Per decenni l’hanno scritto, detto, urlato: le odierne democrazie occidentali sono la realizzazione di un sistema perfetto, l’unico in grado di assicurare alla persona gli inviolabili diritti fondamentali. Per argomentare le loro affermazioni, hanno inventato di sana pianta la storia, coniando addirittura la singolare espressione di “male assoluto”, che indicherebbe una forma di stato priva dei summenzionati diritti.
Non ho mai condiviso simili affermazioni. Ho sempre pensato che offrissero una ricostruzione ideologica, faziosa e falsa della realtà, presente e passata. Non mi ha mai convinto l’equazione “democrazia=diritti”; anzi l’ho sempre ritenuta un teorema tutto da dimostrare. Il mero diritto,infatti, deve potersi realmente conseguire, altrimenti resta un’entità astratta e nulla più. Su questa convinzione, (comprovata da tutta una serie di fatti), ho impostato tutto il mio percorso formativo ed ha preso avvio il mio viaggio.
In queste ultime ore, questo mio convincimento ha trovato una ulteriore, profonda conferma. Infatti, Mr. President, Barak Obama, ha da poco lanciato un messaggio al suo popolo, dicendo sostanzialmente: “abbiamo ucciso Osama Bin Laden,giustizia è fatta”. La notizia, peraltro, è lungi dall’essere priva di ombre sulla sua veridicità. Addirittura, pare che la stessa foto, che ritrae lo Sceicco del Terrore morto e col volto sfigurato, fosse già comparsa su diversi siti internet cinque o sei mesi fa. Nutro forti dubbi su questa faccenda e credo che possa essere semplicemente lo spot elettorale di un Obama piuttosto in crisi, tanto in politica interna, (si vedano gli episodi dopo la riforma della sanità), quanto in politica estera, (si veda la figuraccia in Libia). Tuttavia, fino a prova contraria, la prendo per vera, pur con riserva.
Non intendo però dilungarmi oltre su certe questioni; la storia dirà se Bin Laden ha trovato oggi la morte o tempo addietro, oppure se è ancora vivo. Mi interessa ben altra questione: è lecito che il presidente degli Stati Uniti d’America, simbolo di democrazia, libertà e diritti inviolabili, pronunci simili parole di fronte ad un assassinio, dando per giunta la notizia in pasto ad una folla delirante ? Possibile, inoltre, che tutti i capi di stato e di governo delle democrazie occidentali gli vadano dietro, affermando che si tratta di una “vittoria per tutta l’umanità”?
In teoria, rimanendo fedeli alle premesse sistematiche, la risposta dovrebbe essere no. Osama Bin Laden, in quanto uomo, (salvo che non sia rimasto ucciso in seguito ad episodi bellici), avrebbe avuto diritto ad un regolare processo di fronte ai Tribunali internazionali. Allora le sue reali responsabilità in merito ai tragici fatti dell’11 settembre avrebbero dovuto essere provate, così come la sua fama di terrorista internazionale. Avrebbe potuto anche difendersi, anche se le sue parole, probabilmente, non lo avrebbero salvato dalla pena capitale, come del resto accaduto a Saddam Hussein.
La pratica, si sa, è ben lontana della teoria; stavolta, è addirittura posta a distanza siderale. Ritengo, infatti, che simili episodi non facciano altro che mostrare le vere sembianze delle democrazie moderne: un sistema diabolico, artatamente eretto per permettere a pochi e facoltosi signori di orchestrare i loro giochi di potere a suon di miliardi, che dà alle masse soltanto l’illusione di esserne parte e di contare realmente qualcosa. Un sistema mosso e retto dall’interesse economico, dalla legge di mercato e dei profitti, in cui tutto il resto viene svuotato di contenuto e valore; una vera e propria truffa, orchestrata puntando sui diritti, tanti, solenni e uguali per tutti, che esistono praticamente solo sulla carta e non nella realtà fattuale, in quanto basta il capriccio di uno solo o di pochi per spazzarli via e per fare di loro una barzelletta; diritti che vengono dati in pasto alle masse solo al fine precipuo di imbrogliarle, di illuderle, di rabbonirle, facendo loro credere di aver tutto in tasca, quando invece hanno davvero poco, forse nulla.
Per continuare questa diabolica finzione, non esiteranno ad offrire una ricostruzione dei fatti assolutamente di comodo che, ovviamente, verrà diffusa, insegnata e conculcata con tutti i mezzi a disposizione: mass media, scuole et similia. L’hanno già fatto in passato; lo faranno oggi e lo ripeteranno in futuro.
Eccovi, dunque, le fattezze delle sedicenti democrazie: un nuovo Leviatano, ben peggiore di quello di hobbesiana memoria, di cui tutti siamo vittime silenziose ed inerti, neanche fossimo affetti da una gravissima forma della sindrome di Stoccolma. Un mostro che ci uccide lentamente, giorno dopo giorno; che altera la nostra percezione della realtà;che sposta avanti e indietro eventi storici a proprio piacimento: che pilota le nostre scelte, le nostre pulsioni e tendenze; che ci illude di concederci un qualcosa che, a ben guardare, è solo un astuto espediente che serve ad esso per autosorreggersi e per legittimarsi ai nostri occhi.
Per quanto continueremo a voler farci sbranare da esso non è dato ancora sapere; io, nel mio piccolo, spero solo che questa agonia abbia davvero una fine, prima o poi.
Roberto Marzola.
Finirà se i popoli delle nazioni apriranno gli occhi e torneranno in massa nelle piazze, disertando le urne e boicottando i midia.
RispondiEliminaFinirà se oltre a pochi uomini che si ergono sulle rovine di questa mensioniera società,si uniranno anche coloro che oggi sono assuefatti dalla "Normalità". Parafrasando una canzone a noi cara questa agonia finirà se non saremo più "Schiavi della Libertà"!