BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


giovedì 19 gennaio 2012

SICILIA: AGGIORNAMENTI E CONSIDERAZIONI PERSONALI.

Non si ferma la protesta in Sicilia. Anzi, a leggere quanto scritto da alcuni media, l'insurrezione pacifica avrebbe iniziato a risalire lo stivale e ad interessare la Calabria. Oltretutto, il fronte pare allargarsi fino a coinvolgere studenti, disoccupati, casalinghe ecc. Ormai manca il carburante nei distributori e il pane sugli scaffali dei supermercati. Tutto è bloccato.
Peccato che, nonostante tutto, arrivino ancora poche notizie da giornali e telegiornali di scala nazionale. Solo il TG5, da quanto mi risulta, si è degnato di mandare in onda oggi un servizio striminzito. Ma non importa. Adesso contano altre cose.

In primo luogo, bisognerebbe mettere a tacere le solite male lingue, le quali vedono infiltrazioni e strumentalizzazioni partitiche di ogni colore. Si dovrebbe dare un segnale forte, per dire una volta per tutte che la rivoluzione, almeno stavolta, è di popolo e per il popolo. I signori dei partiti politici, se vogliono, si mettano in coda, diano il loro contributo, ma senza bandiere, senza proclami e, soprattutto, senza reclamare medaglie e riconoscimenti vari. Non sono le etichette che devono avere il sopravvento, ma la fame di lavoro e di giustizia del quisque de populo, del cittadino qualunque. Stesso discorso vale per i sindacati, da decenni conniventi con gli speculatori di professione.

In secondo luogo, bisognerebbe cercare di stringere rapporti con le altre organizzazioni di lavoratori, (non solo agricoltori ed autotrasportatori), organizzati spontaneamente e collettivamente, non sindacalmente. Trovo che questo sarebbe un errore di quelli fatali. Come ho scritto poche righe sopra, i sindacati da troppo tempo si sono dimenticati degli interessi dei veri lavoratori, per ingerirsi in affari politici che hanno ben poco a che fare con il compito che sarebbe di loro pertinenza. A parte questo -dicevo- bisognerebbe, a mio modesto parare, cercare di far diventare questa protesta un solo corpo, una sola anima, per farle assumere una dimensione nazionale. Come? Coinvolgendo tutti i lavoratori dello stesso settore e quanti si trovano nelle stesse condizioni dei dimostranti. Bisogna invitarli a scendere in piazza, ad unirsi al codo di coloro che hanno deciso di dire: "basta!".  Solo i grandi numeri possono spaventare i veri responsabili di questa crisi.  Credo sia meglio capirlo.

Infine, tradotte queste due condizioni nella pratica, si dovrebbe essere così bravi e così lungimiranti da stendere un programma d'azione comune per la seconda fase, ossia quella successiva alla protesta. Non si può pensare di uscire da questo decadimento solo alzando la voce. Si debbono avere bene a mente richieste, obiettivi e propositi. Non è un'impresa facile, ma neanche da titani. Potrebbe essere sufficiente sentire cosa chiedono i singoli comparti lavorativi e settori sociali, (agricoltori, autotrasportatori, operai, imprenditori, casalinghe, studenti ecc.), trovare un'intesa su pochi punti e mettere tutto nero su bianco.  Solo così si può pensare di dare un futuro diverso al nostro Paese, ovvero soltanto mettendo da parte tutte le divisioni e focalizzando l'attenzione su pochi ma essenziali e, soprattutto, condivisibili traguardi.

Sia chiaro che queste sono solo le mie modestissime opinioni; se volete, le impressioni di un osservatore esterno. Siete liberissimi, quindi, di condividerle o di criticarle. Tuttavia, ritengo che parlare di certe cose per invitare ad un ragionamento, ad una sorta di "pianificazione", possa essere fondamentale in questa situazione. Per come stanno messe le cose, non credo che ci saranno altre opportunità del genere. Ormai siamo ad un bivio: o riprenderci in mano il nostro destino, oppure continuare a sopportare le angherie dei governi tecnici (o presunti tali). Quindi ripeto: esprimetevi, criticatemi ferocemente, ditemi come la pensate, fate tutto; ma, per favore, non ditemi solo "bravo" o "cretino". E' importante!

Roberto Marzola

3 commenti:

  1. Prima cosa organizzarsi bene e uscire dagli schemi ideologici l'obbiettivo e fare richieste concrete per migliorare la vita di tutti i giorni. Organizzare le categorie di lavoratori cominciare con gli elenchi telefonici e chiamare settore per settore di ogni città e mobilitare il maggior numero di lavoratori dipendenti e autonomi...la protesta serve per fare pressioni al governo per ottenere miglioramenti economici e sociali o direttamente alle sue dimissioni. Siamo artefici del nostro destino se non ci muoviamo ora marciremo per sempre! Matteo

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  2. Se i forconari non si liberano di qualsiasi feccia politica, sindacalisti, giornalisti e milionari, tutto finirà in una bolla di sapone, uno solo di questi bolordi sopra elencati basta e nè avanza a far fallire l'iniziativa.

    Noi siamo un Movimento creato da uomini del popolo, meglio dire, da gente che ha sofferto e soffre le pene che questi balordi ci hanno imposto, per conoscere la nostra missione, la fede e gli ideali che animano il nostro lavoro, visitate il nostro sito, www.nuovaeramovpolitico.it non sottovalutate la nostra proposta, la politica va combattuta con la politica, politica del popolo contro la politica degli sfruttatori e loro servi, viceversa l'inizio ha gia segnato la fine.

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    1. E' quel che ho scritto anche io. Questo blog è aperto a chiunque voglia dire la sua. Fatemi sapere.

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