BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


sabato 7 maggio 2011

LA “SINISTROSA” NOSTALGIA PER GLI ANNI DI PIOMBO

La cronaca politica degli ultimi tempi sta diventando molto pesante o, meglio, allarmante. Ve ne siete accorti? Probabilmente no. Non disperatevi, non è tutta colpa vostra. I vari opinionisti, commentatori ed osservatori sono troppo occupati a ficcanasare in ciò che avviene nelle stanze della politica di palazzo, (in particolare nelle camere da letto), per rendersi conto di ciò che avviene nelle strade, nelle vie e nelle piazze di città e paesi; a tale situazione dedicano pochissime righe, quando va bene. Quasi nessuno di questi signori si è accorto, o finge di non accorgersi, che si sta creando una situazione altamente infiammabile. Praticamente, solo il buon Pansa ha lanciato l’allarme, dicendo che, in parole povere, qualcuno vuole ritornare al clima d’odio, agli scontri di piazza, alle botte da orbi, alle spranghe e, temo, anche ai morti per le strade. Pansa è lapidario e afferma: è la sinistra, (sempre che si possa ancora parlare di destra e sinistra),che cova e diffonde l’odio, contaminando l’intera scena politica, a cominciare dal mai sopito risentimento antifascista e dell’astio antiberlusconiano.  Non so come dargli torto. Purtroppo, la “logica”,(se così si può definire), della sinistra è quella dell’«anti», ed è la madre di tutte le disgrazie.
Si badi bene che non sto descrivendo chissà quale astruso teorema; ho semplicemente fatto un’estrema sintesi dei fatti che sto per riportare. Vediamoli.
Uno dei bersagli principali dell’odio “sinistroso” è sicuramente Casa Pound Italia, ormai da tempo destinataria di una vera e propria dichiarazione di guerra da parte di tutta la sinistra, non solo dalle sue frange più estremiste. Prova ne sia l’episodio avvenuto a Cuneo, in via Alba, il 26 febbraio di quest’anno, in cui è il sindaco in persona a pompare la delirante folla antifascista che, puntualmente, si scaglia contro i ragazzi di C.P.I. : volano parole grosse ed oggetti di ogni tipo, praticamente da e verso una parte sola, ovvero quella delle “tartarughe”.  Purtroppo un ragazzo tra queste ultime, colpito in testa da un sampietrino, viene ricoverato d’urgenza all’ospedale. Non è certo l’unico attacco e neanche l’ultimo, purtroppo. Di recente, infatti, la sinistra "fascistofobica" ha montato dei veri e propri casi, denunciando, anche dalle pagine di certi quotidiani nazionali, che dei membri dei centri sociali e persino dei ragazzini sarebbero stati aggrediti da militanti di C.P.I. . Tutto falso! Alle calunnie, purtroppo, hanno fatto seguito gli ordigni esplosivi contro le sedi dell’associazione a Roma e, addirittura, contro le abitazioni private dei singoli membri. Altre aggressioni e altre minacce sono arrivate a Napoli, dove un corteo antifascista,(neanche troppo nutrito,a dire il vero),ha cercato a tutti i costi lo scontro. Purtroppo si contano feriti tra i militanti di C.P.I., alcuni anche in modo grave.
La situazione, ahimè, non cambia se si volge lo sguardo altrove. Ricorderete tutti il tentativo di aggressione a Maurizio Belpietro, direttore di “Libero”e, più di recente, la busta contenente bossoli ricevuta da Zaia, Presidente leghista della Regione Veneto.  Sicuramente saprete anche dell’aggressione subita da Gianni Lettieri, esponente del “Popolo delle Libertà” candidato sindaco alle elezioni del Comune di Napoli, che ha ricevuto invettive,(del tipo: “sei un fascista, devi morire”), urla e spintoni. Solo il tempestivo intervento della Digos ha evitato il peggio.
Episodi del genere, purtroppo, macchiano anche la cronaca degli ultimissimi giorni. Nella notte di giovedì 5 maggio, un trentenne, ricercatore universitario, è stato accerchiato da ragazzi in sella a due motorini, mentre passeggiava per le vie di Roma.  I quattro gli avrebbero chiesto: “sei un camerata?”; lui, dopo un breve tentennamento, avrebbe risposto di “”. Lo hanno colpito in pieno volto con il casco, prima di riempirlo di calci e pugni: 35 giorni di prognosi ed un probabile intervento chirurgico a cui sottoporsi. Infine, ad Ancona, nella giornata del 6 maggio, durante la manifestazione per lo sciopero indetto dalla Cigl, alcuni dimostranti hanno preso di mira la locale sede di Forza Nuova con lancio di uova, scritte ingiuriose ed intimidatorie,("fasci infami" e "fasci appesi"), addirittura effrazioni e chi più ne ha, più ne metta.
Insomma, la situazione appare sin troppo chiara e preoccupante: la sinistra italiana, (nella quasi sua totalità), palesa uno stato comatoso a livello ideale, culturale e politico, a cui cerca di ovviare con azioni di forza, aggressioni,minacce e quant’altro. E’ lo stesso identico modus operandi sperimentato anni addietro, nella fase sessantottina e post-sessantottina, gli anni in cui si diceva che “uccidere un fascista non è reato”, (dove "fascista", impropriamente, voleva dire qualsiasi forma di oppositore politico). Evidentemente, di quella decade di sangue e dolore la sinistra italiana sente la nostalgia, anzi la necessità impellente. Ricreare quel clima di tensione e di folle scontro, infatti, significherebbe dover rimandare l’ora di fare i conti con la storia, (che sta pian piano arrivando,dopo decenni di menzogne), nonché procrastinare il momento della costruzione di un movimento e di un progetto politico serio: evenienze per cui la sinistra italiana non è ancora pronta, incatenata come è nelle pastoie dell’ideologia passata, sconfitta non militarmente, ma dalla storia. Se penso che pure Napolitano se n’è accorto…
Ad ogni modo, creare un nemico pubblico numero uno, un mostro da cui mettere in guardia,  serve per guadagnare tempo e credibilità. Non importa che poi quel nemico sia da identificarsi con un vecchio fascista, un neo-fascista, un “fascista del terzo millennio”, un leghista, un moderato di centro-destra e/o un liberale; per loro sono, (siamo?), tutti uguali. Quel che conta è che non sia di sinistra, né riconducibile ad aree affini. Questa è una condizione necessaria e sufficiente per scatenare l’ira, la rabbia e la frustrazione, create da un fallimento epocale di cui, evidentemente, non ci si vuole avvedere. Di quale terribile ironia è capace la sorte: quella sinistra,che si autodefinisce come “progressista” e che è costretta a guardare indietro per tirare a campare; quella sinistra che vorrebbe dominare il futuro e che non sa neanche fare i conti col proprio passato. Cose da pazzi!
Se poi si pensa, infine, che questa gente è la stessa che suole riempirsi la bocca di “democrazia” e degli alti valori che da quest’ultima promanano, lo sdegno e la rabbia crescono, al punto tale da portarti a dire che, in fondo, le tanto deprecate “squadracce” fasciste non erano poi così tremende in confronto a questi loschi figuri; almeno quelle riportavano l’ordine in anni di profonda agitazione e malcontento, (sebbene a suon di manganello e di olio ricino),e non seminavano di certo il caos come i progressisti, anzi passatisti, del giorno d’oggi. Che sia giunto il momento di dire basta? Direi proprio di sì!
Roberto Marzola.
Fonti:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04/16/busta-con-proiettili-per-luca-zaia-maroni-non-solo-atto-
dimostrativo/104943/


2 commenti:

  1. Io gli anni di piombo, purtroppo, li ho vissuti e non mi è stato necessario l'allarme di Pansa per rendermi conto che un certo clima stava tornando.
    Per chi c'è già passato e sa come montano certe situazioni, i segnali erano numerosi ed avidenti.
    Siccome la storia in genere si ripete, come all'epoca tutti fanno finta di nulla.
    Capisco la sinistra estrema che, tutto sommato, fa il suo mestiere.
    Mi irrita notevolmente, invece, il comportamento dei "moderati".
    Che la sinistra, più o meno estrema, sia violenta e voglia negare la sua natura prevaricatrice è nella natura della cose.
    Io però mi chiedo sempre dove stiano quelli della sinistra moderata, socialdemocratica, liberale, ecc. ecc.
    Mi chiedo dove stiano i "democratici" benpensanti e moderati.
    Mi chiedo dove stiano i centristi più o meno cattolici.
    Siamo sempre alle solite: di fronte alla violenza dei "compagni che sbagliano" se ne stenno sempre zitti o cercano di capirli, di giustificarli, di comprenderli, di contestualizzare le loro azioni.
    Mai, dico, mai una volta che condannino nettamente certe azioni, che chiedano la punizione dei responsabili, che si facciano promotori di una campagna contro "qualsiasi" tipo di violenza e di prevaricazione.
    Mai che legga toni indignati e scandalizzati sulla STAMPA, o REPUBBLICA, o il CORRIERE DELLA SERA, come quando un qualche ragazzino quindicenne di destra traccia su un muro una "terribile" croce celtica.

    RispondiElimina
  2. 5 ottobre, Nanni vive. Avanti!

    RispondiElimina