BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


domenica 11 marzo 2012

DAI MARO' ALLA NIGERIA: IMPOTENZA ITALIA

Come al solito, quando ho la mente sgombera cinque minuti, provo a ragionare su ciò che accade intorno a me. Poco fa riflettevo sulle tristissime vicende dei due nostri Marò prigionieri in India, su Lamolinara, caduto in Nigeria durante il blitz inglese, e su Rossella Urru, ancora nelle mani dei sequestratori. Vicende tristi e dolorose, rese ancor più amare e difficili da digerire da una constatazione praticamente doverosa: l'Italia è affetta da impotenza sul piano internazionale. E' incapace di affrontare i grandi palcoscenici. Non emerge tra gli altri interpreti, bensì li subisce. Lo avevamo intuito durante l'emergenza sbarchi a Lampedusa, al tempo della guerra in Libia; lo abbiamo ben capito oggi, alla luce di questi eventi. Ora la domanda da farsi è: perché?
Non è facile rispondere. E' facile solo sorridere in maniera sprezzante e canzonatoria a chi dice: "è tutta colpa di Berlusconi, delle sue barzellette" eccetera. Vorrei proprio sapere dove ha vissuto fino all'altro ieri questa folla di teste..."pensanti". Non mi pare che prima dell'avvento del Cavaliere avessimo questo grande peso internazionale, almeno dalla fine della Seconda Guerra in poi, (prima, infatti, lo scenario era un po' diverso, dato che l'Italia aveva un ruolo attivo nel salvaguardare gli equilibri esistenti sullo scacchiere europeo preesistente agli eventi bellici). Dalla conferenza di pace di Parigi in avanti, è stato un continuo subire ordini ed ingerenze: l'ingresso coatto nella NATO, la partecipazione obbligata alle cd. "missioni di pace", i giochi di potere orchestrati dai servizi segreti, (vedi la strage alla stazione di Bologna), le basi militari sul nostro territorio, i morti che abbiamo dovuto piangere senza poter nemmeno far giustizia, (e non mi riferisco solo ai soldati italiani caduti nelle operazioni belliche internazionali, ma anche alla strage del Cermis), e così via. Secondo me, la spiegazione di questa vera e propria disfunzione, o almeno buona parte di essa, poggia proprio su questi fatti, come ho più volte detto e scritto. Siamo un Paese che da ormai 70 anni ha una sovranità politica limitata. Anzi, con il continuo accrescimento di competenze in capo alle istitutzioni europee, ormai siamo liberi di definire praticamente soltanto i regolamenti per caccia, pesca e bocciofile. I nostri politicanti sono dei semplici esecutori di volontà altrui, vili passacarte  distanti anni luce dai bisogni e dai desideri del popolo. Una condizione patologica che si è ulteriormente aggravata con il governo attuale, composto da ubbidienti schiavetti al servizio di quella finanza che controlla l'andamento dei mercati e delle banche, i quali sono riusciti ad ammansire ancor di più, (e non che ne sentissimo la necessità!), i partiti politici, ridotti oggi più che mai ad un'accozzaglia di gente tanto inetta quanto privilegiata.
Un vero e proprio disastro. Vi e mi chiederete quali possano essere le soluzioni. Io mi azzardo nel dire ancora una volta che sarebbe opportuno ed auspicabile recedere da tutti quei trattati che hanno ridotto in catene la nostra Italia, obbligandoci a far parte di organismi deleteri: NATO e U.E. in primis. Sarebbe solo l'inizio, il primo passo per riconquistare almeno la possibilità di poter decidere. Tuttavia, per far questo, occorrerebbe una classa politica coraggiosa e che possa definirsi tale. E chi può essere all'altezza di un simile compito? I vari Fini, Casini, Bersani, Vendola e compagnia? Ma per favore, siamo seri! Ecco, dunque, manifestarsi prepotentemente la necessità di un repulisti come Dio comanda; una pulizia che deve cominciare dal basso, nei comuni e nelle sedi di partito di città e paesi. Fate fuori, (ovviamente in senso metaforico!), tutti gli indegni ed i lecchini; rottamate queste oscenità che si fregiano della dizione di "partito politico"; prendete scopa e paletta in mano: da domani si deve cominciare a far pulizia. Italiani, corciatevi le maniche: è tempo di portare fuori la spazzatura!
Roberto Marzola.

3 commenti:

  1. Sono d' acccordo in todos con quello che hai scritto, fuori dall' Italia non abbiamo nessun peso politico, mentre tutti gli stranieri che vengono nel nostro paese ( per la maggior parte illegalmente) vengono trattati con i guanti bianchi. Adesso chi penserà a riportare in Italia i nostri ragazzi! Non certo questo governo vassallo e appecorinato ad altri Paesi..

    noiroma.blogspot.com

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  2. carissimo, consentimi una nota di pessimismo. ho visto più volte un falco alimentarsi in una discarica. tra tanti volatili non si poteva non riconoscerlo. era lui, invece, a non riconoscere più il suo cibo preferito, la sua preda naturale. non più all'apice della catena alimentare ma confuso alla marmaglia dei corvi. non ho capito ancora se questo comportamento era dettato dalla paura esercitata dalla forza del numero dei neri alati o solo per mera convenienza. in entrambi i casi era decaduto a vivere nell'immondizia. temo che ciò avvenga non solo nel mondo animale. spero di essere stato, purtroppo, chiaro! ad maiora!!!

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    1. Chiarissimo Nino. Dici che conviene iniziare a mangiare scarafaggi?

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