"Antifascismo" recita l'immagine; e mettono la svastica... |
Mi tocca, mio malgrado, riprendere la penna, (o la tastiera), per ritornare su questo argomento, dato che si moltiplicano gli episodi targati proprio dall'antifascismo. Dopo i tentativi di abbattere le sculture raffiguranti Mussolini, le aggressioni a Casa Pound Italia, il veto posto alle manifestazioni per onorare la memoria dei caduti della strage di Acca Larentia, ora è la volta di Giorgio Almirante. Non si placa la polemica sorta a seguito del proposito del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, di intitolare una via della Capitale all'ex leader del Movimento Sociale Italiano. Non ci sta, praticamente, tutta la sinistra italiana la quale, già nel 2008, lesse addirittura i passi a difesa della razza scritti dallo stesso Almirante nel 1938, (poi ritrattati una decina d'anni dopo). Non ci sta nemmeno la comunità ebraica, che fa addirittura appello al Presidente della Repubblica perché intervenga personalmente nella questione. Non ci sta, infine, l'Anpi che, dal canto suo, definisce "raccapricciante" la proposta.
Un detto popolare recita: "i coglioni vanno sempre in coppia"; allora bisogna dire che in questo caso vanno in triade. Ma che razza di argomentazioni sono mai queste? Come si può rifiutare di intitolare una via a Giorgio Almirante che, nel bene e nel male, resta uno dei più autorevoli esponenti della politica italiana del dopoguerra, l'oratore per eccellenza, il simbolo delle speranze di rinascita di una buona parte di italiani? In fin dei conti, Almirante e lo stesso Movimento Sociale Italiano scelsero la via parlamentare, dimostrando di rispettare l'architettura costituzionale e l'ordinamento che gli italiani, (o certi italiani...), avevano scelto di darsi. Ed è in parlamento che Almirante combatteva le sue battaglie, condannando fermamente lo scontro politico al di fuori delle sue aule. Si incontrava persino di notte con Berlinguer per cercare di porre fine alla guerra civile durante gli anni di piombo, per tentare, cioè, di pacificare il clima rovente dei primi decenni del secondo dopoguerra. E questi signori lo vogliono cancellare dalla memoria degli italiani per delle pubblicazioni risalenti al 1938?
Se così è, faccio presente che lo stesso Giorgio Bocca si comportò similmente, eppure la sua morte è stata ampiamente celebrata, anche ben oltre i limiti e il valore dell'uomo e del giornalista. A breve, magari, gli intitoleranno una strada, una via o una piazza. Aggiungo che in Italia si possono censire decine di vie dedicate a Palmiro Togliatti, uno che si vergognava di essere italiano, uno che ha firmato la condanna a morte di migliaia di suoi connazionali, pur di non contravvenire i voleri della Grande Madre sovietica. Vie e piazze che, nel corso degli anni, sono state dedicate a Giacomo Matteotti, strozzino e rivoluzionario violento, e a Sandro Pertini, adulatore di Tito, responsabile della morte di Luisa Ferida e del suo bambino, pontificatore del terrorista Toffanin. A Bologna, addirittura, ci sono viale Lenin e via Stalingrado, che non hanno bisogno di alcun commento. Aggiungo, infine, che abbiamo un Presidente della Repubblica che, come più volte ricordato, si scagliò contro gli insorti in Ungheria, oppressi dall'invasione comunista, con frasi quanto mai oltraggiose, (gli insorti erano "teppisti", "spregevoli provocatori"; "L'intervento sovietico ha non solo contribuito a impedire che l'Ungheria cadesse nel caos e nella controrivoluzione, ma alla pace nel mondo") .
Eppure, questi signori non si indignano per tutto questo. Nessuno dice una parola. Nemmeno uno dei loro potenti epiteti scuote l'aria. Come mai? E' il puzzo dell'ideologia comunista e post-comunista che, evidentemente, annulla la capacità di giudizio, inibisce l'obiettività e arresta la crescita politica,culturale e sociale di questo Paese. Allora, dato che le cose stanno così, direi che è ora di aumentare i nostri sforzi per dire a tutti gli italiani come sono andate realmente le cose nei decenni addietro. Chi se ne frega se diranno che siamo "revisionisti" e "mistificatori"; è la loro ultima arma per tenere in vita le frottole che hanno disseminato nel corso del tempo. Le stesse bugie che sono alla base del loro peso politico, della loro presunzione e della loro autorità culturale e morale. Se cedono le fondamenta ideologiche e mistificatrici, cadranno gli stessi turlupinatori seguaci dell'antifascismo. Spariscano loro dall'Italia, quindi, non via Almirante. Il tempo della resa dei conti è quasi arrivato. Finalmente!
Roberto Marzola.
beata gioventù la tua, caro roberto, che ti consente ancora di meravigliarti di quanta idiozia ed ottusaggine accompagni la via dell'antifascismo militante! e ancor più di quanta malafede!!! premesso che alemanno dovrebbe far riparare la propria bussola, impazzita se non deliberatamente mano-messa, e scegliere una volta per tutte quale rotta navigare non mi stupisce affatto l'ostinata resistenza da parte della sinistra alla riconoscenza dell'intestazione di una via a g. almirante. non potrebbe essere diversamente visto che hanno cosa da trarre forza dopo il misero spettacolo che ha saputo offrire "la destra radicale" in ricorrenza della strage di acca larentia. è sempre e solo la nostra pochezza a dargli forza e coraggio. alziamo il tiro, allora. scoraggiamoli ancor prima che inizino a suonare la gran-cassa. allibiliamoli. organizziamoci per chiedere che in ogni città venga intitolata una strada o una piazza importante (anche se già esistente) a sua eccellenza benito mussolini, statista. venti anni di sereno governo con la realizzazione di un programma inelencabile che spazia dal lavoro alla casa, dall'assistenza alla previdenza, dalle leggi ai servizi, dalla rinascita di uno stato che ad appena a 60 anni dalla sua fondazione già rischiava di sparire nel caos anarco-comunista. sfidiamoli su questi temi i signori dell'anpi, la comunità ebraica, il sig. presidente napolitano, comunista. dovranno spiegare al popolo, di conseguenza perchè un qualunque "macellatore rosso" di periferia e sconosciuto al mondo intero ha diritto alla sua pista ciclabile ciclabile e chi ha gestito le sorti del mondo per 2 decenni no. dovranno rispondere con le gesta dei loro campioni ..... immobilizzati da una stipsi intellettiva quanto intestinale. quello sarà il momento di "eliminarli" con un buon "innalzatore della peristalsi intestinale". quello che, qualche anno addietro, si chiamava..... olio di ricino!!
RispondiEliminaE' difficile non essere d'accordo con Te, caro Nino! Dal canto mio, ti posso dire che mi piacerebbe avere sotto mano un piano di lottizzazione per proporre via Evola, via D'Annunzio, via Gentile e via Bombacci. Via Almirante, ad onor del vero, è già presente nel mio Paese per quanto piuttosto disgraziata. Vediamo come va. Prevedo già grossi polveroni. Chissà perché?
EliminaCaro Roberto,
RispondiEliminacome be sai, la storia, la fanno i vincitori: Guai ai vinti! Da libero pensatori, quale amo definirmi, mi piacerebbe molto veder LIBERI dibatti, ove si sente l'una e l'altra parte; ma in quale Mondo?
Sandro, sul fatto che la storia sia molto spesso una versione di comodo dei fatti siamo perfettamente d'accordo; così come siamo d'accordo che un dialogo libero e sereno sia, almeno allo stato attuale, un sogno. La domanda è: perché? Saluti e grazie per la tua disponibilità al confronto e per la tua assidua frequenza su questo blog.
EliminaMa perchè invece di contestare la sinistra non guardate dalla parte vostra... chi è l'erede di Almirante??? Fini ah ah ah ah Fiore? uh uh uh uh... La destra sociale di Almirante, rispettabile per le sue idee è sparita ingurgitata dal denaro di Berlusca... che voi chiamati alle elezioni avete sempre votato... E adesso con chi te la prendi??? Ma perchè non contesti Alemanno per le sue tangenti... La visione tua del mondo è identica spiccicata a quella di un anarchico di sinistra... Gli altri hanno torto e tu ragione...
RispondiEliminaCaro anonimo, ho i miei dubbi che la mia visione del mondo sia uguale a quella di un anarchico. Non per pregiudizio, certo, ma per il semplice fatto che di anarchici ne conosco più di uno. Tanto per fare degli esempi, basterebbe parlare di immigrazione o di penalizzazione o legalizzazione delle droghe leggere per vedere che siamo molto distanti. Magari possiamo essere vicini quando si parla di lavoro, speculazione bancaria ecc., ma per il resto, ripeto, c'è un abisso. Per quanto riguarda la mia "area" politica ti posso dire una cosa: i destini del P.D.L. mi importano tanto quanto il risultato di una partita del campionato di calcio neozelandese, (senza nulla togliere al calcio neozelandese). Non ho mai votato Forza Nuova, (che rispetto profondamente), per divergenze su più di un punto. E su Fini e i suoi voltafaccia politici mi limito a dirti quanto segue: sfoglia le pagine di questo blog per renderti conto di cosa penso di questo signore. Saluti
EliminaBene e quindi non ti riconosci nel panorama politico nazionale giusto? Tanto quanto un anarchico di sinistra o sbaglio? Non vai a votare da circa 10 anni o mi vuoi far ricordare che tu votasti la Santanchè Presidente del Consiglio??? No perchè sennò tutto quanto scritto nel tuo blog poco avrebbe senso non credi??? Il tuo blog ha senso solo e solamente se si è alla ricerca di una NUOVA DESTRA SOCIALE fuori da ogni contesto capitalista e di poltrone (come credo tu intenda veramente). Solo che non puoi contestare gli antifascisti con pezzi come quelli sopra difendendo una iniziativa di Alemanno. Non è coerente, Almirante avrebbe sputato ad Alemanno, non si può difendere l'indifendibile solo per una iniziativa che viene dalla tua parte! Non ha senso, ricadi nel gioco politico che tu stesso vuoi combattere! Come se Berlusconi dicesse che è giusta la liberalizzazione della droga. Da quella cloaca dopo tante cazzate un comunista non difenderebbe mai questa idea capisci???
RispondiEliminaP.S. non so come si firma, sono pablito.
Certo che non mi riconosco in questo panorama politico nazionale, dominato dalla partitica. E come potrei? Visto l'andazzo, quindi, ho deciso di tirare dritto per la mia strada, cercando di collaborare con chiunque e prescindendo da qualsiasi inquadramento politico e, soprattutto, partitico. Ovvio che poi, alla fine, deve esserci affinità di vedute per quanto riguarda l'esito pratico. E questa affinità non posso averla né con un anarchico, né con un liberale, sia esso di destra o di sinistra. Così, per quale motivo dovrei boicottare un'iniziativa come quella di intitolare una via o una piazza ad Almirante? Solo perché viene da Alemanno? Mi spiace ma questo è razzismo, oltre che stupidità. A me importa solo il risultato pratico. L'avesse proposto l'Anpi, sarei stato ugualmente d'accordo....
EliminaQuindi come Machiavelli: il fine giustifica i mezzi... Ridicolo letteralmente... L'Anpi dovrebbe istituire una festa in cui si celebra il sacrificio dei partigiani... ricordando che il mio il nostro e il nemico di chi tiene a questa Italia è il vicino fascista e il fratello è lì'immigrato lavoratore!!!
RispondiEliminaDi feste come queste ne é pieno il calendario e i risultati di questa impostazione sono sotto gli occhi di tutti. Nulla avviene a caso.
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