BENVENUTI, CHIUNQUE VOI SIATE

Se siete fautori del "politcally correct", se siete convinti che il mondo è davvero quello che vi hanno raccontato, se pensate di avere tutta la verità in tasca, se siete soliti riempirvi la bocca di concetti e categorie "democraticizzanti", sappiate che questo non è luogo adatto a Voi.

Se, invece, siete giunti alla conclusione che questo mondo infame vi prende in giro giorno dopo giorno, se avete finalmente capito che vi hanno riempito la testa di menzogne sin dalla più tenera età, se avete realizzato che il mondo, così come è, è destinato ad un lungo e triste declino, se siete convinti che è giunta l'ora di girare radicalmente pagina , allora siete nel posto giusto.
Troverete documenti,scritti, filmati, foto e quant'altro possa sostenervi in questa santa lotta contro tutti e tutto. Avrete anche la possibilità di scrivere i Vostri commenti, le Vostre impressioni, le Vostre Paure e le Vostre speranze.

Svegliamoci dal torpore perché possa venire una nuova alba, una nuova era!


giovedì 12 aprile 2012

STOP AI FINANZIAMENTI PUBBLICI AI PARTITI. E NON SOLO AI PARTITI!

E' l''argomento caldo del momento: i finanziamenti pubblici ai partiti. La folla, indignata dagli ultimi avvenimenti, (case comprate, regalate e ristrutturate e quant'altro), chiede che vengano subito interrotti; altri, forse ritenendosi più lungimiranti ed intelligenti, sostengono che sia un bene che rimangano, per mettere la democrazia al riparo dal Berlusconi di turno. E' appena il caso di sottolineare, giusto per mettere le cose in chiaro, che i sostenitori di quest'ultima opinione vengono quasi sempre dal centro-sinistra. Hanno l'ossessione per gli uomini danarosi che scendono in politica...Sì, ma solo quando si chiamano Silvio Berlusconi! Mai che dicano nulla, infatti, quando i signori in questione sono i De Benedetti, da decenni deus ex machina dell'orizzonte politico post-comunista, proprietario del gruppo "L'Espresso", (tra le cui fila spicca il quotidiano "La Repubblica"), nonché principale beneficiario di quella truffa in nome dell'ecologia che risponde al nome di "conto energia".

Sorvoliamo e parliamo di pubblici danari. Sì, perché anche io mi schiero dalla parte di coloro che non ne vogliono più sapere di finanziamenti pubblici ai partiti. Ritengo semplicemente inconcepibile che un partito di scala nazionale debba essere sostenuto dai tutti i contribuenti, anche da quelli di diverso colore politico. E' un'assurdità: se non ti do il voto in quanto ti ritengo un pericolo per il mio Paese e per le mie tasche, perché mai dovrei darti i miei soldi? Perché, poi, gli italiani dovrebbero continuare a finanziare le casse di partiti che sostengono un governo che non fa gli interessi degli italiani? Ancora: per quale motivo sostenere dei macro-organismi che, spesso e volentieri, hanno ingenti patrimoni immobiliari e dei veri e propri colossi economici alle spalle, che ne finanziano l'azione politica?
Ecco allora la mia proposta: i partiti politici imparino a sostenersi e a camminare con le proprie gambe; imparino a mantenersi come fanno tutti gli italiani: coi propri soldi! Al massimo chiedano donazioni e contributi agli iscritti e ai simpatizzanti. Tuttavia, mi rendo conto che questa sarebbe una strada in salita, dato che richiederebbe lo sforzo di tornare a far politica, di far appassionare nuovamente la gente alla politica. Un risultato conseguibile solamente se si comincia a fare gli interessi della gente, non delle banche o dell'Unione Europea.
Ma vi dirò di più: come i partiti devono imparare a compartarsi i giornali e le TV. Abbiamo (avete?) scelto un sistema di libero mercato? Siano allora  tutti capaci di reggersi sul mercato, senza aiuti ed aiutini vari, compresi giornali e TV; sappiano offrire un servizio gradito ai più, altrimenti chiudano i battenti e lascino il posto a chi è in grado di assecondare le richieste e le esigenze della massa. Quei soldi vengano piuttosto destinati alle imprese, ai lavoratori disoccupati, ai ragazzi in cerca di un primo lavoro, a borse di studio o a progetti di ricerca. Vengano, insomma, spesi per stimolare una crescita che vada a beneficio di tutti, non di qualcuno solamente.
E' forse chiedere troppo, specie in tempi di crisi? Certo che è troppo. Non a caso, da che mondo e mondo, la tanto decantata "demokrazia" non è mai stata ispirata per il bene dei più, ma solo a vantaggio di qualcuno. Eccovene un'altra dimostrazione. Buon risveglio!

Roberto Marzola.

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