BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


giovedì 31 maggio 2012

TERREMOTO: GRAZIE ESERCITO ITALIANO!

Le grandi catastrofi, come il terremoto che ha colpito l'Emilia, devono necessariamente far riflettere. Ieri cercavo di ragionare insieme a Voi sull'assenza delle istituzioni, inspiegabilmente più interessate alle celebrazioni del 2 giugno che alla situazione dei terremotati dell'Emilia. Oggi, invece, vorrei provare a richiamare l'attenzione sul ruolo e sulla funzione dell'Esercito Italiano.
In tutte le immagini catturate sui luoghi della tragedia possiamo vedere i nostri Ragazzi impegnati su ogni fronte per dare una mano a quella gente sfortunata e abbandonata a se stessa: spostano macerie, compiono ispezioni e sopralluoghi, allestiscono tendopoli e vagoni letto, garantiscono la sicurezza e l'ordine pubblico... Svolgono, in poche parole, un ruolo fondamentale ed insostitutibile, vuoi perché utilissimo, vuoi perché pieno di rischi che non tutti sono in grado di affrontare. Circostanze queste, su cui credo valga la pena di riflettere; anzi, su cui QUALCUNO dovrebbe riflettere. Mi riferisco a tutte quelle persone che dall'alto del loro prestigio professionale e personale, (vedi l'ex Ministro Veronesi), o in qualità di semplici cittadini, (vedi diversi utenti del web), invocano a gran voce la cancellazione di tutti gli eserciti nazionali, percepiti come presenze sinistre, come organismi inutili e dilapidatori di risorse pubbliche. Tali soggetti, in base a calcoli tutti da discutere, sostengono che i quattrini destinati agli eserciti potrebbero addirittura servire, se diversamente impiegati, per "cancellare la fame nel mondo" o per altre baggianate simili.
Quanto sta accadendo in Emilia o quanto accaduto ieri in Umbria, a L'Aquila, in Friuli o in Irpinia, dovrebbe spingere gli "intellettualoni" in questione ad una profonda analisi delle proprie posizioni riguardo il nostro Esercito. Infatti, non ci fossero stati quei Ragazzi, chi avrebbe potuto svolgere certe mansioni fondamentali? Chi altri avrebbe la preparazione e lo "stomaco" per affrontare l'emergenza presente? Magari quei simpatici e bravi fanciulli dei centri sociali, che solitamente i tipi alla Veronesi coccolano oltre misura? Oppure i borghesucci figli di papà che affollano discoteche e locali alla moda? Ah, quanto li vorrei vedere in mezzo a tetti che crollano, squarci che si aprono nel terreno e gente disperata che ha perso ogni cosa! Sarebbe una lezione di vita, un bagno di umiltà; ma, forse, potrebbe essere anche una tragedia sulla tragedia!
Si vergognino,dunque, queste zucche vuote in camicia e chachemire, questi chiacchieroni da salotto o da tastiera, questi ipocriti benpensanti con l'i-Phone e l'i-Pad sempre a portata di mano. Chiedano scusa per le castronerie dette fino ad oggi. E, già che ci sono, ringrazino pure i nostri Militari, perché quelli sì che faticano e rischiano per dare una mano a chi ne ha davvero bisogno. Perché un conto è dire, (spesso per dar fiato alla bocca), ben altro è fare; un conto è cambiare l'avatar di Facebook, ben altro operare sulla terra che trema.Capite la differenza?

Roberto Marzola.

3 commenti:

  1. l'unica vera condivisione sulla negatività del nostro esercito sta nel fatto che ancora non si sia deciso a fare piazza pulita di tanti pusillanimi. eppure basterebbe "una sega di hitler", un buon mitragliere e qualche nastro di munizioni! l'esempio sarebbe sufficiente a non dover neppure cambiare la canna. questo è l'esercito che mi piace: quello dei fratelli che accorrono in aiuto di altri fratelli, quello che sa fare dell'orgoglio e della dignità la propria bandiera, quello che bonifica la tana della serpe e ne mostri, finalmente, compiaciuto le spoglia! acc..... ho ripreso a sognare!!! ciao, roberto.

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    1. Ottimo Nino! Ma nel frattempo tocca accontentarsi di ciò che passa il convento...

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  2. AH AH AH AH AH AH AH AH AH

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