione cali e la fiducia nella loro politica ritorni.

Eh no, cari signori, temo proprio che stavolta non avrete altre chances. L'avete fatta grossa, troppo grossa. Per troppo tempo ci avete preso tutti in giro, credendo che avreste vissuto per altri 1000 anni alle nostre spalle, pensando che fossimo tutti scemi. La gente ormai ha iniziato a non poterne più di tutto questo e ad aprire gli occhi. Come ho scritto più volte, manca solo quella scintilla in più, quella che porta alla ribellione, ossia la punizione più grande per il vostro menefreghismo, per la vostra incapacità, per la vostra sudditanza. Cercate di darvi una mossa, di riabilitarvi agli occhi della gente, finché siete in tempo. Iniziate a proporre e a far approvare uno straccio di provvedimento concreto per sostenere le famiglie, le imprese, i piccoli professionisti. Smettetela con i trasformismi, con gli inciuci e gli accordi sotto banco. Allora, forse, avrete qualche possibilità di salvare la faccia, (e non solo quella); ma fatelo in fretta, prima che la tensione sociale esploda, prima che tornino le esecuzioni di piazza, i tribunali popolari e le ghigliottine. E' già successo una volta e sappiamo tutti come è andata a finire. Se non ve ne foste accorti, oggi come allora il pane inizia a scarseggiare e la folla presto avrà fame. Occhio!

Roberto Marzola.

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