BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


giovedì 14 aprile 2011

ATTENTI AI DEMOCRATICI: ECCO QUANTI NE HANNO AMMAZZATI I PROGRESSISTI

Un soldato americano,alla fine della II Guerra Mondiale, usa il
DDT su una ragazza francese.
Oggi voglio dare un consiglio di lettura. Il libro è uscito un paio di mesi fa. Sto aspettando di vedere se esce in italiano; altrimenti mi toccherà tentare l'impresa magna di leggerlo in lingua originale, (inglese).
Ad ogni modo, da quanto ho potuto leggere mi pare una riflessione critica, molto critica, sul mondo in cui viviamo. Un mondo che miete migliaia di vittime, fisiologicamente, nel suo continuo ripetersi della quotidianità, senza nemmeno essere in guerra. Viene prospettato il lato oscuro della democrazia e del progresso: una faccia della medaglia su cui mai ci siamo interrogati; né lo faremmo mai, probabilmente, se non fosse per opere come questa.
Un libro che è una conferma per chi è da sempre convinto della necessità che l'umanità volti radicalmente pagina; una vera e propria sfida, invece, per chi si ostina a  spacciare questo mondo come l'unico ed il migliore possibile...

Vi lascio con l'intervista all'autore fatta da Marco Respinti. L'originale lo travate su :

http://marcorespinti.wordpress.com/2011/01/22/attenti-ai-buoni/

ATTENTI AI BUONI. ECCO QUANTI NE HANNO FATTI FUORI I PROGRESSISTI


Aborto, eutanasia, pauperismo, ecologismo esasperato: lo storico militare R.J. Dunn ha compilato il “libro nero” delle politiche liberal. Che hanno provocato milioni di morti. Il testo completo e originale della mia recensione comparsa oggi , (22/01/2011, ndr) su Libero quotidiano con il medesimo titolo.



Il progressismo uccide. Milioni di persone. Lo dice R.J. Dunn, storico militare, romanziere e saggista, in Death by Liberalism: The Fatal Outcome of Well-Meaning Liberal Policies. Ovvero 320 pagine di pugni tirati nello stomaco delle anime belle, che HarperCollins manda in libreria oggi. Ma quando per disincantare da facili illusioni ci vuole, ci vuole.
Dunn, già autore di tre romanzi (This Side of Judgment, 1995, Days of Cain, 1997, e Full Tide of Night, 1998), co-curatore, dal 1992, di The International Military Encyclopedia(Academic International Press, Gulf Breeze, Florida) e opinionista del periodico conservatore online American Thinker, non ha dubbi. Possibile, Mr. Dunn? «Possibile sì. Nell’ultimo cinquantennio le vittime dei liberal sono state mezzo milione solo negli Stati Uniti, ma milioni nel resto del mondo. Le cause sono molte, il filo rosso unico è il fallimento delle politiche stataliste. Dal 1990 più di 150 americani sono stati ammazzati nelle aree del Paese dove dal 1991 lo Stato vieta ai cittadini il libero porto delle armi. 96mila uomini sono morti di cancro alla prostata prima che la Food and Drug Administration desse il via libera al Provenge, farmaco portentoso. Poi ci sono gli azzannati, bimbi ejogger, da lupi, coyote, puma e orsi reintrodotti da noi in grande quantità in nome dell’“ecologicamente corretto”. E uccide pure il criterio di consumo di carburante imposto a livello federale ad autoveicoli e autotrasporti leggeri in base al Corporate Average Fuel Economy (CAFE).
Come, come?… Varato nel 1975 dal Congresso per fronteggiare al crisi petrolifera, il CAFE stabilisce che auto e camion debbono rientrare in certi parametri di consumo. Le case produttrici s’impegnano così a garantire che i propri veicoli facciano un tot di miglia per gallone per consumare meno e l’obiettivo viene raggiunto costruendo veicoli leggeri, troppo: si sfasciano infatti facilmente. Agli standard CAFE si debbono ben 124mila morti sulle carreggiabili. Nel 1999 il quotidiano USA Today ha documentato 7.700 morti per ogni miglio per gallone di benzina. Ne muoiono così 1000 l’anno. E il presidente Barack Hussein Obama ha appena autorizzato un ulteriore giro…
I soliti Democratici, insomma… Guardi, la legge che istituì il CAFE fu firmata dal presidente Repubblicano Gerald Ford e qualche anno fa è stata rafforzata da George W. Bush jr. La legge che ha bandito il DDT fu voluta da un burocrate Repubblicano William D. Ruckelshaus. Lo statalismo uccide in modo bipartisan.
Il DDT? Non le pare di esagerare? Anni fa gli ambientalisti riuscirono a far bandire il DDT: risultato, circa 50 milioni di morti per malaria che si sarebbero potuti prevenire eliminando gl’insetti agenti del contagio. Aggiunga gli aborti, più un milione l’anno negli USA, causati dalla “pietra miliare” del progressismo e vedrà se esagero. Pensi che negli ultimi 3 anni 55 bambini sono morti in conseguenza di abusi e incurie subiti mentre erano sotto la diretta responsabilità della contea di Los Angeles. E i liberal, ampiamente finanziati da George Soros, spingono per legalizzare l’eutanasia. Le mie fonti sono le statistiche dei Dipartimenti della Giustizia, degl’Interni e dei Trasporti, quindi la Harvard University School of Health e la Brookings Institution. No, non esagero affatto. C’entrano pure criminali e homeless
Non vorrà dire che i delinquenti sono colpa dei liberal e i “barboni” dei farabutti?… La “rivoluzione proceduristica” del nostro diritto criminale ha fatto sì che i malviventi, in nome di un errato concetto di garantismo, godano di grandi strumenti di difesa rispetto a poliziotti e vittime, e questo si è tradotto in una sorta di cultura dell’impunità che insanguina le strade. 268mila morti, dagli anni 1960 in qua. Quanto al fenomeno oramai enorme degli homeless, è dovuto a tre fattori: il disfacimento delle città americane in nome del “rinnovamento” che dagli anni 1950 ha distrutto centinaia di unità abitative alla portata economica di tutti, l’inflazione delle proprietà immobiliari iniziata negli anni 1970 che ha reso la casa una cosa da “ricchi” e la deospedalizzazione di troppi malati di mente praticata, sempre dagli anni 1950, in nome di un “politicamente corretto” assurdo che affida tutto alla neuroscienza e nulla alla cultura della responsabilità personale. E così, certamente gli homeless sono delle vittime e non dei criminali, ma fra loro, per le strade, si confondono anche sballati pericolosissimi.
Per associazione d’idee, mi viene in mente Jared Laughner… Proprio. Ma mi lasci aggiungere che la reazione liberal alla strage di Tucson è stata una disgrazia. Tutti partiti politici fanno a gara a chi la dice più grossa per attizzare le folle. Ma esistono limiti ben compresi da tutti. Ora i Democratici liberal sono andati oltre. Tucson è solo l’esempio più recente di una strumentalizzazione abietta per scopi politici.
Un tentativo di delegittimare il voto democratico uscito dalle urne il 2 novembre? Certo. Una risposta sgangherata al trionfo dei “Tea Party”. I Democratici liberal stanno perdendo il controllo. La settimana scorsa, Sarah Palin ha ricevuto un numero “incredibile” (cito fonti della sua segreteria) di minacce di morte. Sono molto preoccupato per possibili assalti all’ex governatore dell’Alaska o a qualche altro leader conservatore.
Cose americane. Lo è anche il “democidio” progressista? Nel 2003 l’ondata di caldo anomalo uccise 15mila persone in Francia. Perché? Perché le strutture sanitarie, pure di emergenza, stavano in stand-by per decisione statale. Le morti sono arrivate prima. Il sistema sanitario nazionale di Gran Bretagna, Australia e Canada è paralizzato allo stesso modo da tempo, una catastrofe. In Africa, Paesi come Kenya e Tanzania soffrono di simili mortalità democide e i loro capi politici affermano di avere imparato a rispondere a tutto solo con il centralismo statalistico frequentando le università occidentali negli anni 1940 e 1950.
Ma la Sanità, la Sanità per tutti.. Le 2.400 pagine del Patient Protection and Affordable Care Act, cioè l’“Obamacare”, mirano a un sistema nazionalizzato sul modello britannico. Solo che il nostro Dipartimento della Salute è in crisi da decenni. Crisi economica. Chi paga? Facile dire “Sanità per tutti” (ammesso lo si dica) lasciando ad altri, dopo, la patata bollente dei costi astronomici. Che peraltro inducono tagli, riduzioni, scelte. Ci si rimettono insomma sempre vite. Studi recenti dicono che circa 95mila cittadini britannici muoiono ogni anno per cause accidentali mente li sta curando il sistema sanitario nazionale. In proporzioni americane significherebbe 450mila vittime ogni anno.
Mi spieghi bene, però. Il suo libro s’intitola Death by Lìberalism”, letteralmente “Morte per colpa del liberalismo”. Mi vien in mente un altro libro, che lei conoscerà bene, scritto da un suo “compagno” di conservatorismo, l’opinionista di National Review Jonah J. Goldberg, autore di Liberal Fascim: The Secret History of the American Left, From Mussolini to the Politics of Meaning(Doubleday, New York 2008). C’è un modo tutto americano di dire “liberalismo”… Voglio essere chiaro. La maggior parte dei morti fatti dal progressismo sono dovuti a buone intenzioni finite male. Ciò detto, il liberalism è una “cultura di morte”. Quel che da noi chiamiamo così è il contrario stesso della libertà. È il pensiero di sinistra. Ed è il prodotto della “lunga marcia dentro le istituzioni” con cui la Nuova Sinistra si è infiltrata nel mondo accademico, nella burocrazia e dentro il Partito Democratico fino a prenderne pieno possesso.
Lei però parla di fatto si statalismo, e ricorda d’appresso le tesi di Rudolph J. Rummel, oggi professore emerito di Scienze politiche all’Università delle Hawaii di Honolulu, autore del documentatissimo Stati assassini. La violenza omicida dei governi (trad. it a cura di Stefano Magni, Rubbettino, Soveria Mannelli [Catanzaro] 2005). Perché tirare in ballo il progressismo? Lo statalismo è lo strumento pratico dell’ideologismo progressista. Rummel è delle una fonti maggiori del mio Death by Liberalism. I dati che fornisce sono la notizia maggiore nella Scienza politica degli ultimi anni, spesso però tristemente trascurati. Egli dimostra che la minaccia più grande contro la vita umana nei tempi moderni non sono le malattie, la fame, l’inquinamento o persino la guerra, ma le azioni degli Stati che si fanno canaglia. Per sostanziale mancanza di democrazia vera. È qui che il mio Death by Liberalism entra in gioco, espandendo le valutazioni di Rummel: man mano che perde in democrazia, più il progressismo diventa letale.

1 commento:

  1. La democrazia, la giustizia sociale,i principi di uguaglianza dvanti alla legge, le miracolosa politica liberale, che gli economisti di tutto il mondo sostengono, supportati da politacanti zelanti sono utopie e fallimenti oramai chiari a tutti.
    Viviamo in un illusione e tutto è il contrario di ciò che appare!

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