BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


lunedì 18 giugno 2012

GRECIA: SE LA MONETA VALE PIU' DI UN POPOLO

Le elezioni greche, ormai, appartengono alla storia. I partiti pro-euro l'hanno spuntata.Ottimiste le reazioni della Merkel e soci; fiduciosi i mercati. L'Euro per ora è salvo. Gli investitori potranno -così almeno si dice- quasi pensare di portare soldi freschi in Grecia.
A leggere le prime notizie uscite sulla stampa, insomma, sembrerebbe già tutto passato, già tutto risolto. Con  una croce sulla scheda elettorale pare quasi che s'intraveda la luce in fondo al tunnel; si respira un cauto ottimismo, sebbene a ben vedere le intenzioni di governo dei neo-eletti non siano delle più chiare e sebbene i partiti anti-euro, tanto "di destra" quanto "di sinistra", arrivino quasi ad 80 seggi, se complessivamente considerati.
Un dato che, volenti o nolenti, deve comunque portare ad una qualche riflessione. Ma ciò che più deve far riflettere, a mio avviso, è che non conosciamo ancora le condizioni del popolo greco. Non si può certo darlo per entusiasta, (come entusiasti sono certi osservatori della politica e certi analisti dell'economia), per il semplice fatto che la maggioranza di esso sia fantomaticamente rappresentata in parlamento, così come non siamo legittimati a dire che le nuove elezioni allevieranno le sue condizioni. Dobbiamo quindi chiederci: come sta il popolo greco? Cosa ne sarà di esso? Cosa cambierà per esso ? Per ora, le poche notizie che arrivano, ci danno l'idea di un popolo allo stremo: il cibo scarseggia e viene razionalizzato (fonte), "i bambini nelle scuole non hanno i soldi per comprare un panino e non mangiano" (fonte), le madri greche abbandonano i bambini all'orfanotrofio per l'impossibilità di mantenerli (fonte), i medicinali sono ormai un privilegio per pochi (fonte). Chi ancora ha qualche risparmio in banca, poi, si affretta a ritirare i soldi e ad ammassare quanti più generi alimentari possibili (fonte). Uno scenario agghiacciante, quasi apocalittico, ma di cui nessuno parla; di cui i vertici politici e finanziari dell'Unione Europea tacciono o, semplicemente, evitano di interessarsi. La loro preoccupazione riguarda unicamente le condizioni di salute dell'Euro e dei mercati, mica quelle della gente comune alle prese con le difficoltà quotidiane. Ditemi voi come tutto questo possa essere tollerabile. Io non ce la faccio. Sento un vuoto dentro, un grido di angoscia e disperazione, ma anche - non mi vergogno a dirlo - un crescente sentimento di impotenza verso lo strapotere della casta politico-economica che governa le sorti di tutti noi. C'è davvero ben poco di cui rallegrarsi, ben poco di cui star tranquilli checché ne dicano la Merkel e Monti. Il peggio, forse, deve ancora venire...

Roberto Marzola.

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